Capitolo 17

196 8 1
                                    

Penelope guardava il sole tramontare all'orizzonte, mentre il vento le sferzava freddo sul viso, ancora inumidito dalle lacrime che aveva versato per tutto il giorno. Lentamente salì i gradini sul quale si ergeva l'enorme albero che Peter e i suoi fratelli avevano attraversato, andando per sempre via da Narnia. Con tremore ed insicurezza poggiò il palmo della mano sopra il tronco e chiuse gli occhi, altre calde lacrime le solcarono il viso, portò l'altra mano a coprirsi la bocca per soffocare un singhiozzo. Un rumore, seppur lieve, le arrivò alle spalle, facendola voltare all'istante. Aslan camminava lentamente verso di lei, la giovane principessa sostenne per un attimo lo sguardo per poi voltargli le spalle e tornare a fissare l'albero.
- La tua sofferenza mi devasta! - soffiò l'enorme Leone affiancandola. Penelope non rispose, ne tanto meno si voltò a guardarlo, era troppo arrabbiata, con lui, con Peter e anche un po' con se stessa.
- Oh figlia mia, vorrei non fosse così, ma devi capire che appartenete a due mondi diversi. Peter era stato scelto dalla Profezia perché c'erano delle cose che lui e i suoi fratelli avrebbero dovuto imparare dal nostro Mondo. Compiuto ciò, non poteva restare, non c'erano i presupposti! - le parlò dolcemente.
- L'amore non è un presupposto? - domandò voltandosi di scatto. Aslan la guardò bonariamente.
- Sei tu che detti le regole, semplicemente non credevi abbastanza in noi! - lo incalzò a pugni stretti.
- Le regole ci sono per un motivo, danno equilibrio alle cose. Peter non poteva restare, ma tu saresti potuta partire con lui, se avessi voluto! -
- Partire con lui? E se fra di noi non avesse funzionato? Mi sarei trovata da sola in un Mondo sconosciuto! - asserì lei.
- E dunque trovi giusto che lui scegliendo te doveva abbandonare la sua famiglia? E se come dici tu non avesse funzionato? - le domandò Aslan.
- Ho capito quello che appartenere a due mondi diversi ha reso il nostro un amore impossibile. Solo non lo trovo giusto. Perché se sapevi che non poteva esserci futuro, hai permesso che c'incontrassimo? - domandò con voce tremante sentendo le lacrime ricominciare a scorrere.
- Non ho condizionato io i vostri sentimenti, e mi addolora vedere te così devastata, ma sono certo che il futuro ha in serbo per te molto, e tutto questo dolore prima o poi sarà solo un ricordo! - le rispose il Grande Leone.
- Se non è Peter che posso amare, allora non voglio nessun altro. L'amore porta solo sofferenza! - disse guardandolo dura, per poi voltarsi e incamminarsi verso l'interno del palazzo.
- Figlia mia, non chiudere il tuo cuore...- cercò di fermala Aslan.
- Io sono la figlia di Caspian IX, non tua! - lo bloccò lei continuando a camminare per poi sparire all'interno del portone. Aslan la guardò andare via con un enorme macigno sul cuore e gli occhi addolorati.

§

Era passato all'incirca un mese da quando i Pevensie aveva fatto ritorno da Narnia e la vita aveva ricominciato più o meno il suo corso. I quattro fratelli avevano iniziato il nuovo anno scolastico alla St Philip's. Durante le ore libere, si ritrovavano spesso seduti nel giardino, o in biblioteca a rimuginare su Narnia. Da quando erano tornati Peter era piuttosto silenzioso, sempre sulle sue e alle volte anche distratto.
- ... mi stai ascoltando? - la voce acuta di Susan arrivò all'orecchio del biondo, che si era perso a guardare la pioggia battere contro le finestre della biblioteca.
- Come? - fece lui voltandosi a guardarla. Susan sbuffò esasperata,
- Peter non puoi continuare così, ho sentito i professori lamentarsi del fatto che sei sempre distratto. Parli poco con i tuoi amici e persino con noi. Cosa ti succede? - gli chiese la sorella.
- Oh andiamo Susan, che razza di domande fai? E meno male che sei la più intelligente! - la derise Edmund beccandosi un calcio negli stinchi.
- Pensi a lei non è vero? - domandò Lucy, guardando tristemente il fratello.
- No, penso solo che quest'anno è terribilmente noioso! Vado a sgranchirmi un po' le gambe, sono ore che siamo seduti qui! - disse alzandosi di scatto, facendo voltare anche gli altri studenti presenti nella biblioteca. Susan provò a protestare, ma non le prestò attenzione. Iniziò a vagare per i vari scaffali della biblioteca leggendo i titoli degli enormi volumi sopra di essi oppure ammirando gli affreschi disegnati sulle pareti. In un sei corridoio era stata riprodotta una foresta. Peter si avvicinò al muro sfiorando con le dita il disegno di un albero. La mente lo riportò a Narnia, a lei.
- Sembra proprio Narnia! - Lucy gli apparve alle spalle facendolo sobbalzare.
- Dannazione Lu, vuoi farmi venire un attacco al cuore per caso? - la rimproverò con sguardo torvo.
- Scusami! - rispose la sorellina affiancandolo - Mi manca tanto! - disse imitando il gesto del fratello e sfiorando la parete con la punta delle dita.
- Anche a me! - sussurrò Peter.
- La vita qui sembra così monotona, dopo essere tornati! - fece Lucy, appoggiandosi con le spalle al muro. Peter annuì tenendo la testa bassa.
- Hai mentito prima non è vero? Tu pensi ancora a lei! -
Peter alzò lo sguardo sulla sorella, cercando di controbattere, ma si bloccò intuendo che fosse inutile. Lucy era brava a capire le persone, non aveva senso mentirle.
- Mi domando se ci fosse stata una possibilità! - sospirò Peter appoggiandosi anche lui con la schiena al muro.
- Sai molto spesso penso di non averci creduto affatto, di non aver provato a lottare per noi. Prima che Aslan mi dicesse che saremmo dovuto tornare, avevo immaginato una vita con lei a Narnia. Non m'importava se non sarei stato più Re, Caspian sarà sicuramente un ottimo sovrano. Volevo solo starle accanto, ma poi... - si bloccò pensando alla sera dell'incoronazione. Non lo aveva trovato giusto neanche lui il fatto che non c'era un futuro per loro.
- Non credo riuscirò mai ad amare un'altra come ho amato lei. Spero che Penelope riesca a trovare qualcun altro e che si dimentichi di me. Perché se sta provando la metà del dolore che provo io... - si blocco nuovamente sentendo una morsa allo stomaco.
- Sembra che tu stia parlando come se avessi incontrato il vero amore! - gli disse Lucy, mettendogli una mano sulla spalla.
- A quanto pare non è così. Il vero amore trova sempre un modo. Il nostro non aveva futuro! - rispose Peter, stringendo i pugni.
- E se Aslan si fosse sbagliato? -
- Oh ti prego Lucy! Stiamo parlando di Aslan! - la rimproverò Peter, anche se dentro di lui aveva pensato e sperato la stessa cosa.
- Devo rassegnarmi al fatto che la mia vita è qui! - aggiunse poi sbuffando.
- E se ti avesse dato la possibilità di scegliere, saresti rimasto? - gli domandò Lucy.
- Sono il maggiore, non posso lasciarvi! - rispose Peter.
- Forse è proprio per questo che Aslan non vi ha dato un'opportunità, nessuno dei due ha lottato abbastanza per l'altro. Magari il vostro sarebbe potuto essere il vero amore, ma siete stati voi stessi a mettergli un punto! - disse Lucy passandogli accanto, lanciò uno sguardo triste al fratello per poi tornare dagli altri. Peter rimase fermo nei suoi passi a rimuginare sulle parole della sorella. Cosa sarebbe accaduto se in realtà avesse avuto una scelta? O se magari quella era tutta una prova a cui il Grande Leone li aveva sottoposti ed entrambi avevano fallito. Scosse la testa tornando a guardare l'affresco sul muro, era inutile porsi quelle domande, ormai era tutto finito.

Take me home - Chronicles of NarniaWhere stories live. Discover now