Capitolo 5

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Caspian camminava per il bosco ascoltandone il suono e stando attento al minimo rumore. D'un tratto sentì un frusciò di foglie alle sue spalle ed alzò gli occhi al cielo voltandosi.

- Vi ho sentiti! - disse il principe, scocciato. Da dietro due alberi sbucarono Nikabrik e il Tasso. Quest'ultimo si fece avanti – Io credo che dovremmo aspettare i Re e le Regine! – disse. Per tutta risposta Caspian lo osservò scettico per poi dargli le spalle e ricominciare il suo cammino.

- E va bene, allora vai. Vedremo se gli altri saranno comprensivi! - gli urlò dietro il Tasso.

- Aspettami vengo con te, voglio proprio vederti alle prese con i Minotauri! - disse invece Nikabrik strafottente, facendo fermare il principe.

- Minotauri!? – domandò sorpreso Caspian – Esistono d'avvero? –

- Oh, sì e con un pessimo carattere! – disse il Tasso raggiungendolo.

- E non sai come sono enormi! – asserì Nikabrik.

- Già, immensi! – lo assecondò il Tasso, prendendo a camminare accanto al giovane.

- E invece i Centauri? Esistono ancora? – chiese affascinato Caspian, ma con una leggera nota di tristezza. Non poteva far a meno di pensare a sua sorella rinchiusa nel palazzo di Telmar.

- Beh, i Centauri è probabile che si battano al tuo fianco, ma non si può prevedere che faranno gli altri! – lo mise in guardia il saggio Tasso.

- Che mi dite di Aslan? – domandò titubante il principe, restando alle spalle delle due creature che al nome del Grande Leone si bloccarono nei propri passi, scambiandosi degli sguardi.

- Come fai a sapere tante cose di noi? – domandò con il suo solito grugno il nano.

- Racconti! – rispose con un'alzata di spalle il ragazzo.

- Un momento, tuo padre ti ha parlato di noi? – domandò non poco sconvolto il Tasso. Nel sentir nominare il padre, Caspian si rabbuiò e contrasse la mascella.

- No, il mio precettore! Ora mi scuserete, ma non è il genere di domande che gradisco! – disse in tono severo, per poi sorpassare i due abitanti di Narnia e riprendere il suo cammino, lasciando i due interdetti.

- Che c'è? - domandò Nikabrik al Tasso, che stava annusando l'aria.

- Umani! - rispose l'animale.

- Lui? – chiese il nano riferendosi a Caspian.

- No! - disse il Tasso voltandosi alle sue spalle – Loro! - urlò indicando i soldati di Telmar, che presero a lanciare frecce.

- Correte! - ordinò Caspian, lanciandosi in una folle corsa. Una freccia colpì il Tasso che cadde a terra.

- Oh, no! – Nikabrik si voltò e con fare affaticato si diresse verso il suo vecchio amico.

- Aspetta vado io! – lo sorpassò Caspian che era più veloce della piccola creatura.

- Prendilo e vai! È più importante questo di me! – disse Trafflehunter, porgendo il corno d'avorio al ragazzo. Caspian lo prese fra le mani e lo mise nella bisaccia in tutta fretta, mentre i soldati di Telmar erano a pochi passi da loro e gli puntavano contro le balestre armate di frecce. D'un tratto qualcosa tra l'erba alta, stava attaccando i telmarini, facendoli cadere uno ad uno. Caspian approfittò della distrazione dei soldati per prendere Trafflehunter in spalla, riprendendo a correre. Raggiunto Nikabrick, il ragazzo gli passò il Tasso ferito e poi inforcò la spada pronto a ingaggiare combattimento contro i soldati. Quando anche l'ultimo dei soldati fu morto, la "cosa" si diresse verso Caspian, balzandogli addosso ed atterrandolo. Il ragazzo alzò lo sguardo notando che sul suo petto vi era un topo, più grosso del normale, che gli puntava un piccolo spadino alla gola.

Take me home - Chronicles of NarniaWhere stories live. Discover now