Capitolo 18 KNEE SOCKS part.1

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"Ma non hai freddo con quella gonna corta?" Mi chiede Matthew

"No, ho le calze che arrivano fin sotto al ginocchio, non le vedi."

"Certo ma, non è che coprano più di tanto."

"Ma cosa vuoi tu se fino all'altro giorno stavi senza maglia e ti sei pure ammalato."

"Guarda, come faccio il gentleman" e così facendo si toglie la felpa per mettermela sulle gambe e mi stringe forte a lui.

"Come mai sei così caldo Matt?"

"Perché sono vicino a te." Le sue uscite mi spiazzano sempre.

"Tutto bene?" Gli chiedo dopo averlo visto fissare un punto indefinito.

"Sì, o forse non molto."

"È per l'inedito vero?"

"Sì, anche. È che ci credevo tanto a quell'inedito e sta facendo cagare. Ho letteralmente due ascolti del cazzo."

"Per come la vedo io devi pensare che è la prima canzone in assoluto tua, non è così?"

"La maggior parte di loro," dico riferendomi ai miei compagni "hanno già pubblicato pezzi, erano magari pure diventati virali prima. È ovvio che se non ti conosce nessuno tu abbia pochi ascolti, sarebbe strano se fosse il contrario. Devi dare il tempo al mondo di scoprire la tua musica, quello che puoi offrire."

"Grazie bellissima. Mi fai già stare meglio."

"Dai così tanta importanza alle mie parole?"

"È che sembra che tu abbia sempre il consiglio giusto in ogni circostanza. E mi fai stare bene."

Come al solito ci mettiamo a suonare la chitarra elettrica e a cantare a caso. Credo che questa sia diventata una delle cose più belle qui dentro. Insieme alle serate gossip con le ragazze ovviamente. Ci stiamo avvicinando molto io e Matt e non so cosa pensare. Da parte mia c'è interesse ma da parte sua lo vedo solo a tratti. Tipo adesso. Che mi guarda mentre suona la chitarra e canta.

"Questo che hai appena fatto mi da ancora di più la conferma che sei nato per cantare Matteo." Dico riferendomi alla chitarra elettrica.

"Davvero lo pensi?"

"Altrimenti non te lo direi..." Si alza lasciando da un lato la chitarra e si avvicina a me abbracciandomi. E mentre gli zeri dell'orologio si allineano e rintocca la mezzanotte sento ancora il suo cuore battere veloce. O forse è anche il mio.


And I thought you might be mineIn a small world, on an exceptionally rainy Tuesday nightIn the right place and time

Come ogni pomeriggio abbiamo una mezz'oretta per guardare cosa trasmettono nel daytime. Siamo seduti sulle gradinate.

Iniziano con il botto...

TRA FLOR E MATTHEW SEMBRA ESSERE NATA UN'AMICIZIA SPECIALE

"Noooo, cosa fanno vedere adesso!" I compagni di stanza di Matthew iniziano a fare dei gridolini e le ragazze mi guardano in continuazione. Mi viene da ridere ma in realtà vorrei sotterrarmi.

Sono un'insieme di scene che si susseguono: gli sguardi del cantante durante le mie esibizioni, quella volta che con Sofia abbiamo spiato i ragazzi della camera rossa mentre Matteo stava parlando di me. Matt che entra ed esce in continuazione dalla mia stanza mentre ho gli occhi chiusi e sto ascoltando la musica sul letto. Le parti più divertenti sono senza dubbio quelle del triangolo con Lil, anche perché sono accompagnate da un montaggio e delle canzoni che rendono ancora più ridicola la situazione. Vedersi da fuori questa situazione è abbastanza strano, quasi come se quella ragazza sullo schermo non fossi io. Non credo di abituarmi veramente a guardare i daytime, soprattutto quando ci sono anche io. Come se fossero scene di un film. Si susseguono una serie di abbraccio fino ad arrivare alla scena per eccellenza.
Siamo seduti sulle gradinate a ripassare i pezzi.

"Flor, sai che hai un profumo veramente buono?"

"Grazie, anche il tuo non è male"

"Divino, un pó fruttato ma anche floreale"

"Da quando te ne intendi di profumi?"

"Esattamente da adesso" Ci sdraiamo sul gradino più alto delle gradinate, quasi vicino al bordo e siamo molto vicini. Sento il suo respiro su di me e lo vedo sorridere. Mancano 2 cm, solo due e le nostre labbra si potranno congiungere. Se non che sentiamo la voce di Maria chiamarci tutti in gradinata. "Ragazzi, tutti sulle gradinate per vedere i compiti e sfide della settimana!"

Matthew si spaventa al sentire la voce di Maria e rotola giù per due gradoni! Io scoppio a ridere e vedendo la scena mi seguono anche i miei compagni.

"Ma ti sei visto bro!" commenta Petit che non ha ancora smesso di ridere.

"Fra, una pera cotta!"

Matthew si gira a guardarmi: "guarda che non finisce qui!" Il che può significare due cose, o il fatto della caduta e che tutti hanno riso e vorrà fare a me uno scherzo, oppure quello che succedeva prima di quello, cioè del bacio mancato. O entrambi.


Eccomi, sono finalmente tornata! Se conoscete la canzone degli Arctic Monkeys potete aver intuito che alcuni particolari sono presi dalla canzone, in realtà l'ispirazione per scrivere questa storia mi è venuta proprio quando ascoltavo la canzone! Non sarà finito qui, perchè più avanti ho pianificato di scrivere altri dettagli e scene legate a parti della canzone. Spero il capitolo vi piaccia!


A prestissimo,

Fede : )

KNEE SOCKS      _Matthew_Where stories live. Discover now