Mi piaceva stare al centro dell'attenzione, per illudere me stessa di non essere da sola, quando in realtà lo ero.
Amavo essere bramata dalle persone, perché non ero mai stata voluta o amata da una persona.
Volevo risultare utile alle persone, così...
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𝒯𝒪𝒦𝒴𝒪𝑅𝐸𝒱𝐸𝒩𝒢𝐸𝑅𝒮
𝓢𝓞𝓛𝓘𝓣𝓤𝓓𝓘𝓝𝓔
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{chiamata}
𝓜𝓲𝓽𝓼𝓾𝓴𝓲𝓹𝓸𝓿
Mi risvegliai a causa di un raggio del sole che filtrava dalla finestra e che si appoggiava sui miei occhi ancora chiusi. Mugugnai per il fastidio e provai a spostarmi, ma improvvisamente sentii un peso sul mio fianco che mi fece aprire gli occhi di colpo.
Mi guardai intorno e notai che quella non era la camera di Emma ma bensì il solito della casa Sano e che mi trovavo sdraiata sul divano. Spostai il mio sguardo affianco a me e vidi Mikey ancora sulle braccia di Morfeo che mi abbracciava.
Lo fissai a lungo per lunghi secondi, senza muovermi per non svegliarlo, che sembrarono eternità cercando di ricordarmi ogni dettaglio di lui, dai capelli biondi disordinati, alla bocca leggermente aperta, fino a passare all'intero viso.
Non avrei mai potuto sapere sé questa sarebbe stata l'ultima volta che saremmo stati così vicini, per questo volevo stare in questa posizione più tempo possibile.
«Mhh, perché mi fissi Mi-chan» Disse ancora mezzo dormiente mentre io presi un po' di paura.
Non riuscivo a capire come lo avessi potuto svegliare, ero stata attenta a non muovermi troppo e a non fare rumore per lasciarlo riposare ancora un po'.
«Sei bello quando dormi» Affermai mentre gli accarezzavo una ciocca bionda ribelle di capelli.
Non mi rispose anzi, si avvicinò ancora di più a me non lasciandomi scampo di allontanarmi perché potevo cadere da divano e c'era la sua mano sulla mia schiena che non mi permetteva di scappare e mise il volto tra i miei seni facendomi sorprendere per questo suo atto inaspettato.
Sorrisi involontariamente a qual gesto che non mi dava minimamente fastidio, mi piaceva essere coccolata da Mikey.
«Piccioncini» Ci richiamò Emma dalla cucina interrompendo il nostro momento intimo e ricevendo come risposta da suo fratello mugnaio di fastidio. Lei era molto mattutina, era sempre la prima a svegliarsi per poter preparare la colazione a tutti come se fosse la mamma di questa famiglia. Anche se non poteva sembrare, era molto responsabile e autonoma fin da piccola e mattava il bene della sua famiglia prima del suo.
«La colazione è pronta» Continuò Emma risvegliandomi dai miei pensieri mentre arrivava in salotto con passo veloce e vedendo Manjiro in quella posizione.
«Mikey!» Esclamò la bionda indignata e picchiando il fratello maggiore in testa con un mestolo che aveva in mano e che stava utilizzando in cucina per preparare il pasto mattutino.
