|𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝓮𝓻 8|

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𝒯𝒪𝒦𝒴𝒪 𝑅𝐸𝒱𝐸𝒩𝒢𝐸𝑅𝒮

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𝒯𝒪𝒦𝒴𝒪 𝑅𝐸𝒱𝐸𝒩𝒢𝐸𝑅𝒮

𝓢𝓞𝓛𝓘𝓣𝓤𝓓𝓘𝓝𝓔

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{𝐸𝓶𝓶𝒶}

𝓣𝓮𝓴𝓮𝓶𝓲𝓬𝓱𝓲 𝓹𝓸𝓿

Erano passati alcuni giorni ma di Mitsuki non c'era alcuna traccia. La mia preoccupazione cresceva ogni minuto di più e speravo con tutto me stesso che non le fosse successo qualcosa.

«Takemichi devi tornare indietro nel tempo, non possiamo aspettare» Disse Naoto interrompendo i miei pensieri e fissandomi con aria preoccupata.

Io annuì, sapevo che di Mitsuki non c'era alcuna traccia e probabilmente non si sarebbe fatta viva, quindi mi sarebbe toccato andare indietro nel tempo per salvare Draken e di conseguenza Hina senza avere nessuna altra informazione rispetto a quello che mi aveva detto Akkun.

Naoto si avvicinò a me e mi tese il braccio e esitando lo strinsi. Da quel momento vidi tutto nero per alcuni secondi finché non riuscì ad aprire gli occhi.

Mi risvegliai in una camera, che non era mia, dove non entrava neanche uno spiraglio di luce e con un peso sulla pancia.

"È buio. Ho un peso addosso..." Riflettei nella mia testa cercando di capire dove fossi finito in quel momento.

«Niente baci» Sentii dire e aprii di scatto gli occhi per capire chi era stato a parlare e perché disse 'niente baci' creandomi molti sospetti. L'unica cosa che vidi fu una ragazza bionda con gli occhi gialli in intimo sopra al mio corpo.

Eh?! Ma che sta succedendo?! Niente baci?! Cos'altro ci sarebbe sul menù allora?!

Venni salvato dal telefono che squillo e la ragazza si alzò per rispondere.

«Certo ci lasci altri 30 minuti. Ehm, vuoi da bere?» Mi chiese la ragazza intimo e nel mentre accolsi il momento per scappare via da quell'imbarazzante situazione.

Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, non avevo realizzato che cosa sarebbe successo a momenti.
Preso dall'ansia presi il mio telefono, che era appoggiato sul tavolo, e me ne andai da qual posto correndo il più velocemente possibile.

«Hina non dovrà mai scoprirlo» Parlai sospirando fermandomi per riposare e riprendere fiato dalla lunga corsa che avevo fatto per scappare da quel posto.

«Scoprire cosa?» Domandò la mia ragazza comparendo all'improvviso dietro di me e facendomi fare un salto per la paura.

«H-hina, c-che ci fai qui?» Chiedi balbettando per la sola agitazione e paura che mi si creava dentro di me se lo fosse venuta a scoprire.

Solitudine➴Tokyo Revengers x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora