|𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝓮𝓻 7|

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𝒯𝒪𝒦𝒴𝒪 𝑅𝐸𝒱𝐸𝒩𝒢𝐸𝑅𝒮

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𝓢𝓞𝓛𝓘𝓣𝓤𝓓𝓘𝓝𝓔

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{𝓈𝒽𝑜𝓉𝒶}

𝓣𝓮𝓴𝓮𝓶𝓲𝓬𝓱𝓲 𝓹𝓸𝓿

«Ciao Take» Disse una persona alle mie spalle facendomi girare verso la fonte di quella voce che tanto conoscevo. Quella melodia aveva qualcosa di famigliare e potevo giurare di averla già sentita, ma non riuscivo a capire di chi fosse.

Cosa ci fa lei qui? E chi è lui?

«C-ciao Mitsuki» Dissi osservando attentamente la donna che avevo visto poco tempo prima nella linea temporale precedente. Poi mi concentrai sul bambino che la femmina teneva strettamente per per mano.

Gli occhi del bambino erano neri come la pece e i suoi capelli erano biondi miele.

Assomigliava in qualche modo al cielo stellato con i suoi occhi notturni e suoi capelli biondi, come la luna.

Mi fissava attentamente e in silenzio, ma non sembrava timido dalla sua postura, mi stava studiando. Anche se era piccolo, probabilmente avrà avuto cinque anni, sembrava molto disciplinato e intelligente.

«Chi è lui?» Domandai non spostando gli occhi dal bambino che non smetteva di fissarmi, mettendomi in soggezione.

«Lui è mio figlio» Disse semplicemente facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa è rivolgendo un piccolo sguardo al piccoletto per poi sorridendogli.

Un figlio?

Non riuscivo a immaginare che Mitsuki avesse avuto un figlio, ma non volevo approfondire questa vicenda, ero ancora troppo scosso per la morte di Akkun per riuscire a metabolizzare questa informazione inaspettata.

«Si chiama Shota» Concluse il suo discorso ritornando improvvisamente seria e non trasmettendo più nessuna emozione.

Certo che è sempre stata brava a cambiare velocemente umore.

Pensai, notando che non era cambiata così tanto dall'ultima volta che l'avevo vista dodici anni fa.

I suoi capelli erano più lunghi rispetto al passato e i suoi occhi verdi erano più opachi, ma nonostante tutto il suo aspetto fisico non era mutato molto.

«Ciao Shota, quanti anni hai?» Chiesi piegandomi fino ad arrivare alla stessa altezza del ragazzino e aspettando una sua risposta.

«Cinque» Enunciò alzando tutte le dita di una mano per mostrare il numero cinque.
«Tu sei un amico della mamma?» Mi domandò in seguito socchiudendo leggermente i suoi occhi per vedere se mentivo.

Solitudine➴Tokyo Revengers x readerTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang