capitolo 15

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SAM'S POV

Pettyfer non era venuto agli allenamenti.

E se era uscito con Britt?

Quelle domande mi affliggevano, mentre raggiungevo camminando più velocemente possibile casa mia.

Aprii la porta con le chiavi di riserva che tenevamo sotto lo zerbino. "Brittany! Dove sei, Britt?" la chiamai per tutta la casa, ma di lei non c'era traccia. Spalancai tutte le porte, preoccupato. Superai anche l'ingresso della mia camera e la trovai.

Oh.

Era sdraiata sul mio letto, addormentata, con addosso i miei vestiti, come quella mattina.

Il volto era rilassato e nessuna preoccupazione le corrugava la fronte. Non pensavo, ne avevo mai pensato che una ragazza addormentata potesse essere così bella. Così pura.

L'amavo? Probabilmente no.

Le avevo rovinato la vita? Probabilmente si.

Me ne importava qualcosa? No.

Allora perché mi stavo sdraiando al suo fianco? Perché le accarezzavo i capelli? Perché volevo farci l'amore?

Scossi la testa per liberarmi da quei pensieri, e caddi in un sonno profondo e tranquillo.

Mi svegliai di soprassalto.

Cazzo. L'orologio segnava le 19.30. Mezz'ora alle 20. Mezz'ora Amy Bree nella mia casa, e nel mio letto c'era un'altra ragazza.

Le scossi una spalla e la osservai mentre si stirava pigramente al mio fianco, gli occhi gonfi di sonno. "Che succede?" domandò con la voce roca.

"Dovresti andare a casa, Brittany. Devi parlare con i tuoi genitori e devi pensare a cosa vuoi fare con il coso, col tuo bambino."

BRITTANY'S POV

Stavo ancora dormendo o aveva appena chiamato suo figlio 'coso'?

"Mio bambino?" chiesi sottovoce.

"Tuo bambino." Annuì.

Avevo davvero pensato che si sarebbe preso cura di me?

Che si sarebbe preso cura di noi?

Che idiota che ero. Un'idiota patentata.

Tolsi in fretta i suoi vestiti davanti a lui, non me ne poteva fregare di meno di spogliarmi davanti a lui, e mi rivestii in fretta. Con gli occhi appannati dalle lacrime.

Entrai nel corridoio, raggiunsi la porta d'ingresso e la aprii, incurante dei passi dietro di me.

Andai a sbattere contro una figura alta e slanciata.

Amy Bree stava in piedi davanti a me coperta solo da un vestito corto, molto corto, del colore dei suoi capelli e da dei tacchi decisamente troppo alti per una diciassettenne.

"Scusa, non so il tuo nome, sfigata. Cosa sei, la tipa che da ripetizioni a Sam?"

Non feci in tempo a rispondere che lei era attaccata come una piovra al braccio di Sam.

"Ehi, tesoro, entriamo? Oggi ci divertiamo amore, vedrai."Disse rivolta a lui, trascinandolo dentro.

Sam non si girò nemmeno un secondo per salutarmi.



E per fortuna, o avrebbe visto mentre mi spezzavo.

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