(37) Sorprendimi.

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<<Vedo che il tuo odio nei confronti di questa materia non è cambiato.>>

<<Proprio no! Riuscirei ad amarla solo se fossi tu la mia docente di francese...>>

Bene, forse questo non avrei dovuto dirlo. Mi mordo il labbro ed abbasso lo sguardo in imbarazzo, ma Dafne mi mette una mano sotto il mento per alzare il mio viso verso di lei e quando i nostri sguardi si allacciano, il battito del mio cuore accelera.
Mi perdo nel fissarle gli occhi che, pur essendo marroni, mi fanno viaggiare al loro interno come se fossero due mari, ma che per me sono il mio posto sicuro.

Diamine, la bellezza di questa donna è davvero disarmante e mi chiedo come sia possibile che tale bellezza possa essere terrena.

Piano piano i nostri visi si avvicinano ed io faccio ciò che più desidero: la bacio.

Poggio delicatamente le mie labbra sulle sue e questo contatto leggero dura meno di cinque secondi, perché un leggero bussare sulla porta ci fa sobbalzare. Il mio cuore impazzito non mi fa aprire bocca e quando metto a fuoco il viso della mia amata, la trovo tutta rossa ed agitata.

<<Non finisce qui, piccola stella.>>

Nonostante non ci sia poi molto da ridere nella situazione nella quale siamo, io sorrido per il soprannome con il quale mi ha appena chiamata e lo posiziono subito in cima alla lista dei miei soprannomi preferiti in assoluto.

Tornata alla realtà realizzo che ci siamo io e lei insieme in un posto nel quale non dovremmo essere, e che fuori c'è un'insegnante che aspetta che il bagno si liberi. Che fare?
Lei apre il rubinetto, mi tira per un braccio e spalanca la porta nel giro di pochi secondi.

<<Oh, ciao cara collega. Charlotte! Ciao pure a te.>>

Io faccio un sospiro di sollievo quando mi rendo conto che fuori dalla porta c'è la mia adorata professoressa Ferrante e mi rendo conto di poter smettere di fingere che non stia morendo dentro, perché più eccitata ed accaldata di così non potrei essere. Decisamente no.

<<Buongiorno, prof!>>

Dico io uscendo fuori dal bagno in cerca di un po' di fresco, perché sento che potrei scoppiare da un momento all'altro come un pop corn. La Ferrante mi saluta, fa lo stesso con la Signorelli e si chiude la porta alle spalle dopo avermi fatto un occhiolino: non dirà nulla a nessuno.

Oh, quanto voglio bene alla mia complice.

Io e Dafne scoppiamo a ridere scaricando tutta la tensione e credo di aver toccato il massimo del benessere dopo averla baciata, anche se per poco, e dopo aver sentito la sua risata così limpida e contagiosa. Prendo dei respiri profondi, la guardo, ed insieme decidiamo di entrare in classe ora che la docente di francese se n'è andata.
Lascia passare prima me ed ho un bellissimo déjà vu del primo giorno di scuola dell'anno scorso, quando ancora sapevo solo che l'effetto che mi faceva era insolito e che nessuno mai sarebbe riuscito a fare lo stesso.

I miei compagni salutano la Signorelli e le chiedono come stia, lei dice di stare bene, ringrazia tutti e chiede come ci siamo trovati con la supplente. Nel chiederlo guarda me ed io scoppio a ridere. Siccome il suo sguardo furbo insiste su di me, rispondo alla domanda:

<<beh, penso di poter dire a nome della classe che questa professoressa sia stata davvero pessima sia in italiano, che in latino. Ci è mancata davvero, davvero tanto.>>

<<Grazie Charlotte. Visto che vi sono mancata così tanto, ci sono volontari di latino?>>

Lancia uno sguardo a tutta la classe ed il silenzio tombale cala. È giusto e lecito che voglia interrogare, abbiamo pursempre perso ben due settimane, ed io non ho perso tempo.
Quando posa il suo sguardo su di me le sorrido, dicendo:

<<prof, ci sono io.>>

Le strappo l'ennesimo sorriso e la vedo mordersi le labbra, d'istinto le sorrido a mia volta ed aspetto la sua prossima mossa.

<<Perfetto, qualcuno che faccia compagnia a Charlotte?>>

Stranamente Kevin alza la mano e Dafne, al posto di farlo sedere accanto a me per averlo più vicino, decide di spostare lui al mio posto e me accanto a lei alla cattedra.

Amore mio, sbaglio o è un gesto di possesso?

Con le farfalle allo stomaco e le gambe che tremano, mi siedo accanto a lei e aspiro a pieni polmoni il suo buonissimo profumo.
Mi mancava da morire.

<<Per tutte le persone non interrogate, andate a pagina 23 e fate la versione numero 11, se avete dei dubbi guardate il dizionario a fine libro. A fine lezione chiederò a qualcuno di voi di correggerla, quindi lavorate tutti.>>

I miei compagni annuiscono e vedo che Ada mi lancia uno sguardo d'intesa, mi sorride, e con le labbra mi mima un "spacca tutto". Nonostante tutto è sempre la mia migliore amica.

<<Allora Charlotte, sorprendimi.>>

Arrossisco dopo queste sue parole, ma cerco di mettere da parte ciò che provo per lei e di concentrarmi su ciò che mi chiede.

Rispondo a tutte le domande di teoria in modo esaustivo, e lei me lo conferma con un "brava!", "esatto", "perfetto" o con un "va benissimo" ogni volta che finisco.

Lei sì che sa come farmi sentire gratificata.

Quando arriva il momento di tradurre, decide di dare a me e Kevin la stessa piccola versione, che divide in due parti e lascia la prima metà a me.

<<Kevin, che hai da guardare? Concentrati sulle tue frasi.>>

Lo ammonisce la Signorelli.

Io lo guardo subito e vedo che mi sta fissando con una faccia da ebete...
Dafne mi dà sempre più soddisfazioni.






























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• ✒️✍️💜

Ciao, miei lettori, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Mi auguro di pubblicare il prossimo il prima possibile, magari anche domani o dopodomani. Bacini. 💜🫶🏻

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Where stories live. Discover now