18. Questione di reputazione

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Il weekend di Yuqi passò tranquillamente e la sua routine era la seguente: alzarsi, pensare a Soyeon, fare colazione, pensare a Soyeon, fare i compiti, pensare a Soyeon, esercitarsi con la chitarra, pensare a Soyeon, scrivere a Jungkook che stava bene, pensare a Soyeon...insomma la ragazza durante quel weekend ebbe modo di capire un po' meglio ciò che realmente provava per la coreana.

Voleva scoprirlo.
Era vogliosa di comprendere quel sentimento una volta per tutte.
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Quel lunedì il cielo era coperto da nuvole grigiastre e il sole si vedeva a mal appena.
Faceva freddo, per cui Yuqi si coprì bene il collo ed il capo per non prendersi un raffreddore.

La ragazza uscì di casa e vide il coreano uscire nello stesso esatto momento dalla soglia di casa.

Jungkook: Song!

Il ragazzo corse vicino alla cinese.

Jungkook: come stai? Non ti ho vista uscire questo weekend e mi chiedevo se stessi bene.
Yuqi: si si ti ho scritto.

Il ragazzo annuì ed i due iniziarono a camminare, presero lo stesso autobus e giunsero in poco tempo a scuola.
Per tutto il tragitto, i due parlarono e condividerono emozioni provate durante il festival di quel 23 settembre... nulla di più e nulla di meno.

I due, appena varcato il cancello della scuola, notarono un comportamento da parte degli studenti, molto sospetto, in quanto tutti gli esseri viventi presenti in quei 20 metri si erano tutti girati, disgustati/divertiti, verso i due.
Confusi, il coreano e la cinese, si guardarono attorno.

Jungkook: ma che succede

Sussurrò il maggiore nell'orecchio dell'altra ragazza.

Yuqi alzò le spalle.
Improvvisamente, tra la folla di studenti, si udirono 2 voci... 2 voci maschili.

X: troia!
Y: deciditi!

I due ragazzi fecero un'espressione sorpresa.

Jungkook: cosa avete appena detto!

Esclamò il ragazzo con un tono alterato, girandosi verso i due bulletti che avevano appena aperto bocca.

Y: woooo chill bro

Il ragazzo diede una pacca amichevole sulla spalla a Jungkook.

Y: mi dispiace che tua sorella... sai-
Jungkook: oooh mo non mettere in mezzo mia sorella che non centra un cazzo imbecille.

Il ragazzo alzò le mani al cielo.

Y: mhhh come vuoi tu ahaha.

Disse il bulletto allontanandosi, con le braccia in alto, insieme alla sua banda di amici.

Jungkook: ma chissà a cosa si stavano riferendo quei coglioni.

La ragazza guardò il coreano grattandosi leggermente il capo... aveva una bruttissima sensazione.

La campanella suonò e tutti si recarono nelle rispettive classi.
La cinese, entrata in classe, notò un muro di sguardi incuriositi ad accoglierla.
La nostra protagonista, guardò i volti dei presenti per poi lentamente, con le guance rosse, sedersi al suo posto.

Yuqi sentiva i pesanti sguardi su di lei... ma cosa era successo?
Appena la professoressa della prima ora fece il suo ingresso nell'aula, gli occhi vivaci dei suoi compagni di classe si posarono sulla donna più anziana della stanza.

L'atmosfera era tesa ed imbarazzante: qualcosa di molto insolito era accaduto e Yuqi non ne era al corrente.
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Appena l'ora della ricreazione arrivò, Yuqi si ritrovò, davanti al suo banco, un gruppetto di ragazzi della sua classe.

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