Inside

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Si mette lentamente seduta, sentendo il rumore del campanello. Prende un respiro profondo e va ad aprire la porta. Vorrebbe non essere così felice nel vederlo ma è più forte di lei, non riesce a trattenere un sorriso non appena apre la porta e se lo ritrova davanti. Lui le sorride e le si avvicina, abbracciandola e stampandole un bacio sulla fronte. Ed ecco quel bruciore dentro che la fa tremare leggermente. I sensi di colpa, erano proprio loro. Ormai c'è li aveva da due anni, si era abituata a loro. Erano sempre lì insieme a lei. Non gli aveva mai dato retta, li aveva sempre ignorata.

Fermati, devi lasciarlo.
Digli di andarsene, sei ancora in tempo. Mollalo una volta per tutte.

Questo è quello che il suo cervello continua a ripeterle. Lo ignora, come ormai faceva da due anni a questa parte.
Si avvicina maliziosamente a lui e gli butta le braccia al collo, catturandogli le labbra con le sue. Lui ricambia immediatamente il bacio, stringendola ancora di più a sé.
Nemmeno dieci minuti dopo si ritrovano nel letto di lei, completamente nudi e avvinghiati.

Lui la riempie di complimenti.
Ecco che il bruciore ritorna, più forte di prima. Quei complimenti non dovrebbero essere rivolti a lei ma non le importa.

Mollalo.
Basta, devi smetterla di vederlo.

Anche questo pensiero viene velocemente spazzato via dalla sua mente.
Si concentra sui baci che lui le sta dando sul collo mentre si spinge con forza dentro di lei. Geme dal piacere e gli tira su la testa, afferrandolo per i capelli.

Di nuovo il bruciore interiore.
Lo ignora.
Gli prende il volto tra le mani e lo bacia come se non ci fosse un domani.
Si stringe ancora di più a lui, impaziente di raggiungere l'orgasmo.
Lui ghigna e appoggia la fronte sulla sua, sfiorandole la punta del naso. La mano di lui cala sul suo seno, le sfiora i capezzoli e sposta le labbra su di essi facendola gemere ancora di più. Lui si riversa finalmente in lei, facendo raggiungere ad entrambi l'apice del piacere. Si sdraia al suo fianco e la stringe a sé, accarezzandole dolcemente i capelli.

"Ti amo, principessa"
Le sussurra all'orecchio, provocandole una scarica di brividi che le rendono le gambe molli.

Di nuovo bruciore, sta volta più forte dei precedenti.

Queste parole non dovrebbero essere rivolte a te.
Lascialo.

Anche questi pensieri vengono spazzati via come quelli precedenti.
Si stringe ancora di più a lui appoggiando la testa contro il suo petto muscoloso. Con disappunto nota che odora di fumo, lo guarda contrariata. Lui ride.

"Hai fumato?"
Gli domanda mettendosi seduta.

"Solo una, lo giuro. Non ho potuto farne a meno, mi dispiace. O quello o avrei commesso un omicidio"
Le risponde lui facendola nuovamente sdraiare al suo fianco.

"Che intendi dire?"
Gli chiede confusa.

"Che stavo uscendo pazzo"

"Perché eri in astinenza da sigarette?"
Domanda la ragazza, sempre più confusa.

Lui scuote la testa, sta per risponderle ma viene interrotto dallo squillare del suo stesso cellulare. La ragazza alza la testa per osservare il display del cellulare del ragazzo.

"È lei?"
Gli chiede lui lanciando un'occhiata al suo telefono.

Lei annuisce e glielo passa.
Lui sbuffa e lei sorride.

Non devi essere felice.
Sei un mostro insensibile.
Lascialo.

Altri pensieri buttati nel cestino senza troppe preoccupazioni.

Duncney PillowsOnde histórias criam vida. Descubra agora