Rise, «Muoviti, tra poco arriva anche la colazione e tu ancora non apri il regalo!» mi riprese.

Non aveva tutti i torti, quindi mi affrettai ad aprire la scatola.
I miei occhi si illuminarono quando vidi un anello con un diamantino azzurro al centro, «Stai scherzando?!» chiesi incredula alla vista del regalo.

Damon alzò un sopracciglio, «Perché dovrei scherzare?» mi guardò confuso, «Di certo non entrerò stanotte in camera tua a rubarlo e rivenderlo nuovamente e lasciarti un biglietto con su scritto "Scherzo non era per te"!»
Lo guardai con un'espressione seria in viso, «Ne saresti capace.»
«Oh ma dai!»

Lasciai perdere le sue parole e non affrettai nemmeno un secondo ad indossare l'anello. Allontanai la mano e mi persi a guardare quel diamante posto sul mio anulare sinistro.

«Il diamante mi ricorda i tuoi occhi.» parlò appoggiando la testa sulla sua mano guardandomi fissa negli occhi.
«Sono invidioso, da chi hai preso il colore degli occhi? Abbiamo tutti gli occhi verdi in famiglia!» analizzò assottigliando gli occhi e continuando a guardare il mio viso.

Alzai le spalle, «Non m'importa, ho gli occhi azzurri e mi va bene così.»

«Mh.» mugugnó. «Continuo a confermare la mia teoria di quando ero bambino, secondo me sei stata adottata.» borbottò grattandosi la testa.

Gli tirai uno schiaffo sul braccio, «Coglione.» lo fulminai con lo sguardo.

L'entrata di Lucia nel salotto con il carrello pieno di cibo ci fece smettere di litigare come dei bambini; era pieno di dolciumi con la moka e la teiera fumanti, ma un piatto in particolare colpì la mia attenzione.

Erano i waffle, i miei preferiti, e se c'è la Nutella sopra è ancora meglio!

«Buongiorno raggi di sole!» esclamò felice come una Pasqua.

«'Giorno Lucy.» rispondemmo in coro io e Damon, «Dormito bene?» chiese arrivando vicino a noi.

Damon mi guardò, «Una meraviglia Lucia, ho dovuto anticipare la sveglia di tre ore.»

Lucia rise iniziando a poggiare i piatti sul tavolo, «Dai Damon devi svegliarti a quest'ora solo due volte l'anno.» gli ricordò.

Damon alzò lo sguardo come se stesse pensando, anche se credo poco che quel cervello gli funzioni, «Mhm, no... Devo svegliarmi a quest'ora al mio compleanno, al suo compleanno, a Natale, a Capodanno, alle partite mattutine di domenica e quando il tenebroso Josh Harrison me lo chiede.»

Il tenebroso? Capisco che nostro padre è severo, ma chiamarlo tenebroso credo che sia esagerato, «Mangia che è meglio!» lo ripresi afferrando un pezzo di fragola dalla ciotola che Lucia ha appena appoggiato sul tavolo.

«Auguri, Hermosa...» si chinò al altezza del mio viso e mi lasciò un caloroso bacio sulla guancia.

«Grazie Lucia.» la ringraziai sorridendo. «Se vai in cucina chiama anche Jessica e venite a fare colazione qui.» le dissi, almeno potevo fare una colazione con le persone a cui tengo di più.

«Scusami Hermosa, ma abbiamo già fatto colazione, se vuoi posso chiamarti lo stesso Jessica.» rispose Lucia guardandomi con i suoi enormi occhi ambrati.

Le sorrisi, «Allora non preoccuparti, la raggiungerò dopo.»

Lei annuì e ritornò in cucina dopo aver augurato a me e Damon una buona colazione, «Hai fatto amicizia con la domestica bionda?» domandò mio fratello sorseggiando il suo caffè.

Alzai un sopracciglio, «Sì, ti crea qualche problema?» domandai mentre gustavo il mio waffle con la Nutella.

Scosse la testa, «No, solo stai attenta a mamma, lei non approva quando facciamo amicizia con i domestici.»

Wicked GameWhere stories live. Discover now