Capitolo 15

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*Delia

Mi trovo a casa di Selene e in teoria, quello che doveva essere un pomeriggio all'insegna dello studio, si è rivelato un pomeriggio in cui lei mi aiuta a
decidere cosa fare per il compleanno di Damian.

Il cielo oggi è cupo e non da segni di voler smettere di diluviare, ogni cinque minuti tuonano certi lampi che non fanno altro che farci saltare dallo spavento.
Siamo sedute a terra, sulla morbida mochet della sua camera da letto e sparsi attorno a noi ci sono una serie di libri aperti che dovremmo studiare, con in mano una tisana a base di vaniglia, stiamo però parlando piuttosto che fare il nostro dovere.

«Per il compleanno di Vincent l'anno scorso, ho organizzato una cenetta romantica realizzate da queste magiche manine» mi dice muovendo le dita delle mani davanti alla mia faccia.
«Lo ha gradito?» domando.
«Fidati amica mia e ha gradito anche il dessert.» Ribatte mentre ride e allude al suo corpo indicandolo.
Ok questo non volevo saperlo.
Scuoto la testa ridendo e riprendo a parlare, «Sono seria!» le do una lieve gomitata e ricomincio «non conosco ancora molto i suoi gusti e hai visto anche
tu come ha sminuito la questione... Non mi sembrava per nulla elettrizzato all'idea di festeggiare o fare qualsiasi altra cosa.» sbuffo perché le idee non
vogliono proprio connettersi al mio cervello.

Selene si fa un po' più seria «Delia, credo che la cosa importante sia semplicemente stare con lui quel giorno, anche un semplice gesto può rendere
felice una persona e se lui già non presta particolare attenzione a quella giornata, credo proprio che saprà apprezzare qualsiasi cosa tu deciderai di fare.»

Sono questi i casi in cui penso di essere fortunata ad avere una amica come lei.
«Hai ragione» l'abbraccio, «grazie, sono indecisa solo su una cosa al momento ma penso che per semplificarmi la situazione, chiederò al diretto interessato.» sorrido.

***

È il giorno dopo, il cielo stamani sembra reggere il carico che le nuvole portano con loro e la luce che trasmette è come se fosse eterea talmente è chiara, quasi accecante.
La lezione alla quale sto partecipando è di una noia mortale, ed è solo la prima della giornata, ieri non sono andata a letto presto, ero persa tra mille idee per organizzare qualcosa per Damian e di conseguenza stamattina mi sono alzata tardi, non ho avuto il tempo di fare colazione e adesso vorrei tantissimo trovarmi da qualsiasi parte meno che qui.
Il professore ha quella tipica voce che ti fa venir voglia di spararti alle orecchie piuttosto che starlo a sentire.
Invoco tutte le mie forze affinché possa resistere fino all'ultimo a questa tortura.
Decido di mandare un messaggio a "Occhi arcobaleno" per ammazzare il tempo.

-Delia
Ti annoi o la tua lezione è interessante?

-Damian
Se fosse interessante non ti risponderei.

-Delia
Allora menomale che ci sono io a salvarti;)

-Damian
Vorrei vederti.

Involontariamente mi spunta un sorriso.
No! Sono diventata quel tipo di persona che sorride ad un messaggio!

-Delia
Tra undici minuti sarai accontentato ma ti avverto, potrei essere un po' scorbutica dato che non ho fatto colazione.

-Damian
Ti aspetto alla caffetteria.

Ultimamente ho capito piccole cose su Damian e una tra queste è che a quanto pare per messaggio è un tipo molto diretto, non si perde a scrivere troppo, va dritto al punto.

Al termine della lezione sembro Speedy Gonzales, arraffo le mie cose, le getto nella borsa e mi fiondo verso la caffetteria.
È gremita di persone e faccio fatica a scorgere Damian.

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