Appena chiudo la porta mi accorgo che ha smesso di piovere e vedo la sua macchina parcheggiata davanti, ma so che non c'era. Mi apre la portiera del passeggero e poi sale, guidando velocemente. Durante la guida non dice niente, ma sento che mi guarda con la coda dell'occhio. Vedendo quanto è bello alla guida. A di!erenza di Bill, Tom sembra essere sempre teso, la sua espressione è quasi sempre seria, e non sorride molte volte, il che lo rende più spaventoso di suo fratello.

- Puoi mettere un po' di musica? - mi guarda.

- Cosa vuoi sentire?

- Monsone - sorride, attivando la radio con il comando vocale.

La musica inizia a suonare e io comincio a cantare piano. Ricordandomi la performance che ho visto mentre cantavano questa canzone con la pioggia che cadeva sui loro corpi.

- Il video in cui canti questa canzone sotto la pioggia è incredibile, pensavo che Gustav si sarebbe fuso con la batteria e che tu ti saresti rotto la schiena, eri posseduto - ride di cuore.

- Il video è incredibile, vero? - risponde e io annuisco - Ma la giornata è stata piuttosto stressante, perché ci hanno fischiato molto quando siamo saliti sul palco, abbiamo cercato di non preoccuparci, ma in realtà all'inizio ci siamo sentiti male - il suo sorriso scompare.

- Mi dispiace - Metto la mia mano sopra la sua e lui mi guarda come se non capisse la mia audacia nel farlo e io tolgo velocemente la mano.

- È già successo - alza le spalle - Poi penso che non potessero credere che abbiamo fatto piovere nel bel mezzo dello spettacolo, nessuno l'aveva mai fatto ed era ora. Poi tutti hanno applaudito e ha funzionato.

- Sul serio, sembra che tu fossi posseduto dai tuoi strumenti. Suoni ancora così?

- Lo saprai solo quando andrai a vedere uno dei nostri spettacoli - mi guarda e fa un sorrisetto.

- Serio? - il mio viso si illumina - Mi piacerebbe - guarda di nuovo la strada, ma il suo sorriso resta ancora.

Qualche tempo dopo arriviamo in una discoteca, Tom parcheggia davanti, in quello che sembrava essere uno spazio riservato a lui e mi apre la portiera della macchina, guidandomi con la mano sulla schiena.

- Buonasera, signor Kaulitz - dice la guardia giurata e Tom annuisce, dandogli spazio per entrare.

Il club era grande, con i palchi al secondo piano, che davano una visuale completa della pista da ballo. Sono così abituato a Loung che non ne ho mai sentito parlare. Tom mi guida al palco, salgo le scale e con mia sorpresa vedo il mio amico Spencer seduto accanto a... Gustav. Anche lei è sorpresa quando mi vede e viene correndo verso di me.

- Cosa stai facendo qui? - chiedo e guardo dietro di lei, vedendo Tom seduto accanto a Gustav e che dice qualcosa.

- Allora, quel giorno al Loung abbiamo parlato e lui mi ha chiesto il mio numero di telefono , e io gliel'ho dato, perché è un figo, così l'altro giorno siamo usciti e lui mi ha invitato a venire oggi - risponde lei emozionata - E tu , stai prendendo Kaulitz? - inarca il sopracciglio.

- È complicato - Guardo verso di lui, che guarda anche me.

- Voglio sapere tutto.

- Giuro che te lo dirò appena avrò una risposta.

Tornammo dai ragazzi e cominciammo a bere e a parlare. I GG sono molto divertenti e se la prendono continuamente con Tom, specialmente con Georg. Tom mi porge un Cosmopolitan, che bevo volentieri. Tengo il bicchiere tra le mani e fisso il liquido rimasto, pensando alla domanda di Spencer. Come potrei dire alla gente che non ne ho solo uno, ma entrambi i Kaulitz? Mi hanno fatto una proposta? Posso parlare di noi alla gente? E' tutto così strano.

Paradiso Criminale|TOM E BILL KAULITZWhere stories live. Discover now