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Sento un forte odore di disinfettante, odio questo odore.
Ho la testa che mi pulsa, dove sono ?
Come un lampo, l'immagine di Michele mi appare davanti ai occhi.
"Michele! " Mi metto d'un tratto seduta, ma la testa inizia a girarmi.
"Lucy! Finalmente ti sei svegliata." vedo lo sguardo preoccupata di Emily.
Ci conosciamo dal liceo, la mia unica e migliore amica.
" Emily come sta Michele?!" Mi aggrappo al suo braccio.
Sono terrorizzato dalla sua risposta.
Vedo Gabri entrare in stanza, ha l'espressione così stanca.
" Lucinda! Ti sei svegliata, come ti senti?"
mi si avvicina, posa la mano sulla mia guancia.
" Sono contento che ti sei svegliata, ero così preoccupato."
" Gab..." Sento gli occhi  inumidirsi e le lacrime iniziano a scendere.
" È tutta colpa mia! Sono un disastro! È solo colpa mia che Michele si trova in queste condizioni!"mi stringe tra le sue braccia, nella stanza si sente solo il mio pianto che non riesco a fermare.

"Come sta?" Risco a chiedere dopo che sono riuscita a calmarmi.
" Le condizioni per ora sono stabili, ma lo tengono sotto osservazione in terapia per un po'. Ha il braccio destro e un paio di costole fratturate, nella gamba sinistra ha una lieve frattura e inoltre ha preso una  bella botta alla testa. Ha una commozione celebrale e in questo momento è in coma... Il medico ha detto che si sveglierà ma non sanno quando."
Coma...
Che ho fatto ...
La porta viene spalancata, vedo mia madre entrare come una bestia nella stanza.
Se non ci fosse papà che la tiene ferma.
" Dovevi esserci tu al suo posto! Tu !"

"Lucy svegliati, siamo quasi arrivati." Sento Emily che mi chiama.
" Quanto manca?" Mi strofino il viso, sono distrutta, non vedo l'ora di dormire su un bel letto comodo.
"Un'oretta e atterriamo." controlla l'orario.
Guardo fuori dal finestrino dell'aereo, è tutto grigio, proprio come il mio umore.

"Gentili signori e signore l'aereo Condor D2032 le comunica che fra 40 minuti l'aereo atterrerà a Seattle, preghiamo ai clienti di allacciarsi le cinture che fra poco inizieremo la discesa..." Mi sistemo la cintura e ci prepariamo per il decollo.

Ho deciso di ricominciare da capo.

"Vieni al college a Seattle insieme a me, ricominciamo da capo, nuova scuola, nuove persone ripartiamo da zero. " Sono seduta sul divano del soggiorno della casa di Emily e con noi c'è anche Gabri.
" Come? " La guardo sbalordita dalla sua proposta.
" Le iscrizioni sono ancora aperte, sei molto intelligente ce la farai sicuramente a passare. " Afferma con convinzione.
" Non posso abbandonare Michele, non in ste condizioni che si ritrova. E poi sarei una stronza se lo lascio in questo stato. " Stringo forte il cuscino che ho tra le braccia e ci immergo il viso.
"Vai, è una buona occasione per ripartire, per ricominciare. " Alzo la testa e guardo verso Gabri.
"Che cosa vai a dire Gabri !"
" Dico che è un bene per te lasciare questo posto, mi mancherai, ma preferisco che tu sia felice Lucy. Stare qua, in questa nostra famiglia non sei per niente felice, se qua ci fosse stato anche Michele anche lui sarebbe stato d'accordo su questo. "  Mi si mette accanto e mi abbraccia.
"Ci terremo a contatto tutti i giorni..." Mi stringo a lui, non voglio dividermi da loro.
" Ti verremmo a trovare o puoi venire a trovarci te." Lo sento ridere.
" Gabri, sai quanto costa il college a Seattle?"
"Per quello non devi preoccupare, è una questione semplice da risolvere." Lo dice con tanta leggerezza come se i soldi cadessero dal cielo.

Scendiamo dall'aereo e passato tutti i controlli, ci incamminiamo a ritirare le valigie.
"Devo dire che anche se siamo a metà settembre c'è ancora calduccio qua." commenta Emily guardando fuori dalle vetrine dell'aeroporto.
"Siamo ancora a settembre Emily, mi pare una cosa naturale che ci sia ancora caldo."
" Sto cercando di tirarti su di morale, è da un mese che sei sempre giù." Mi prende per sottobraccio come abitualmente è abituata
A confronto a me Emily è molto più dolce, nel senso che è una persona che adora gli gesti d'affetto.
Infatti la prima volta che ci siamo conosciute... anzi che si siamo parlati è stata talmente affettuosa, che il suo abbraccio è stato talmente tanto ... forte che mi ha quasi tolto il respiro... se si può dire così?
Si era trasferita da Milano con la sua famiglia.
La prima volta che l'ho vista è stato all'inizio del terzo anno delle superiori.
A prima vista mi è sembrata una principessa, non per dire che è una che se la tira o cosa.
Un viso con lineamenti delicati, occhi da cerbiatta, dolci e brillanti, di un color di cioccolato fondente e i capelli di un biondo castano, che cadono alle sue spalle con dei meravigliosi boccoli, alta su un metro e sessanta e corporatura snella fasciato da un vestitino a fiori.
Un'aspetto perfetto, delicato, grazioso ed elegante.
Proprio come una principessa.
"Scusami è che... È un periodo difficile, tra quello che è successo, il nostro trasferimento e poi Michele, soprattutto Michele." È praticamente passato più di un mese e non si è ancora risvegliato.

Cristal Love~Caos~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora