0001000

36 1 0
                                    

Nina era tranquillamente distesa sul suo divano girovagando tra i canali televisivi sperando di trovare qualcosa di bello da vedere, quando ad interrompere il relax fu il suono del campanello di casa, la ragazza visibilmente svogliata si tirò su ed andò ad aprire.
Sull'uscio vide sua madre con il suo fratellino minore.
Sig Reiss: tesoro!
Gregory le corse alle ginocchia e la abbracciò, lei con un sorriso forzato mise una mano sulla testa di Gregory scompigliandogli i capelli e disse: Mamma, Gregory, cosa vi porta qui?
Sig.Reiss: beh cara, oggi io e tuo padre dovevamo portare Greg al suo ristorante preferito ,da Freddy's ma purtroppo ci hanno chiamato dal lavoro ed è abbastanza urgente, quindi siccome gli è stato promesso e si è comportato benissimo questa settimana, mi chiedevo se potessi portarlo tu.
Nina: oh , beh ecco, d'accordo va bene.
Sig.Reiss: grazie tesoro, sei la migliore. Disse la madre porgendole lo zaino blu e rosso del bambino.
Nina: addirittura lo zaino?
Sig.Reiss: si, c'è il suo pigiama, lo spazzolino e il
suo peluche preferito di Freddy, lo verremo a riprendere domani mattina.
Nina: oh, va bene.
La signora le diede un bacio in fronte, abbracciò Gregory ed andò via.
Era successo ciò di cui Nina aveva piu timore, lei amava Greg, ma era parecchio impegnativo, era iperattivo giá di suo, non osava immaginare nel suo posto preferito come sarebbe stato, già erano notti che non dormiva bene, e non sapeva se avrebbe avuto le giuste energie per stargli dietro, ma d'altronde l'avrebbe fatto per lui.
Si vestí velocemente indossando dei jeans baggy ed una felpa nera larga, si mise il suo solito eye liner ed entrambi uscirono dall'edificio e si misero in macchina verso il ristorante.
Appena arrivati , neanche il tempo di uscire dall'auto che Gregory si fiondò all'interno della pizzeria correndo.
Nina: comincia il divertimento.
Nina lo rincorse chiedendo scusa poco per volta alle persone che scontrava, appena entrata per fortuna lo vide, e notò che stava giocando nella vasca di biglie con altri bambini, tranquilla si sedette ad uno dei tavoli liberi a controllare che non litigasse o si facesse male, e poi buio totale.
Ormai si era fatto l'orario di chiusura, ma Gregory non riusciva a vedere sua sorella da nessuna parte.
?: bambino, dobbiamo chiudere, torna domani!
Gregory guardò in su e vide un uomo molto alto, magro, con delle occhiaie, capelli scompigliati, vestito di viola,  pelle bianca liscia, che riconobbe essere William Afton.
Gregory: oh signor Afton, non trovo mia sorella.
Il ragazzo si guardò interno e la vide con la testa su uno dei tavoli, visibilmente addormentata da un bel po', e la indicò a Gregory. Il bambino corse verso di lei seguita dal ragazzo .
Gregory la spintonò innumerevoli volte, ma finalmente si svegliò, solo perché fu spintonata in terra.
Nina: ahi! Gregory ti ha dato di volta il cervello?
Gregory: non ti svegliavi.
William: perdonami, credo che la vera origine della tua caduta sia io, ma dobbiamo chiudere.
Nina: oh cavolo, quanto ho dormito. Perdonatemi davvero.
William accennò un sorriso e disse: non ti preoccupare, non siete i primi che si prolungano oltre l'orario di chiusura, mica ti sei fatta male?
Nina: nono, grazie sto bene. Disse alzandosi da terra.
Gregory: prendiamo qualcosa al fast food?
Nina: c'cosa? Non hai mangiato nulla qui?
Gregory: ho preferito giocare.
William: perdonatemi se intervengo, ma ho un idea migliore! Vi offro la pizza.
Nina: oh no, non possiamo accettare, giá è tanto che non siamo stati cacciati a calci da qui.
William: un vero comproprietario è sempre gentile e disponibile, quindi come volete la pizza?
Nina: sei il comproprietario?
William sorridendo le porse la mano e disse: sono William Vincent Afton.
Nina gliela strinse e disse imbarazzata: io sono Nina Reiss, e lui è mio fratello Gregory.
William: piacere di conoscervi, ma questa pizza come la volete?
Gregory: margherita con le patatine!
Nina: anche per me.
William: perfetto, allora vado a comunicarle allo chef in persona, scegliete un tavolo. O forse Nina l'ha giá scelto dico bene? Disse il ragazzo indicando il tavolo dove la ragazza si era addormentata , lei abbassó lo sguardo imbarazzata.
I tre si sedettero a tavola mentre arrivarono le pizze e parlarono del più e del meno, appena finirono Gregory e Nina fecero per andarsene, William li accompagnò alla porta.
Nina diede le chiavi della macchina a Gregory e disse: avviati, ma non mettere i piedi sul sedile chiaro?
Gregory: sissignora! Arrivederci signor Afton.
William si limitó a sorridergli sforzato senza dire nulla.
Nina: allora, ti ringrazio ancora.
William: e di cosa, mi ha fatto piacere parlare con te.
Nina: anche a me, anche se ha parlato di più Greg
William: senza offesa, ma non gli ho dato molto retta, non sono fan dei marmocchi.
Nina: non è un offesa, ma è strano dato che lavori in un ristorante frequentato per lo più da marmocchi.
William: uno deve pur vivere no?
Nina: hai ragione, comunque ora vado, prima che quella peste mi rovini i sedili della macchina.
William: va bene, è stato un piacere, a presto Nina.
Nina dopo averlo salutato entró in macchina e guidó fino a casa, fortunatamente Gregory era abbastanza calmo, forse si era stancato un bel po', non faceva altro che pensare al ragazzo appena conosciuto, era avvolto da un alone di mistero, ma in un certo senso la attirava, le sarebbe piaciuto rivederlo, ma sicuramente da sola non sarebbe tornata lì, quindi doveva contare sul piccolo Greg.
Arrivati finalmente a casa, la ragazza notó sulla porta un foglio rosso con scritto ''Avviso di Sfratto'' in grande, sapeva di essere in ritardo con i pagamenti, ma era un casino, non riusciva neanche a trovare un lavoro, per colpa dei suoi precedenti, chi voleva come collega una Borderline uscita dalla comunità ex alcolista. Ma stavolta sarebbe stato necessario trovarne uno , non poteva deludere ancora i suoi genitori.

In Another LifeWhere stories live. Discover now