capitolo 12

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t/n pov

La sveglia che suona mi porta ad aprire gli occhi infastidita. Ho fatto proprio una bella dormita questa notte.

Mi sveglio ed inizio a spostarmi nel letto, percependo ancora la metà calda dove Bakugo ha dormito fino a poco tempo prima.

Sono un po' infastidita dal fatto che non si sia svegliato con me, ma comunque non posso pretendere niente, viste le sue reali intenzioni della notte prima.

Sposto le coperte ed appoggio i piedi a terra mettendomi seduta sul materasso, mi tocco la testa e sento i capelli leggermente umidi, sicuramente saranno tutti scompigliati ed intrecciati. Mi alzo e molto scocciata mi dirigo verso il bagno, apro la porta e noto la luce accesa, probabilmente dalla sera prima, faccio scorrere l'acqua del lavandino ed inizio a lavarmi la faccia per cercare di togliere quella colla fastidiosa che mi chiude gli occhi la mattina.

-Non si usa più bussare.

L'acqua che avevo tra le mani va a finire dappertutto per lo spavento, mi sbrigo a portare un asciugamano alla faccia per asciugarmi e mi volto verso la voce.

Ciò che trovo è Bakugo di schiena intento a urinare nel mio gabinetto. Non so davvero se ridere o piangere, ma visto il bel panorama sulle sue spalle larghe mi limito a dire.

-Che ci fai ancora qui?- La mia voce esce molto stridula quindi decido di riformulare-pensavo che te ne fossi già andato.

-Sto solo pisciando nel tuo cesso, se ti do cosi tanto fastidio chiudo la cerniera e mene vado.

-Non volevo dire questo, mi ha solo sorpresa vederti nel mio bagno.

Finisce... ehm... quello che stava facendo e si gira verso il lavandino per lavarsi le mani. Nel frattempo io prendo il phone per finire di asciugarmi i capelli. Chiudo gli occhi beandomi del calore dell'aria e butto la testa in giù per asciugarli sotto, ma vengo disturbata dai movimenti della porta della doccia che si apre, quindi sbircio da sotto la mia chioma per trovarmi davanti alla faccia il sedere tondo e sodo di Bakugo.

-Ma che stai facendo!?

Lui si gira ed io istintivamente chiudo gli occhi per non trovarmi altro davanti alla faccia.

-Mi lavo, non posso nemmeno fare questo?

E' incredibile che non ci arrivi.

-Certo che puoi ma potresti evitare di farlo davanti a me?

Lui fa una risatina alquanto fastidiosa.

-Non è niente che tu non abbia glia toccato... Se ti sei offesa perché non ti ho invitata, pensavo che fosse scontato che puoi unirti a me omega.

Lo guardo nelle palle degli occhi, più o meno, e rimango a bocca aperta.

-Se devi tenere la bocca così aperta potresti almeno inginocchiarti.

-Ma vaffanculo Bakugo.

Dico stridula mentre stacco il phone dalla presa ed esco dal bagno.

Non so davvero se essere lusingata, divertita o schifata da quello che ha detto, sicuramente non sono schifata da quello che ho visto.

Riesco finalmente ad asciugarmi i capelli quando sento la porta aprirsi, lo osservo trovandolo perfettamente vestito, purtroppo, ed intento a trovare un suo calzino che si deve essere sfilato mentre dormiva. Lo vedo alla fine del letto, quindi lo prendo e glielo porgo. 

-Vuoi proprio che mene vada è.

E' un po' rassegnato mentre lo dice.

-Non voglio che tu te ne vada, ha visto che lo cercavi e ti ho aiutato a trovarlo.

-Quindi non vuoi che mene vada?-decisamente molto più vicino di prima- Devi mettere un po' d'ordine nella tua testolina omega.

Il suo respiro sulla faccia, il suo corpo che mi manda calore, ed il suo profumo che mi appanna la vista. Sicuramente quello che voglio fare adesso non lo dovrei fare, ma vorrei vedere voi in una situazione del genere.

Mi aggrappo al suo collo e faccio scontrare violentemente le nostre labbra, lui in un millisecondo fa svanire la sorpresa e mi porta un braccio dietro la schiena, per poi farmi allungare completamente sul letto, ho quasi un dejavù.

-Lo vedi che alla fine la mia idea di ieri non era così male- mi sussurra ad un millimetro dalla pelle- Adesso faccio io.

Torna a baciarmi carnalmente, affondando la lingua nella mia bocca per conoscerla, poi passa al mio collo, con una lentezza straziante, accarezza il suo marchio con il naso, per poi passarci le labbra e lasciando caldi baci su di esso. Sento le sue mani che giocano con l'orlo della mia maglietta, per poi farla scivolare verso l'alto e scoprirmi il seno, si ferma per un attimo ma non sta esitando, si gode la vista. Alterna le carezze con i baci, i baci con i morsi, coprendo ogni singolo centimetro della mia pelle, da attenzione ad entrambi i seni, a volte con le dita, altre con la lingua, ma non fa mai sentire l'altro escluso. Si stanca e decide di addentrarsi nel territorio del mio ventre, leccando e baciando ogni singolo lembo di pelle scoperto. Dalla mia bocca escono suoni imbarazzanti che cerco con tutta me stessa di nascondere, ma nel momento in cui mi scosta l'orlo dell'intimo, diventa quasi impossibile. Strofina le labbra sotto il mio ombelico, scendendo sempre più in basso mentre le mie mutande si avvicinano sempre di più alle caviglie, fino a superarle. Si posiziona in mezzo alle mie gambe e, non distogliendo gli occhi da me per un solo istante, fa scivolare la lingua tra le mie labbra, godendosi il mio sapore dolce, ed io il calore della sua lingua. Tra morsi e dita, non riesco più a capire dove abbia fatto arrivare la mia testa, scambia movimenti veloci e sicuri con le dita a morbide succhiate e baci lenti con la bocca, un mix perfetto che mi porta al limite in poco tempo. Pulisce completamente i miei umori per poi rimettermi l'intimo. Mi da un ultimo bacio per poi alzarsi e raggiungere la porta.

-Non fare tardi omega, ci vediamo a colazione.

E sene va chiudendo la porta. Guardo il soffitto, cercando di regolarizzare il respiro e calmare i miei odori.

Quando sene è andato ho notato una evidente patta nei suoi pantaloni.

Bè che dire, porca troia.

Concediti -Bakugouxreader- omegaverseWhere stories live. Discover now