- Kou. Kou, mi stai ascoltando?-.
- Eh?-. Il ragazzo si voltò verso il fratello, e dopo un attimo di confusione gli rivolse un sorriso.
- No, mi ero totalmente perso- rise.
Il minore, seduto sul divano di fianco a lui, alzò gli occhi al cielo.
- Mi hai chiesto tu di spiegarti, adesso non lo vuoi più fare?- commentò Myo.
- No, ecco, è che...- Koutaro osservò le carte di fronte a lui - non so se sia giusto informarmi prima...-.
Myo lo fissò per un attimo.
- Koutaro, stai solo cercando di capire come funziona: è ovvio che, una volta tornato Daisuke, ne parlerai con lui, ma ci sarà un motivo se prima volevi sapere come si facesse no?- gli fece notare.
- Si, perché non ci capisco assolutamente niente- rise Koutaro, cercando di nascondere il vero problema.
- O forse, perché non ti senti all'altezza- commentò Sakura, entrando in soggiorno con un vassoio con sopra tre tazze di tè.
- Palese- confermò Myo.
- La smettete di essere più intelligenti di me?- borbottó Koutaro - sono un ricercatore ormai!-.
- Si, ma rimani pur sempre il mio fratellino- rise Sakura.
- È questo il problema- sospirò Koutaro - insomma, ho ventitré anni, e ancora so essere un vero bambino. Come faccio a pensare di... Crescerne uno?- mormorò.
Sakura e Myo si scambiarono uno sguardo, prima di riportare l'attenzione sul fratello.
- Kou, è vero che hai ancora la stessa allegria di quando eri un bambino, ma sei cresciuto molto: sei un ricercatore, lavori spesso prendendoti cura dei cuccioli, riesci a gestire la casa da solo anche quando Daisuke è via... Ormai sei un ometto in tutto e per tutto. E ai bambini fa sempre piacere un padre che abbia la loro stessa energia con cui giocare- gli fece notare Sakura.
- Si ma... Insomma... E se non ne fossi in grado?- mormorò il ragazzo.
- Kou, non sarai certo solo a farlo, e non è una cosa che devi fare subito. Anche io e Fumi avevamo paura di non farcela, eppure tra pochi giorni adotteremo il secondo. So che è qualcosa a cui tieni, lo vedo come giochi con Hiro e i tuoi nipotini acquisiti: sei perfettamente in grado di farlo- dichiarò Sakura.
- Ricordati che, oltre a essere il suo fratellino, sei anche il mio fratellone. Forse non sei mai stato quello da cui andavo per lo studio, ma mi sei sempre rimasto tanto vicino- dichiarò Myo, facendo sorridere il maggiore.
- Quindi secondo voi... Dovrei provare a parlarne con Daisuke?- mormoró.
- Ma certo! E poi deciderete insieme cosa fare- affermò Sakura.
- Avete ragione, ne parlerò con lui... E spero proprio che accetti, perché voglio tanto un bambino da spupazzare!- esclamò.
- I bambini non... Lascia perdere- sospirò Myo, notando gli occhi del fratello brillare.
- Non vedo l'ora che torni!- esclamò Koutaro; e non vedeva l'ora anche di espandere la sua famiglia.
- Kou, sono a...- Daisuke non fece in tempo a finire la frase che si trovò le braccia del minore attorno al collo.
- Bentornato!- esclamò Koutaro, prima di unire le loro labbra; Daisuke sorrise e lo strinse a sé.
- Mi sei mancato- sussurró, facendo sorridere il minore.
- Anche tu! Com'è andato il viaggio?! Ho seguito il concerto in televisione: sei stato magnifico!- Koutaro compì un piccolo salto, allacciando le gambe attorno alla vita del maggiore, in modo che fosse libero di entrare in casa senza staccarsi da lui.
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TOKYO PARENTS ~ ONE SHOT
FanfictionRaccolta di One Shot riguardanti la mia storia "Tokyo Parents"