Ventotto

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"Non ci credo che stiamo andando a morire volontariamente, è una roba impensabile questa. Quanto mi mancano i momenti spensierati in cui mi sono presa cura delle mie piantine" Momo aveva rischiato di cadere innumerevoli volte sugli scalini che conducevano al sotterraneo "mi mancano persino gli insulti diabolici di Mina e Kat"

"Hai finito di blaterare cose senza senso? Dobbiamo concentrarci al massimo" Sana stava stringendo con forza la sua spada e poi si era rivolta alla sua ragazza "tu non prendi la tua?"

Dahyun si stava vergognando di se stessa "non riesco ad evocarla se non mi sento in pericolo"

L'amante della natura l'aveva guardata scioccata "e questa situazione non ti sembra un valido motivo per avere una paura fottuta? Guarda che stiamo per schiattare anche noi tre e, vorrei aggiungere, in un modo miserabile"

"Ti preferivo nella modalità seria ed intenzionata a ribaltare il mondo pur di continuare a vivere" la posseditrice del Ghiaccio era sul punto di cedere e mostrare quanto fosse realmente terrorizzata "mancano circa due minuti per arrivare a destinazione e ci serve un piano"

"Io ne ho uno: ci penserò io a distrarlo, dato che sono l'unica che non sa minimamente combattere, e voi due dovrete riuscire a coordinarvi per picchiarlo a morte" la mora stava tremando, eppure aveva una determinazione senza eguali "posso tentare di togliergli la vista, ma temo di non avere altri modi per rendermi utile"

"Aspetta, fammi capire.. Stai dicendo che sei disposta a sacrificarti per darci il tempo di agire?" la rabbia della sua fidanzata era riuscita a sovrastare ogni altra emozione "tanto per cominciare io e Momo non ci siamo mai allenate insieme, in più i nostri elementi non vanno molto d'accordo. Come pensi che potremmo riuscire nell'impresa?"

Anche la più fifona delle tre era della stessa idea "sarebbe soltanto un suicidio di massa, inoltre la mia debolezza rallenterebbe ogni attacco. Non può funzionare"

"Allora pregherò la mia spada di palesarsi per aiutarmi a decapitarlo"

Dopo quell'affermazione, che aveva messo in risalto il suo sangue freddo, erano rimaste in silenzio per tutto il resto del tempo. Poi, una volta vicine alla stanza con lo strano altare, avevano fatto il possibile per nascondere la loro presenza.

Julian stava trascinando il cadavere di Mina sul pavimento per avvicinarlo all'oggetto utile al suo piano "il sangue dei possessori più potenti fa accelerare il processo"

Aveva raccolto il liquido rosso anche dal corpo esanime di Katarina, poi lo aveva rovesciato tutto sul cerchio luminoso al centro dell'altare.

Era molto fiero del suo operato e vedere le pietre illuminarsi lo aveva spinto a battere le mani per la soddisfazione "ormai ci siamo, sto per far avverare il Desiderio"

"Vado prima io, anche se sono la più debole dovrei riuscire a distrarlo abbastanza da darvi almeno il tempo di prendere le pietre. Immagino ne basti una sola per interrompere il processo" Momo aveva creato dei rovi spinati che si stavano avvolgendo ai suoi arti, facendola sanguinare un po'.

"Perché ti stai facendo del male? Non riuscirai a combattere in queste condizioni" Sana era visibilmente preoccupata.

"Cerca di stare tranquilla, sto soltanto aumentando il mio potere attraverso il sangue" le aveva rivolto il pollice all'insù "sono un pochino più forte adesso, sempre meglio di nulla"

La più bassa tra loro le aveva poggiato una mano sulla schiena "è davvero questo quello che vuoi? Lo sai anche tu che se adesso vai a combattere non avrai un futuro"

"Ne sono consapevole e spero che Jih non mi odi per questo, però se rischiando la mia vita posso salvare le vostre mi sta bene così" avrebbe voluto piangere come al solito, eppure stava sorridendo "Natsu ha torto: non si può soltanto vivere per i propri amici, a volte è necessario morire per loro"

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