Undici

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Era arrivata la sera ed il salotto era stato riempito dalle giovani, le quali si erano accordate per guardare un film tutte insieme. Avrebbe dovuto esserci un clima festoso, considerando l'andamento della loro missione per la salvezza del mondo, eppure c'era una certa tensione ad avvolgerle.

Dahyun aveva preferito sedersi a terra nonostante facesse abbastanza freddo, scatenando un visibile fastidio nella sua compagna di stanza senza nemmeno farci caso "che cosa avete scelto?"

"Un film romantico, ha vinto la maggioranza" Katarina era alle prese, come al solito, col cavo da collegare al televisore "mi aspetto una schifezza senza eguali da una robaccia simile"

Sua sorella non era stata dello stesso avviso, dato che non aveva fatto altro che crogiolarsi tra le braccia della sua ormai fidanzata "secondo me sarà molto utile per prendere spunto su come gestire una relazione"

Anche Jeongyeon era segretamente pronta a prendere appunti: dopo la visione della pellicola aveva un appuntamento con la maggiore del gruppo ed era assolutamente necessario non lasciare nulla di intentato. Le aveva chiesto di sorprenderla e l'avrebbe fatto, anche se il solo averla vicina l'aveva fatta sentire in imbarazzo.

"Che c'è lampadina, la mia presenza ti provoca delle emozioni forti?" gliel'aveva sussurrato lievemente all'orecchio per passare inosservata, approfittando del fatto che fossero tutte concentrate a guardare lo schermo. Per rendere il suo tentativo di approccio ancora più efficace si era assicurata di sfiorarle l'orecchio con le labbra.

La ragazza dai capelli rosa si era ritrovata a deglutire a fatica e le aveva risposto con lo stesso tono di voce "che cavolo di domande fai?"

"Mi sembrava di averti vista un po' tesa a causa mia, ma forse mi sono sbagliata" si era allontanata di poco, abbastanza da non toccarla nemmeno coi vestiti, e si era goduta la sua reazione contrariata.

"Questo protagonista è un imbecille, non ha ancora capito di essere l'oggetto dei desideri della sua compagna di classe" colei che possedeva il potere più oscuro di tutti si era messa a dondolare, un po' annoiata.

Due paia di occhi si erano posati immediatamente sulla schiena della giovane, lasciando intendere alle altre compagne quanto anche lei fosse poco sveglia riguardo le situazioni romantiche.

Infatti Momo, essendo incapace di tenere la bocca chiusa a causa della sua tristezza, non aveva fatto in tempo a tapparsela con le mani "sempre meglio chi non lo capisce di chi sa di essere amato ma ti tiene alla larga"

La posseditrice del Fuoco si era sentita punta sul vivo e il senso di colpa già esistente era stato alimentato come la fiamma di un camino. Avrebbe voluto scusarsi e riprendere da dove avevano interrotto per dare prova dei suoi reali sentimenti, però era troppo spaventata dal suo stesso potere per poter anche solo tentare.

Si era limitata ad osservare la sua amata da lontano, rivolgendole le stesse occhiate di chi si trovava in presenza di qualcosa di affascinante ma proibito. Le bruciavano le mani "devo assentarmi un attimo, continuate senza di me"

Era letteralmente scappata da quella stanza nel tentativo di correre a rifugiarsi nella vasca da bagno, un'abitudine che aveva assunto in quel periodo, per poi aprire il getto d'acqua gelida senza essersi neppure spogliata.

Quando era riuscita a rilassare il suo corpo accaldato aveva sentito il rumore della porta che veniva chiusa, facendola allarmare per non essersi resa conto della sua apertura.

Momo era ferma davanti a quel rettangolo di legno un po' rovinato dagli anni "mi vuoi dire cosa ti sta succedendo? Sei cambiata"

"Sto bene, avevo soltanto bisogno di stare un po' da sola"

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