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<<Questa coreografia rappresenta il vero amore. Dovete sembrare innamorati.>>
Non capisco il perché ma non riesco a guardarlo in faccia, sento qualcosa di strano che non riesco a controllare.
Simone è molto più sciolto a differenza mia e credo di essere io il problema, arrivati a questo punto.
<< Soleil, come faresti con il ragazzo di cui sei innamorata, non avere timore e non distorcere mai lo sguardo.>>
Sembra tutto apposto finché non perdo le speranze e crollo a terra, sconfitta dai miei pensieri.
‹Simone puoi tornare in casetta, tu rimani che voglio parlare un pochino.>>
Spero il maestro non sia arrabbiato con me per via della lezione scadente. Mi sento già in colpa.
<‹ La coreografia non è un problema, il fatto che ti piaccia Simone influisce sul
risultato.>>
Sgrano gli occhi, ma ragiono rima di rispondere al maestro. È vero quello che sta dicendo?
<<Non riesco a capire maestro, giuro che cercherò di risolvere questo problema.>>
Io voglio fare quella coreografia e non voglio deludere il maestro, mai. Ho bisogno di pensare.
<<Sono sicuro che il principe azzurro sia fuori alla porta, preoccupato per la sua principessa. Risolvete velocemente, non abbiamo più tempo.>>
Questa è divertente e il fatto che io non abbia negato nulla è abbastanza preoccupante. Mi piace un ragazzo?

Mi piace Simone? No,non può essere
<<Cosa ha detto?>>
Questo è un problema, devo inventarmi qualcosa e anche abbastanza rapidamente.
<<Ha detto che devo risolvere ciò che non funziona e voglio farlo prima di domani, perciò ho bisogno di te.>>
L'ho detto veramente e non è uno scherzo, però ho bisogno di lui e questo è abbastanza ovvio.
<<Adesso?>>
<<Esatto. È un problema?>>
Prima di domani e sono le sei del pomeriggio, certo Simone che intendo in questo momento.
<< Solo perché sei tu, sia chiaro.>>
Che carino, però dobbiamo concentrarci sulla coreografia. Aspetta, fosse questo il problema?
<< Già molto meglio, cosa è cambiato in così poco tempo? La presenza del maestro?>>
Vorrei saperlo anch'io, comunque confermo quello che mi ha detto.
<<Probabilmente, sarà lo stare sotto pressione che mi ha creato qualche problema...>>
Proprio no, ma faccio finta di niente e distolgo lo sguardo.
<< Però non riesci a guardarmi negli occhi e questa cosa è abbastanza strana, forse il problema non è il maestro.>>
Roteo gli occhi verso il cielo e cerco una risposta sbrigativa.
<< Probabilmente.>>
Che risposta di merda. Ora devo correre e tornare in casetta.

...

<< Sole, cosa è successo?>>
<< Devo parlare con voi!>>
Sto per ammettere qualcosa della quale non sono ancora molto sicura, il programma è incominciato da relativamente poco.
<<E niente, non riesco a capire se mi piace, sono confusa.>>
<< Tu sei innamorata persa.>>
<<Marisol! Non è vero...›>
Le ho detto di non alzare la voce e di non dire cose sospette, ma non ha seguito nessuna delle indicazioni.
<<Chi è innamorata persa?>>
Mi volto e il mio sguardo incontra quello di Simone. Maledetto chiunque abbia qualcosa contro di me.
<< Nessuno, non io.>>
Grazie Marisol, della grande figuraccia che mi hai procurato. Sei la migliore amica del mondo.
<<Mhm va bene, comunque questa è la borsa che mi hai lanciato prima di scappare via.>>
Quanto è bello saltare, prima un piede e poi l'altro, passa la paura e io non ho parole per descrivere questa situazione.
<<Scusami, è che io...>>
Mi mordo il labbro inferiore e il suo sguardo
<<Tranquilla, stasera mi fai compagnia? Ci guardiamo una serie.>>
Annuisco e gli sorrido imbarazzata.
<< Con piacere.>>
<<Va bene, ti chiamo più tardi.>>
Lo ringrazio con il capo e decido di ripeterlo.
<<Perfetto, a dopo.>>
<<A dopo scema...›>
A me non piace, io non provo niente.
Semplicemente sono a disagio perché la coreografia è particolare, insomma... ha
senso, no?
<< Soleil, sei innamorata.>>
<<Sono pettinata?>>

<<Non ho parole.>>

soprattutto con te || simone galluzzo Where stories live. Discover now