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Dopo scuola andai a casa dei Cullen con loro. Bella, invece andò alla solita tavola calda dove papà mi portava sempre, ma stavolta ci portò mia sorella.

Quando arrivammo nella loro gigantesca villa ci riunimmo tutti in cucina, visto che Edward doveva spiegarci una cosa. Che io sapevo già, essendo entrata nella sua mente mentre eravamo in macchina. Oh, e qua subentra il mio potere: potevo letteralmente entrare nelle menti delle persone. Potevo vedere i loro pensieri, potevo rovistare nei loro ricordi o mostrargli cose che in realta non esistevano. In conseguenza, potevo anche leggere i pensieri dell'altro, cosa che faceva molta invidia ad Edward.

"Isabella Swan, la sorella maggiore di Annie. È...un problema. Il suo sangue è estremamente forte, ho fatto fatica a controllarmi io quando è passata di fronte al ventilatore dell'aula di chimica, non posso immaginare come farà Annie vivendo nella sua stessa casa" Spiegò di fretta.
"Infatti, ho quasi rischiato di ucciderla in mezzo alla strada, davanti a mio padre, quando è arrivata e l'ho abbracciata. Avevo veramente paura che non sarei riuscita a trattenermi, e forse se non fossero arrivati due lupi l'avrei morsa..." Continuai io. Carlisle ascoltava a braccia conserte, cercando di trovare una soluzione.
"Se si dovesse far male a casa e si mettesse a sanguinare la ucciderei all'istante. È un problema, un grande problema. Se ha fatto fatica Edward che si sa controllare, io come diavolo farò..." Stavo impazzendo. Ero terrorizzata dall'idea di uccidere mia sorella, ma ancora di più da quella di dovermi controllare così tanto.
"Non ti preoccupare" Disse Carlisle. "Intanto, stai il più possibile lontana da lei, non stare da sola con lei, e quando sei nella tua stanza o nel bagno chiuditi sempre a chiave, e se non bastasse, dovrai vivere con noi"
Dopo un po' di silenzio, aggiunse: "Capisco quanto sia difficile per te. Lo capiamo tutti, ma tu sei anche quella che ha imparato a controllarsi più presto di tutti, già al tuo 3 mese eri avevi già acquisito molto autocontrollo. Io credo in te" Io in tutto questo tempo avevo tenuto lo sguardo fisso sui miei piedi, ma appena finì di parlare alzai il viso e sorrisi.
"Grazie" Oh, per quante cose avrei dovuto ringraziarlo. Per avermi salvata, per proteggermi, per insegnarmi, per addestrami, per amarmi come se fossi sua figlia, per tutto. Gli dovevo la vita, ma talmente era una persona umile che l'avrebbe rifiutata.

Nei giorni successivi Edward non andò a scuola, per non stare troppo vicino a Bella. Invece per me era l'unico modo per starci lontano, visto che a pranzo non mangiavamo insieme e i nostri armadietti erano lontani. Insomma, non ci incrociavamo mai per la scuola. L'unico momento in cui stavamo insieme nella stessa stanza era la sera quando tornavo a casa.

Dopo scuola, stavo parlando nel parcheggio con Alice e Jasper, mentre Bella era dall'altra parte del parcheggio a leggere. Edward continuava a fissarla, e la cosa mi dava un po' fastidio. La mente del ragazzo era affollata, non riuscivo a distinguere bene i pensieri.
"Edward...Mi fai venire il malditesta" Borbottai.
"E allora non infilarti nella mia mente" Rispose lui con tono antipatico.
Improvvisamente, un furgoncino blu scuro entrò nel parcheggio, sbandando. Era chiaramente fuori controllo. Si stava andando a schiantare contro Bella, e il mio istinto stava per prendere e andarla a salvare, ma Edward mi precedette; fermò il furgoncino e salvò mia sorella. Nessuno lo aveva visto, se non Bella. E noi. Subito si tirò fuori dall'incidente, spostandosi dalla folla che si sarebbe creata un secondo dopo per vedere se Bella stesse bene. Io mi piombai subito sul luogo, ma non prima di aver ottenuto il permesso di Alice con lo sguardo.

Ovviamente Bella stava benissimo, e il giorno dopo venne a scuola. Avevano una lezione speciale col professore di chimica, che li avrebbe portati in una serra. La cosa mi dava un po' fastidio. Il fatto che Bella ed Edward avrebbero passato tutto il giorno insieme. Edward era troppo strano nei confronti di Bella, e per quanto forte l'odore del suo sangue potesse essere, era strano per lui agitarsi così. Voglio dire, era quello con più autocontrollo tra tutti noi, oltre a Carlisle, ovvio. Diceva che non riusciva a leggere i suoi pensieri, e in effetti nemmeno io riuscivo ad entrare nella sua testa, ma questo mancato potere che Edward aveva su tutti tranne che su Bella lo stava facendo diventare ossessionato. E in qualche modo, stavo perdendo la fiducia in lui. Ero preoccupata per Bella, ovviamente.

Dopo scuola andai a casa mia, e non dai Cullen, perché dovevo studiare. Ovviamente mi sarei chiusa a chiave nella mia stanza e avrei messo la chiave in un luogo dove, se avessi perso il controllo, non l'avrei trovata. Come non detto. Appena la macchina dei Cullen si fermò davanti a casa mia, Bella stava proprio scendendo dal suo pick-up, e intuii che volesse dirmi qualcosa.
"Ciao ragazzi" Dissi, voltandomi per l'ultima volta verso i Cullen, prima che sfrecciassero via di nuovo.
"Ehi, Annie!" Mi salutò Bella.
"...Senti...I miei amici mi hanno invitato in spiaggia, andranno a fare surf. Perché non vieni anche tu? E poi vorrei farteli conoscere!" Io ero molto titubante, al solo pensiero di ritrovarmi in un luogo circondata da umani e senza nemmeno un Cullen a supportarmi mi terrorizzava.
"Che spiaggia?" Chiesi.
"La Push, è nella riserva." Spiegò. Ah-ah. Non ci potevo andare. La riserva era territorio dei lupi.
"Ugh...mi dispiace, ma ho molto da studiare oggi" Risposi.
"Oh, e dai! Ti aiuterò io appena torniamo a casa, sono brava a scuola. Avevo provato ad invitare anche Edward ma non è voluto venire. Comunque lui non è poi cosi male come dicono i miei amici, certo è un po' strano, ma è simpatico. Senza offesa, ovviamente" Continuò.
Cercai di ignorare il fatto che avesse invitato Edward, e passai avanti. "No, veramente..."
"Mhmh, non accetto più rifiuti. Dobbiamo anche recuperare il tempo perduto assieme"
"Uff...e va bene. Prima però devo fare una commissione, ti raggiungo lì tra un oretta."
Certo. Una commissione. Invece dovevo chiedere l'autorizzazione del capo branco dei lupi prima di e entrare nella loro terra. E dopo essermi addentrata nella foresta, anche se a malincuore, chiamai Jacob.

-"Che cosa vuoi?"
"Devo andare alla spiaggia, La Push. Non è colpa mia, Bella mi ha obbligato. Non mi ha dato possibilità" Spiegai tutto d'un fiato.
-"No. Non se ne parla" Stava per riattaccare, ma io lo fermai.
-"Jacob! Sai benissimo che non sa nulla, mi sono inventata di tutto per farla rifiutare ma non mi ha dato retta. Sono sicura che tuo padre capirà. Ti prego. Non te lo sto chiedendo da vampiro ma da Annie" Continuai, quasi pregandolo. Ero ridicola.
"...Vieni al confine. Ne parleremo lì con mio padre. E vieni da sola, tanto sai che se porti qualche Cullen lo sentiamo" Disse alla fine, prima di richiudere.

Quindi, velocemente, chiamai Alice.
"Ehi sorellina! Come va?"
"Devo andare alla Push, colpa di mia sorella. Ho chiesto l'autorizzazione a Jacob, ha detto che lo devo incontrare al confine per stabilire un piccolo accordo" Spiegai velocemente e in breve.
"Arrivo subit..."
"No! Non puoi. Devo andare da sola" La interruppi.
"Che?! No, assolutamente no!"
"Alice, e dai! Lo sai che non mi farebbero del male. Li conosco abbastanza da dire che non mi tornerebbero un capello"
"Annie. Non puoi semplicemente non andare?"
"Fosse così semplice. Mia sorella mi ha obbligato, letteralmente"
"Ugh...Va bene. Ma dimmi ogni cosa che succede. Terrò la mente ben aperta" Scherzò poi, prima di riattaccare.

Quindi, detto ciò, con la velocità che avevo, arrivai in poco tempo al confine. Ma non c'erano solo Jacob e Billy, bensì tutto il branco, e il fatto mi metteva un po' in soggezione. L'odore di cane bagnato mi aveva invaso le narici e facevo persino fatica a respirare. Infatti, quando arrivai appena sulla linea precisa del confine, tirai due colpi di tosse per l'odore che c'era.

"Annabella" Mi salutò Billy.
"Billy. Jacob...E, ragazzi" Feci un segno con la mano in segno di saluto.
"Avresti potuto rifiutare" Insistette Jacob, passando subito al sodo.
"Sapete bene che è difficile per me. Adesso che è arrivata Bella, per me sarà sempre più complicato mantenere il patto tra voi e i Cullen" Spiegai. "Finché non saprà, dovete fare la sforzo di accettarmi nel vostro territorio"
"E tu dovrai fare lo sforzo di tenerti alla larga dal nostro territorio il più possibile" Rispose Jacke. Billy lanciò uno sguardo di rimprovero a suo figlio, poi continuò: "Ti capiamo perfettamente. Bene...Fino al calar del sole, potrai stare solo ed esclusivamente nella Push e manderò Jacob e altri due a sorvegliarti" Mormorò Billy.
"Certamente" Annuii. Ci fu un buon minuto di silenzio.
"Sta molto attenta ad ogni passo che fai nel nostro territorio, Annabella. Non sei più di famiglia, ricordi?" Spiegò Billy con tono serio.
"Oh. Come dimenticarlo" Mi avvicinai al capo branco e gli strinsi la mano che mi aveva porso. E quando mi girai per andare via, mi apparve una piccola smorfia in volto, quella di qualcuno che ha ottenuto ciò che si aspettava. Subito dopo essermi girata chiamai Alice.
"Alice, è tutto apposto. Te lo avevo detto che non mi avrebbero fatto del male" Sempre con la solita smorfietta in faccia, guardai indietro con la coda dell'occhio notando la faccia arrabbiata di Jacob.

Annabella Swann Cullen -Twilight story- (x Jacob Black)Where stories live. Discover now