Capitolo 34

15.4K 400 34
                                    

"Davis, dai non puoi lasciarmi così" dissi guardandolo negli occhi con un viso supplichevole, sperando di fargli qualche effetto, ma non servì a nulla: lui era impassibile, fissava lo schermo della televisione senza degnarmi di un sguardo, il massimo movimento che faceva era un leggero sorriso malizioso.
"Dai Davis." continuai ora passando una mano all'interno della sua coscia e risalendo verso l'alto in direzione della sua intimità. Neanche questo servì, il suo sguardo rimaneva sempre fisso sulla televisione e il suo corpo era immobile.
All'improvviso mi afferra e mi attira a sè, tenendomi la schiena con la mano e prendendomi una ciocca di capelli nell'altra.
"Sei irresistibile" sussurra avvicinando il mio viso al suo e mi dà un bacio appassionato, forzandomi le labbra con la lingua, senza pietà. Il mio sangue si scalda subito, rispondo al bacio con passione. Lo voglio da impazzire.
"Mi piace questo vestito" mormora e il suo dito raggiunge la chiusura dell'abito a metà della schiena. Il mio respiro cambia e diventa leggero, spezzato, pieno di aspettativa. Le sue dita sono sulla cerniera del vestito e la sento aprirsi, la abbassa con grande lentezza e leggerezza, mentre i suoi occhi azzurri mi guardano con desiderio.
Inizio a dimenarmi sotto quel tocco e gemo avvertendo l'inconfondibile tocco della sua intimità sulla mia.
"Stai ferma" ringhiò bloccando con le sue mani i miei fianchi che poco prima si muovevano sopra la sua intimità.
Mi alzò il vestito e lo tolse, gettandolo ai piedi del divano, ed io ora ero nuda davanti a lui.
"Niente reggiseno? Mi piace" e con un sorriso malizioso si avvicinò al mio seno sinistro, succhiando e leccando.
Dei brividi di piacere invasero tutto il mio corpo. Ormai in preda al suo desiderio.
Era un'esplosione.
"Vuoi che ti faccia venire così?" mormora guardandomi negli occhi.
Io non risposi.
"Dimmelo" ordinò, tornando a leccare facendo continuare la sua lenta e sensuale tortura pizzicandomi piano.
"Si" gemetti.
Mi pizzica forte e il mio corpo si inizia ad agitare convulsamente contro il suo inguine. Sento la sua intimità contro di me e questo mi accende ancor di più il desiderio, gemo e afferro con forza i suoi capelli.
"Penso che tu non sia ancora pronta per venire" mormora fermando ogni suo tocco che mi provoca piacere.
"Poi mi hai dato un dispiacere" continua, "quindi forse, dopo tutto non ti lascerò venire" si avvicina al mio collo iniziandolo a torturare di baci delicati, mentre le sue mani scendono lungo i miei fianchi. Le sue dita passano al di sotto dei miei slip, ne infila due dentro, lì, nella mia intimità.
Gemo dal piacere che quel suo tocco mi provoca, era così eccitante, sensuale, passionale.
"Ora si che sei pronta" sussurra lanciandomi uno sguardo malizioso accompagnato dal suo sorriso ammiccante.
Toglie le sue dita dalla mia intimità portandole lungo la sua bocca, la apre e lecca con sensualità.
Mi eccitavo sempre di più.
"Spogliami" mi ordina sempre con il suo tono autoritario.
Allungai le mani verso la sua maglietta, ma lui me le afferra con un sorriso malizioso.
"Oh, no" disse scuotendo la testa e sogghignando "non la maglietta, forse dovrai toccarmi, per quello che ho in mente". I suoi occhi bramano di desiderio, infiammati dall'eccitazione del momento. Di colpo prende una della mie mani e la appoggia sopra la sua eccitazione.
"Questo è l'effetto che mi fai" sorrise ed io inizio ad accarezzarlo.
"Cosa vuoi farmi?" mi provoca ed io gli diedi uno sguardo malizioso.
Le mie dita raggiunsero il laccio dei suoi pantaloni da tuta e lo slacciarono. Mi piego in avanti, con i capelli sul viso e lo prendo in bocca mentre la sua mano raccoglie i miei capelli andandomi a formare una coda tenuta ben stretta dalla sua presa. Lui si stende sotto di me, mentre io continuo il mio movimento andando su e giù con la bocca, a labbra strette.
Alzai lo sguardo per vedere il suo dolce viso in preda ai piaceri più sfrenati. Aveva le labbra socchiuse che emettevano dei piccoli e flebili gemiti e la sua testa era appoggiata allo schienale del divano. Godeva di piacere ed io ne ero la causa, ero felice.
"Fermati, fermati" esclama " non voglio venire." mi fermai e lo guardai interrogativa.
"Mettiti sopra di me" ordinò lasciandomi liberi i capelli che caddero lungo la mia schiena.
Lentamente mi alzai e mi posizionai sopra la sua intimità, mi circonda con un braccio e mi alza leggermente posizionandosi meglio sotto di me e lentamente lo infila ed io gemo mentre mi riempie di quella sensazione che mi colma. Afferro le sue mani e mi sollevo e mi abbasso. I suoi occhi ardono di desiderio. Prendiamo il ritmo e lascio cadere la mia testa all'indietro per il desiderio provocato dalla sua intimità dentro di me. È così bello. I capelli scivolano lungo la mia schiena e lungo le mie spalle e lui mi guarda con i suoi occhi azzurri che mi penetrano dentro scaldandomi il cuore. Mi avvicino e poso le mie labbra sulle sue, accendendo il suo desiderio e anche il mio.
È mio ed io sono sua.
Il mio corpo esplode in un intenso e sconvolgente orgasmo. Le sue braccia cingono il mio corpo ed io mi abbandono a quel suo abbraccio, appoggio la mia testa sul suo petto mentre l'onda del mio orgasmo mi consuma.

LuxuryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora