Seventeen

618 23 1
                                    

Lewis era quasi svenuto quando il giorno dopo gli disse della mia serata con il monegasco.

Quella mattina ci svegliammo ancora abbracciati, e ci salutammo con un lungo bacio, dato che il ragazzo doveva gareggiare.

Come dicevo, Lewis rimase di stucco, ma diciamo che questa informazione, gli diede la grinta di superare il ragazzo in gara.

Tra il monegasco e Lewis infatti, ci fu una specie di "duello" per accaparrarsi il terzo posto, e per fortuna o purtroppo fu vinto da Lewis.

-P3! P3 Lewis. Good job!-
-Thanks guys, thank you all-

Sul podio salirono Carlos, al primo posto, successivamente Perez e Lewis.

Max era arrivato settimo, evento più unico che raro dato che aveva vinto quasi tutti i GP del campionato, a causa di un problema al motore.

Carlos organizzò una festa, grande da quanto capii, in onore della sua vittoria.

-Aria-
-Landooo-
-Sta sera ci sarai?-
-Ovvio, non c'è festa senza Aria-

Ridemmo entrambi e lo salutai, perché entrai in camera mia per prepararmi. Erano le sette di sera circa e alle nove avevamo l'appuntamento giù nella hall per raggiungere tutti insieme il locale.

Subito cercai qualcosa da mettere, ma come sempre non ne ebbi la minima idea, quindi Lewis si ritrovò in camera mia a cercarmi un outfit decente.

-Aria dovresti fare shopping-
-Lo so Le, non ne ho proprio il tempo-
-Tranquilla, il prossimo GP é tra due settimane, rimarremo qui in Inghilterra a casa mia così stiamo un po' insieme e farai shopping, ti va?-
-Lewis ti amo- dissi abbracciandolo.

Alla fine il ragazzo trovò una gonna nera con una cinta abbinata di Gucci, e un top rosso, con tutta la schiena scoperta.

Indossai il mio paio di texani, e presi la borsa nera sempre di Gucci, mi pettinai i capelli ed ero pronta.

-Se non fossi occupata con Leclerc ci proverei con te- disse ridendo.
-Si certo, come no-

Erano le nove meno dieci, e io e Lewis decidemmo di cominciare a scendere.

Di sotto c'era già gente ad aspettare tra cui altri piloti, tra cui Lando, che quando ci vide ci venne incontro.

-Aria sta sera sei una bomba-
-Si ora esplodo- ridemmo.

Attendemmo venti minuti perché tutti arrivassero, e gli ultimi furono proprio i due compagni di stanza Sainz e Leclerc.

-Si é messo in tiro per te- mi sussurrò Lando all'orecchio.

Charles indossava una maglietta bianca classica, e da sopra una specie di gilet a maniche corte, e aveva un jeans nero, con delle scarpe bianche.

-Viene verso di te, addio-

Mi voltai e vidi che sia Lando che Lewis erano spariti, che stronzi.

-Ciao beauté-
-Ciao Charles-
-Non credi che quella donna sia un po' corta?-

Sorrisi e abbassai lo sguardo osservandomi la gonna, non era corta, ma non era effettivamente nemmeno lunga.

-No va bene così-
-Se ti piace..-
-Che c'è? Sei geloso?- risi.

Lui non rispose ma sorrise, e mi mise un braccio sulle spalle e ci dirigemmo tutti alle proprie auto. Casualmente Lewis e Lando già avevano il passaggio quindi mi ritrovai di nuovo nella macchina lussuosa di Charles.

-Quarto posto non é male comunque-

Stavamo parlando della gara di quella mattina, e si stava lamentando del suo quarto posto.

-Ma scherzi, a un pelo dal podio-
-Lo so Charles, mi dispiace dirlo, ma la Ferrari ha perso un po' di colpi ultimamente-
-Lo so, ma io spero sempre che tornino i tempi d'oro della Scuderia- disse amareggiato.

Gli misi una mano sulla sua, che era sulle marce, e si girò a sorridermi.

Arrivati al locale subito si sentiva la musica dal parcheggio, e appena entrati il baccano era maggiore.

Il ragazzo mi prese la mano e non me la lasciò, fino a quando arrivammo nel privé, che era pieno di gente.

-Menomale che ci doveva essere poca gente- disse Charles.
-Ma secondo te- risi.

Ci sedemmo ad un tavolo che era lì, dove c'erano anche Lewis, Lando, Max e Carlos

-Eccoli i due piccioncini-

Erano rimasti due posti tra Lewis e Max, e fu proprio lì che ci sedemmo e da subito tutti piantarono lo sguardo su di noi.

-Che c'è?- domandai.
-Non dovete dirci nulla?- chiese Lando.

Mi girai verso Lewis che aveva sguardo colpevole, e lo guardai malissimo.

-No- rispose Charles al mio posto.
-Ieri notte, ho sentito dei rumori- disse Max.

Arrossì improvvisamente, ma subito dopo ritornai in me dicendo 'che intendi'

-Oh andiamo Aria, si Charles vai così- disse Lando imitando la mia voce.
-Oh Aria ancora- continuò Max imitando la voce di Charles.

Io e il monegasco ci guardammo e mi misi le mani in faccia per l'imbarazzo. Charles mise la sua faccia nell'incavo del mio collo abbracciandomi, anche lui imbarazzato e rideva.

-Dai ragazzi, é normale. Solo, la prossima volta meno rumore- disse Lando.
-Oh andiamo, come se tu non fai rumore quando lo fai- disse Carlos.

Mi voltai verso Lando, e stavolta era lui quello imbarazzato.

-Scusa cosa!?- chiesi sorridendo.
-Niente, andiamo a ballare?-

Lando si alzò velocemente e si diresse in pista, dove lo perdemmo di vista, e quando fu lontano scoppiammo tutti a ridere.

Subito dopo Lewis, Carlos e io andammo a ballare lasciando Charles e Max al tavolo.

Non so quanto ragionevole fu, perché cominciarono una discussione, non accesa, ma si vedeva bene che doveva essere qualcosa di importante. La cosa strana era che si giravano verso di me, come se fossi al centro della loro discussione.

Non ci pensai e presi un drink, iniziando a bere e a ballare con i ragazzi. Lewis si lasciò subito andare mentre Carlos trovò una biondina e sparì, sotto le nostre risate.

Io e Lewis ballammo insieme come i vecchi tempi, quando ancora nessuno ci dava problemi, eravamo spensierati e senza timori. Magari fosse stato ancora così.

Ad un certo punto la musica cambiò, e vidi Lando in console. Aspetta.. Lando?

-Lewis guarda!-
-Andiamo- propose lui.

Ci facemmo riconoscere e riuscimmo ad accedere alla console, e così eravamo dietro Lando a cantare e ballare come pazzi.

@aria_wolff

Decisi di scattargli una foto, ed era venuta anche bene, lo taggai e la postai

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Decisi di scattargli una foto, ed era venuta anche bene, lo taggai e la postai.
Ci divertimmo come matti lì dietro e ad un certo punto mi ritrovai accanto Lando con le cuffie in testa a toccare tasti per cambiare la musica.

Fu una delle serate migliori della stagione, mi lasciai andare, non pensai a niente e a nessuno, solo a divertirmi.

Forgive me Where stories live. Discover now