Capitolo 13

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Dopo che Armin uscí "furtivamente" da camera mia iniziai a prepararmi per la sera.

La cena sarebbe stata inutile, non ci sarebbe stato nessun matrimonio.

O meglio, uno c'era, ma non era con Will.

Erano ormai due mesi che il corpo di Ricerca si trovava a Marley. Presto sarebbero tornati, o almeno spero.

Controllai l'orario: 7:45

Ero in leggero ritardo ma mi recai in salone con tutta la calma del mondo.

Ad aspettarmi trovai tutti, eccetto qualcuno...

T/n:Mamma, dov'è Armin?

N/m:Gli ho portato il cibo in camera. Non mi andava che mangiasse con noi, si tratta di una questione privata.

T/n:Ma privata di cosa? Fissare la data di questo cazzo di matrimonio?!

N/p:T/n, modera il linguaggio!

Con gli occhi di tutti addosso, mi accomodai sulla sedia accanto a Will.

Da quando ero ritornata a castello mi trattavano come se fossi un'altra persona. Come se non avessi dei sentimenti e fossi il loro burattino.

Loro non capivano che non ero destinata a questo tipo di vita, non capivano nulla.

Anna:Io direi di fissare le nozze tra una settimana.

Così presto?! Non sarebbero mai riusciti a tornare a Paradise in tempo...

T/n:Una sola settimana mi sembra esagerato. Che ne dite di un mese?

N/p:Non fare la sciocca, il matrimonio si terrà il prossimo venerdì. Punto e basta.

T/n:Ma...

N/m:Niente ma. Ora mangiate, non voglio che si raffreddi il cibo.

Mi alzai educatamente dal tavolo, con lo sguardo rivolto verso il basso.

T/n:Non mi sento particolarmente bene. Ritornerò in camera mia. Con permesso.

Me ne andai lasciando tutti i presenti a bocca aperta.

Di certo non ritornai in camera mia.

Armin's pov

La madre di T/n mi aveva letteralmente esonerato dalla cena. Non che ci fossi restato male ma almeno poteva essere piú cortese.

Sentii bussare alla porta.

T/n:Posso entrare?

Come fare a non riconoscere quella voce da angelo?

Mi precipitai immediatamente ad aprirle.

Armin:Ehi, tutto bene?

T/n:Si, volevo solo stare un pò con te.

Chiusi la porta mentre lei si buttava sul letto.

T/n:Si farà venerdì prossimo.

Armin:Cosa?

T/n:Intendo il matrimonio.

Armin:Oh...

T/n:Non ce la faranno mai a tornare in tempo, vero?

Armin:Beh, in teoria sono già due mesi che sono in guerra. Potrebbero anche riuscirci!

T/n:È statisticamente impossibile.

Armin:Da quando ti occupi di statistica?

T/n:Armin non sto scherzando.

Nemmeno io scherzavo. Sapevo benissimo che molto probabilmente non saremo riusciti a sposarci, ma io sono uno di quei ragazzi che cerca un barlume di speranza in ogni cosa.

Armin:Quando eravamo al quartier generale, avresti mai pensato che ci saremmo messi insieme?

T/n:Assolutamente no. Ma questo che c'entra?

Armin:C'entra. Perchè anche quello era statisticamente impossibile, ma ce l'abbiamo fatta.

T/n:È stato un caso.

Armin:Oppure il fatto che siamo sopravvissuti entrambi? O che abbiamo visto il mare? Se vuoi pensare che ti sposerai con Will, allora pensalo. Ma io continuerò a sperare, anche se dovessero passare anni.

Mi avvicinai alla ragazza abbracciandola. Ne aveva bisogno.

T/n:Va bene se stanotte resto qui?

Armin:E me lo chiedi anche?!

Mi rivolse un sorriso a trentadue denti, poi ci guardammo negli occhi.

Armin:Coccole?

T/n:Che ne dici invece se leggiamo un libro?

Armin:Tutte e due...?

La c/c ridacchiò, per poi alzarsi e prendere un libro dallo scaffale.

T/n:Questo libro lo avrò letto almeno cinque volte quando ero piccola.

Notai la copertina del libro che teneva fra le mani.

Aveva una farfalla disegnata sopra, e a caratteri cubitali si poteva leggere il titolo:Il fabbricante di lacrime.

T/n si appoggiò con la schiena alla spalliera del letto, facendomi segno di appoggiare la testa sulle sue gambe.

Mentre mi accarezzava il viso iniziò a leggere.

T/n: Leggende in punta di labbra, al chiarore di una candela. La più conosciuta era quella del fabbricante di lacrime...

Rimasi incantato dal movimento delle sue labbra, i capelli che le ricadevano sul viso, i grandi occhi c/o che andavano da sinistra a destra... era una dea greca.

Ascoltai solo le prime parole, quando, cullato dalle carezze della mia futura moglie, mi addormentai.

Skip time

Aprii leggermente gli occhi. Era ancora buio e io ero ancora disteso tra le gambe di T/n.

Stava... stava ancora leggendo!

Ancora mezzo rintontito dal sonno, sentii una frase che mi prese in particolare.

T/n:<Guarda, Rigel> sussurrai infine distrutta <Guarda come mi fai piangere. Ecco la verità... tu sei il mio fabbricante di lacrime>. Scossi la testa, sgretolandomi del tutto. <L'ho capito troppo tardi. Ognuno di noi ha il suo fabbricante di lacrime... è quella persona in grado di farci piangere, di renderci felici o di straziarci con un'occhiata. È quella persona che dentro di noi... ha un posto talmente importante da farci disperare con una parola, o emozionare con un sorriso. E non puoi mentirle... non puoi mentire a quella persona, perché i sentimenti che ti legano a lei vanno al di sopra di qualsiasi menzogna. Non puoi dire a qualcuno che ami di odiarlo. È così... non puoi mentire al fabbricante di lacrime. Sarebbe come mentire a te stesso>



















































Angolo autrice

Che ve ne pare di questo nuovo capitolo? Vi piace il fabbricante di lacrime? Se non l'avete ancora letto ve lo consiglio. Siamo quasi giunti al termine della storia😭😭😭

Arikashika

My little princess (ArminxReader)Where stories live. Discover now