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JK POV

Sentii le urla che c'erano state poco prima in camera mia, era prevedibile, Jimin era molto preoccupato e allo stesso tempo arrabbiato, era stato inutile dirli che era tutto ok, che stava bene e che non era un buon momento per fargli quella sorta di rimprovero che aveva progettato la stessa sera al telefono, doveva liberarsi di quel grande sassolino dentro la scarpa.
Mi aveva parlato che sospettava non andasse tutto ok tra di loro, e il fatto che Taehyung non gli avesse mai parlato di nulla lo faceva stare male, se solo lo avesse saputo, magari a questo non ci sarebbero arrivati.

Capii quanto Taehyung avesse bisogno di lui in quel momento, e non lo biasimo, Jimin è suo cugino, anche l'unica persona più vicina che ha. La stessa che è stato costretto ad allontanare dalla sua vita e a chiudere ogni rapporto.
Jimin mi raccontò un po della sua storia e del rapporto che ha con lui, sono cresciuti insieme, per poi allontanarsi nel momento in cui Taehyung conobbe Sunho. Per quegli anni non si sentirono proprio, né una chiamata, né un messaggio, per poi rincontrarsi per caso al supermercato. Taehyung non avrebbe mai voluto succedesse tutto questo.

Ma ero contento che in quel momento era tutto ok, notai la serenità dopo essere usciti dalla stanza e questa cosa mi rilassò.

Alla fine ordinammo del pollo fritto sempre a casa mia e mangiammo tutti insieme, si mantenne un'atmosfera abbastanza tranquilla nel pomeriggio, e tra risate e vari discorsi, si fecero le 18:00.

"Vi va di fare un giro?" propose Yoongi

"Perché no! Potremmo andare al centro commerciale" rispose Hobi sorridendo.
Notai che Jimin si voltò verso Taehyung, come per chiederli se fosse d'accordo, lo vidi annuire, e devo ammettere che mi rese felice questa sua risposta, quasi temevo non se la sentisse, che avrebbe preferito stare a casa, ma volevo che uscisse, che si distraesse, volevo fargli passare dei giorni in totale serenità, volevo conoscerlo anche in quell'aspetto.

"Si, ok"

"Idem" risposi in seguito a Taehyung

"Perfetto, però prima Taehyung devi cambiarti quei cerotti, che mi fanno senso solo a pensarci" disse Jimin

"Oh giusto, ha ragione Jimin" mi intromisi, per poi voltarmi verso Taehyung

"V-vuoi una mano?" gli chiesi, non volevo si sentisse a disagio, lui mi guardò e per un attimo non disse nulla per poi annuire e alzarsi dalla sedia

"Inizia ad andare nella stanza, io prendo le cose"

"Mh mh" andò verso stanza mentre io andai in bagno per prendere il kit, uscii ed entrai direttamente in stanza rimanendo un attimo perplesso vedendo la mia sedia buttata a terra

"Ma! Perché c'è la mia sedia a terra?" quasi urlai ridendo

"Oh si, scusa" rise "N-non farci caso" si alzò di corsa e la rimise al suo posto, per poi tornare a sedersi sul letto, capii subito che era stata opera della sfuriata di Jimin, così non gli chiesi spiegazioni e mi limitai a ridere

"Ok, facciamo finta di nulla" la presi e la trascinai fino al letto, difronte a Taehyung, posai il tik accanto a lui, sul letto, la aprii e presi il necessario, nel mentre notai la tranquillità di Taehyung, rispetto alla prima volta, nel togliersi la felpa, sembrava essere più al suo agio, più tranquillo.

Senza volerlo osservai ogni suo movimento, dal togliersi la felpa al sistemarsi i capelli scompigliati color castano chiaro, dai lineamenti quasi angelici del suo viso a quella pelle chiara e così delicata.
Mi chiesi come avesse fatto a sopravvivere a tutto ciò, sembrava come se anche il vento potesse ferirlo, com'era possibile?
Riuscire a brillare anche nel buio.

Mi persi in questo stato di trance che non so di preciso quanto durò, ma non volevo sapere cosa stava pensando lui, che in quel momento era fermo a fissarmi e possibilmente terrorizzato dal mio comportamento. Alzai lo sguardo su i suoi occhi e lo riabbassai velocemente, imbarazzato

you were a flower in a minefieldWhere stories live. Discover now