8. Restare e Bacio

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"Stai con una psicopatica, Harry! Io sono consapevole di non essere normale ma non avrei mai fatto una cosa del genere, per di più alle tue spalle" quasi urlai.

"Devo elencare le cose che hai fatto tu alle mie spalle? E non ti ho detto che è stata lei al cento per cento. Hai mai pensato che possa essere stata tua madre? Che guarda caso ti contatta proprio ora che sei famosa"

"Non osare, Harry" dissi furiosa, puntandogli il dito contro.

"Sto solo cercando di farti ragionare" disse, cominciando lentamente ad avvicinarsi.

"Guarda, Harry, è meglio che la smetti di parlare perché mi sto solo innervosendo e tra poco inizia lo spettacolo". Feci di tutto per non guardarlo mentre era di nuovo a pochi centimetri da me.

"Posso capire, ma stavolta ti chiedo di rimanere a discutere"

"Metti in mezzo mia madre, stai ancora con Camille e paragoni le cose che ho fatto io che, per la cronaca, nessuna riguardava fare del male a qualcuno e ti aspetti che io rimanga a sentire il ragazzo che amo dire certe cose?" Non riuscii a sostenere il suo sguardo mentre ammettevo a voce alta di provare ancora qualcosa per lui.

"Smettila di fare paragoni. E poi perché parli come se fossi stato io a lasciarti? Sappiamo bene entrambi com'è andata realmente".

"Lascia stare" lo interruppi.

"Stone, guardami" ordinò, ma non lo ascoltai. Volevo solo andar via.

"Questa conversazione non ha senso e io devo farmi sistemare il trucco". Harry grugnì infastidito e mi prese per il braccio, bloccandomi.

"Arya, giuro che se esci da questa stanza..."

"Cosa?" chiesi esausta. "Cosa può mai succedere?"

"Ti sto solo chiedendo di restare e parlare con me, senza scappare" disse rilassando le spalle e allentando la presa su di me.

"Non ne sono stata capace quando stavamo insieme, non vedo perché debba valerne la pena ora". Harry mi lasciò andare con riluttanza, visibilmente infastidito dalle mie parole.

"Vaffanculo, Arya. Sono qui, di nuovo, a supplicarti di restare e mi volti ancora le spalle; ti sto solo chiedendo scusa e voglio aiutarti a risolvere questa brutta storia con tua madre" quasi urlò quelle parole come se fossero un peso da cui doveva liberarsi. Forse era questo che aveva sempre voluto dirmi ma, ancora una volta, non ero pronta a parlarne. Per me era stato già un passo avanti questa sottospecie di discussione, non avevo le forze per continuare e andare oltre.

"Va bene, accetto le tue scuse" dissi nella speranza di chiudere il discorso.

"Grazie". Era tutto così strano, sembrava tutto così sbagliato.

"Ora posso andare?" chiesi, sentendo gli occhi inumidirsi. Harry annuì, sistemandosi il colletto della giaccia. Corsi via immediatamente ed entrai di scatto nel mio camerino dove mi stavano aspettando Taylor e il suo staff.

"Arya, finalmente" disse il mio stylist. Sembrarono sollevati nel vedermi, almeno finché non li ignorai tutti correndo a sedermi davanti allo specchio. "Tesoro, cosa è successo?"

"Fuori, per favore. Vi voglio tutti fuori" dissi, mordendomi il labbro inferiore. Tutti sembrarono confusi, ma non avevo tempo per le loro domande. Mi serviva qualche secondo per calmarmi e poter affrontare le persone in sala.

"ORA" ordinai severa e a quel punto uscirono tutti.

Raggiungemmo i nostri posti e ignorai Harry per tutta la serata. Parlai solo con Shawn e qualche volta mi affacciavo per parlare con Jeff che era vicino ad Harry. Tra noi tre il mio attuale ragazzo fu il primo ad esibirsi. Sentivo che in quel momento stava cantando per me e mi faceva piacere, ma ancora non provavo niente di forte o che ricordasse vagamente l'amore. In quel brano cantava di potermi trattare meglio della persona con cui stavo, che sarei dovuta stare con lui e provai un imbarazzo assurdo pensando che Harry era al mio fianco. Avrei voluto farmi piccola piccola nel mio posticino, ma ero ripresa da un sacco di telecamere e così decisi di cantare fingendo di godermi il momento. Durante tutta la performance Harry si mostrò annoiato, degnandomi a stento di qualche occhiata accompagnata da sorrisi falsissimi perché dovevamo sembrare due colleghi che si stimavano tanto.
Finita l'esibizione di Shawn sia Harry che io venimmo chiamati perché saremmo stati i prossimi. Incontrai Shawn dietro le quinte e corsi ad abbracciarlo, lui tentò di baciarmi ma lo bloccai. Mi guardò con sguardo interrogativo.

Green 2Where stories live. Discover now