Lei non mi lascia da sola nemmeno un secondo e mi porta con sé in segreteria per prendere appuntamento con la preside e per chiedere l'autorizzazione di assentarsi per due ore e di portarmi con lei. Vista la situazione, accolgono entrambe le sue richieste e ci dirigiamo fuori da scuola andando nel parcheggio.
Mando velocemente un messaggio ad Ada per dirle che sarei tornata a scuola più tardi e ne approfitto anche per fare una foto alla Signorelli di nascosto mentre cammina accanto a me, visto che sta cercando qualcosa nella sua borsa. Tira fuori un cioccolatino e me lo porge...

Si ricorda che lo amo...

Non smetterà mai di sorprendermi.
Mi propone di fare due passi insieme e mi dice che, se fosse venuta lei in macchina, avremmo fatto un giro su quella.
Io mi rattristisco perché mi ritorna alla mente quel bacio a stampo che si sono dati lui e suo marito e mi viene davvero da vomitare. In preda ad un attacco di gelosia le dico:

<<suo marito la rende proprio felice noto.>>

Mi pento subito di ciò che ho detto e mi paralizzo sul marciapiede, terrorizzata da ciò che potrebbe rispondermi. Certo che ho usato un tono di voce più ostile di quanto avevo previsto.

<<Charlotte, tu sei solo una studentessa, come mai ti interessa sapere se l'uomo che ho accanto mi renda felice o no?>>

Aia. Fa dannatamente male. Non riesco a credere a ciò che mi ha appena detto...

Solo una studentessa, eh? Allora che ci facciamo qui?

Non riesco a replicare, l'unica cosa che esce dal mio corpo sono centinaia di lacrime che scorrono incontrollatamente fuori dai miei occhi per l'ennesima volta. A causa sua. Le do le spalle ed inizio a marciare verso un piccolo giardino che conosco solo io. Ci vado raramente, solo quando dopo scuola devo fare pausa pranzo per poi dover tornare a fare qualche corso. Non mi preoccupo nemmeno di controllare se lei mi abbia seguita o meno che mi siedo nella panchina più isolata che c'è per piangermi addosso.

Mentre singhiozzo una mano si posa sulla mia spalla e non serve girarmi per capire che sia proprio sua quella mano, ormai riconosco la sua presenza. Vorrei desiderare di scrollarmela di dosso, ma la verità è che ogni minimo contatto con lei mi fa sentire viva.
Si siede davanti a me e mi prende entrambe le mani.

Ah, certo, questa è una perfetta scena che si vede tutti i giorni con una studentessa ed una professoressa, no?
Siamo sole in questo piccolo giardino con le nostre mani che si toccano, tutto normale insomma.

Lei cerca di aprire bocca, ma io la fermo subito.

<<Senta, io so che lei è la persona più astuta del mondo e, di conseguenza, penso che abbia ben capito che per me lei è speciale. Sta riuscendo a colmare dei vuoti che non sarebbero mai dovuti esistere e mi sta facendo stare bene. Io le chiedo solamente di non giocare con i miei sentimenti dandomi segnali contrastanti. Lei cosa vuole che io faccia?>>

Ma da dove cavolo ho tirato fuori tutto questo coraggio? Per la prima volta la vedo abbassare tutte le sue difese e la vedo... arrossire? Ah.

<<Mi dispiace tanto per ciò che ti ho detto e mi dispiace che tu abbia assistito a quella scena stamattina. Nei tuoi occhi credo di aver letto una nota di gelosia, mi sbaglio?>>

<<Non ha risposto alla mia domanda, professoressa: cosa vuole da me?>>

Nel dirle ciò, mi avvicino leggermente al suo viso per risultare più convincente ed il suo sguardo si stacca dai miei occhi per la prima volta da quando si è seduta accanto a me.
Dove vanno a finire?
Sulle mie labbra.
Ecco, questa scena potrebbe essere molto compromettente, ha perso ogni nota di innocenza.
A peggiorare la situazione sono io che appoggio una mano sulla sua gamba bollente e che lei non si preoccupa di spostare. Sento il cuore che rimbomba alle tempie e non capisco più nulla mentre lei si lecca le labbra con lo sguardo sulle mie.

Si avvicina sempre di più a me fino a quando...





















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• ✒️✍️💜
Eeei, sono tornata un po' in ritardo, ma l'ho fatto con il botto. O mi sbaglio? Ammetto di aver avuto il batticuore durante tutto il tempo nel quale ho scritto questo capitolo e di aver tirato qualche urletto per parole usate da me medesima. Ma va beneee, spero di essere riuscita a fare sclerare anche voi. Fatemi sapere cosa ne pensate. 💜

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Where stories live. Discover now