Benvenuti nella testa di una scrittrice

Ti ho visto

E ti ho visto da lontano
In realtà mica me l'aspettavo
Però per un attimo
Giuro
Che il cuore mi si è fermato
Ha fatto un tuffo e poi è salito in gola
E quando ti sono passata davanti
E tu nemmeno mi hai salutato
E lì il cuore l'avrei voluto sputare e calpestare e buttare in un cassonetto da bruciare
Ma perché la tua vista mi ha fatto così male?
Perché, anche se non siamo mai stati nulla, sento che ti ho perso?
Ma, anche se magari ora seppellisco tutto questo, in realtà mi manchi
Da morire
Vorrei scriverti, chiamarti, parlarti, abbracciarti, incontrarti
Vorrei tornare al 5 e al 6 di giugno
Vorrei tornare al nostro abbraccio tra le lacrime l'8 giugno
Vorrei anche tornare al 13, con la tua testa sul mio stomaco, la mia sul tuo petto
O anche a quel primo settembre
Tu che cadi per sbaglio, io che ti aiuto a tirarti su, tu che mi tiri giù con te
Non ero ad Hogwarts, ma un pomeriggio con te nemmeno me l'ha fatto pesare
Sai, ci speravo.
Di incontrarti ancora e salutarti come prima, noi due vecchi conoscenti
Che hanno passato quei due giorni che sembravano tre mesi
E invece, quando ci siamo visti, e per un attimo si è bloccato tutto, quando il mondo ha ripreso a girare, e io a camminare, tu nemmeno mi hai salutato
E ora mi chiedo: "E se, per l'ennesima volta, avessi rovinato tutto?"
Perché non me ne sono stata zitta, alle 18.13 del sei giugno?
Perché?