Sotto casa mia

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Avevo il telefono in silenzioso e stavo leggendo. Ero in casa da sola. E pioveva
L'ho acceso per guardare l'ora e ho trovato delle chiamate perse da te.
Stavo per rispondere ma ho sentito il citofono suonare.
Qualcuno mi ha detto che dovevo uscire.
Sono andata al cancello e al posto del postino ho visto te.
Avevi un libro e il telefono in mano.
Eri fradicia.
Appena mi hai vista arrivare mi sei venuta incontro, mi hai abbracciata e ti sei scusata.
Per tutto quello che avevi detto.
Per come mi avevi fatta sentire.
Per non esserti scusata prima.
Io ti ho perdonata.
E tu mi hai dato il libro.
Io ti ho fatta entrare.
Abbiamo guardato quella serie che odio con tutta me stessa, ma che tu adori, e ti ho fatto assaggiare il mio iced coffee alla vaniglia.
Era tornato tutto alla normalità, e mi hai fatto passare uno dei pomeriggi più belli di tutti.
Poi però ho sentito Another One Bites the Dust che interrompeva il mio sonno.
E quando mi sono alzata per spegnerla, ho scoperto che, anche oggi, non mi hai svegliata con il tuo buongiorno.
Ho pensato che magari non eri ancora sveglia
Ma sono le 21.50 e sto ancora aspettando il tuo buongiorno.

Benvenuti nella testa di una scrittriceWhere stories live. Discover now