𝚝𝚛𝚎𝚗𝚝𝚞𝚗𝚘.

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Il tempo passa, e io continuo ad accompagnare Mattia ai suoi eventi.
Oggi siamo di nuovo in Sicilia, quindi abbiamo preso l'aereo al posto del solito treno.
Arriviamo successivamente in hotel, dove posiamo le valigie e ci cambiamo per l'evento.
Mattia prepara il suo borsone per la lezione, poi scendiamo dall'hotel in attesa dell'autista.
Mentre mi tiene per mano, Mattia mi tira a sè per poi posarmi le mani sui fianchi.

"Me lo dai un bacino? Oggi non me ne hai dato nemmeno uno."
dice lui con il broncio.

Ridacchio scuotendo la testa, e posandogli le mani sul petto, gli lascio un dolce bacio sulle labbra.

"Sei un ruffiano, non puoi sempre fare il broncetto come i bimbi per comprarmi."
ridacchio.

"Oh si, invece lo farò eccome."
ride lui.

Poco dopo arriva l'autista, entriamo in macchina e ci dirigiamo verso la scuola di danza in cui si terrà la sua lezione.
Arrivati a destinazione, ci accolgono gli insegnanti della scuola e ci accompagnano agli spogliatoi.
Mattia entra per cambiarsi, mentre io rimango fuori ad aspettare insieme agli insegnanti e parlo con loro.

"Ale vieni un secondo?"
Mattia interrompe la nostra chiacchierata affacciandosi dalla porta.

"Scusate."
dico alle insegnanti, per poi entrare nello spogliatoio con lui.

"Che succede?"
chiedo chiudendo la porta.

"Niente, volevo solo un pochino di tempo prima di entrare a fare lezione senza ballare con te."
dice lui ancora senza camicia per ballare.

"Matti ma fai tardi, dai."
ridacchio guardandolo.

"Oh, qualche minuto mica cambia qualcosa a qualcuno."
sbuffa incrociando le braccia al petto, sempre come i bambini.

Scuoto la testa ridendo, mi avvicino a lui mettendo le mie braccia attorno al suo collo e poi lo bacio.
Lui ricambia il bacio contento, posandomi le sue braccia sui miei fianchi accarezzandoli.
Dopo vari baci, usciamo dallo spogliatoio.
I maestri ci guidano fino alla porta della sala in cui si terrà la lezione, Mattia fa entrare prima me, guidandomi con la mano sulla schiena e poi entra anche lui.
Salutiamo tutti, Mattia fa una breve introduzione dicendo come si svolgerà la lezione, poi mi metto in disparte insieme agli insegnanti mentre lui svolge la sua lezione.
Lo guardo molto interessata e fiera del lavoro che sta facendo da quando è uscito dal programma.
Mentre lui spiega, cerco ci aiutare qualche ragazza un po' in difficoltà mostrando loro come eseguire bene i passi, in modo da facilitargli un po' il lavoro.
Mattia decide di fare un momento di pausa.

"In questa pausa, avevo pensato... Vi va se Alexa ci balla qualcosa?"
Mattia si volta a guardarmi, in segno di approvazione.

Lo sguardo alzando un sopracciglio, lui mi fa segno di andare vicino a lui e lo seguo.
Mi prende la mano.

"Non la vedo molto convinta, devo dire."
dice lui mentre mi guarda ridendo.

"No Matti, semplicemente non me l'aspettavo."
rido.

"Quindi, volete vederla ballare un po'?"
chiede di nuovo lui.

I ragazzi presente alla lezione urlano tutti di si, così io e Mattia ci avviciano alla cassa, collegata al suo telefono, per poter scegliere la canzone da ballare.
Ho scelto di improvvisare una corrografia di heels (pur non avevendo scarpe e abbigliamento adatto), quindi scelgo una canzone che non ho mai ballato all'interno del programma; "Follow The White Rabbit" di Madison Beer, una delle mie artiste preferite.
Prima di andare in pista, Mattia mi bacia la tempia e con la mano mi accompagna al centro della sala, per poi lasciarmi spazio e incominciare a ballare.
Gli do il via per far partire la base, dopo di che inizio la mia coreografia.
Mattia mi guarda sorridendo tutto il tempo, non riesce a distogliere lo sguardo dalla mia figura che si muove al centro della sala.
Le persone presenti, se ne accorgono.
Appena finisco ringrazio il pubblico, poi corro da Mattia un po' imbarazzata e mentre mi sistemo la coda, lui prende le mie labbra tra le dita e mi bacia vicino all'angolo della bocca.
Inizio ad arrossire e lo guardo sorridendo, anche lui mi guarda con un sorriso sul volto e poi fa partire un applauso per la mia esibizione.
Ridacchio e mi copro il viso con le mani, così Mattia mi mette un braccio attorno alle spalle ridendo per togliermi dall'imbarazzo.

"Sei stata bravissima bimba."
dice lui sussurrando, facendomi i grattini dietro al collo, per poi baciarmi la tempia.

La lezione continua per un po', dopo di che inizia il meet&greet e tutti vanno, a turno, a fare una foto con lui.
Io rimango sempre con i maestri della scuola.
Prima di andare via, Mattia fa un piccolo discorso di ringraziamento a coloro che sono venuti per imparare e passare del tempo insieme a lui.

"Ci tenevo anche a ringraziare Ale, che continua ad accompagnarmi ad ogni evento e sopporta sempre ogni mio lamento, che asseconda ogni mia decisione presa al momento, tipo prima."
Mattia allunga la mano verso di me, così la afferro e lo raggiungo.

Apre le braccia e lo abbraccio forte, gli bacio dolcemente la spalla in segno di ringraziamento.
Poi, finisce il discorso e facciamo la nostra uscita dalla stanza.

"Biondino, tu la devi smettere di farti venire in mente certe idee."
ridacchio mentre ci dirigiamo allo spogliatoio.

"Ma no scusa, non mi piace vederti lì in disparte."
ridacchia.

"Ma sono tuoi eventi, non i miei. Matti."
rido chiudendomi la porta alle spalle dopo essere entranti nello spogliatoio.

"E allora? Io in primis voglio vederti ballare, voglio renderti partecipe di ciò che faccio perché condividiamo la stessa passione.
Rimango incantato ogni volta che ti vedo ballare da sola, non riesco a toglierti gli occhi di dosso."
dice lui prendendomi il viso tra le mani.

"Tu sei impazzito."
ridacchio stringendogli i polsi accarezzandogli lr mani.

"Sarò anche diventato pazzo, ma abituati alle mie continue richieste di ballare insieme o di farti ballare da sola quando siamo ad un evento perchè io non smetterò di volerti vedere fare ciò che amiamo entrambi."
detto questo, Mattia mi posa un dolce bacio sulle labbra sorridendo su di esse.

"Ma io come devo fare con te? Me lo dici?"
sorrido dolcemente, poi lo ribacio a stampo.

"Non devi fare niente, mi basta averti accanto."
sorride lui staccandosi dolcemente da me.

Gli do il tempo di cambiarsi e poi usciamo dall scuola, entriamo nella macchina che ci stava aspettando e torniamo in hotel.

Baciami e Ballami || Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora