☆|3

180 8 3
                                    

Passarono alcuni anni da quando Izuku si trasferì a NewYork e ora aveva 15 anni.

In questo asso di tempo la madre di Izuku,Inko, conobbe un uomo di nome Hisashi che,abusava di lui quando la madre non c'era.

Midorya povs.

《Oi figlio di puttana dove vai?Non abbiamo ancora finito.》Disse il patrigno con una cintura in mano avvicinandosi sempre di più a un povero Ozuku raggomitolato per terra intento a strisciare via.

《L-lasciam-i..》Sussurrai con voce spezzata.

《No. Non farmi incazzare.》

《Ho det-to di l-asciar-mi!》Urlai. Mi tappai subito la bocca accorgendomi di cosa avevo appena fatto.

Mi prese per il colletto e mi buttò nuovamente per terra facendomi sbattere la schiena contro il muro. Poi inizio a tirarmi cinghiate fino a farmi perdere i sensi.

Dopo non so quanto,mi svegliai. Mi ritrovavo in camera mia steso nel letto,nudo e pieno di lividi.

《Sto bastardo..》 Sussurrai dolorante. Mi alzai dal letto stanco e andai a farmi una doccia.

-

Quando uscì dalla doccia andai di sotto e vidi mia madre e Hisanshi..

《Hey Izuku! Oddio mio..perchè sei pieno di lividi?》 Esclamò vedendomi incontro preoccupata. Lanciai un'occhiataccia al mio patrigno per poi rassicurarla inventandomi qualche scusa.

Ovviamente quello età uno dei tanti abusi che ricevevo da parte sua.

-

Il giorno dopo scesi di sotto per andare a scuola quando notai che ad aspettarmi c'era lui.

Senza guardarlo scesi le scale e andai in cucina facendo sbattere le nostre spalle.
A quel punto lui mi prese con forza il braccio e mi scaraventò per terra.

Poi dopo avermi tirato un calcio nello stomaco andò in cucina.

In quell'attimo decisi di approfittarne uscendo il più veloce possibile dalla porta di casa ma qualcosa mi tagliò la schiena.

Mi girai cadendo nuovamente a terra e notai quest'ultimo con un coltello da cucina ormai sporco del mio sangue.

《Mi hai stancato! Adesso ammazzare sia te che la tua fottuta madre.》A quelle parole gli Tirai un calcio al mento e corsi verso camera mia chiudendomi la porta alle spalle.

Presi il telefono e chiamai la polizia.

《Pronto 911,quale è l'emergenza? 》 Domandò una ragazza con tono serio.

《L-la prego mi aiuti!Sono a casa da solo con il mio patrigno e quest'ultimo mi ha accoltellato due volte. Sono chiuso in camera mia ma sta sbattendo contro la porta e vuole uccidere anche mia mamma!》 Dissi tutto d'un fiato piangendo e con il fiato corto intento a un'attacco di panico.

La ragazza capì e dopo avermi detto come gestire l'attacco di panico proseguì.

《Allora ragazzo,i rinforzi stanno arrivando. Hai qualche finestra in camera?Un bagno?》

《S-si c'è la finestra.》 Dissi stanco per la perdita di sangue che mi faceva girare la testa.

《Ok,perfetto. Aprila e dopo averlo fatto nasconditi nel bagno e chiuditi a chiave. Nella finestra spargi anche un pò del tuo sangue così penserà che ti sarai calato quando invece sei in bagno. Capito?》

Annuì e procedetti con il piano. Dopodiché mi nascosi in bagno e sentendo la porta rompersi mi portai una mano alla bocca evitando il minimo rumore.

Tutto merito della pioggia. 《Bakudeku》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora