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Mancava poco alle lezioni e come mio solito entrai per primo in classe andandomi a sedere nel mio banco.

Presi il mio zaino e lo misi sopra il banco estraendo il mio quadernino per appunti,un'astuccio e alcuni libri che serviranno per le materie successive.

Al suono della campanella arrivarono il resto della classe incluso Kacchan,che come sempre, mi tira occhiatacce fino alla fine delle lezioni.

Durante le lezioni presi sempre e comunque appunti e al suono della campanella tutti si stavano preparando per uscire tranne io che stavo finendo di prendere i miei appunti.

《Fatto!》 Esclamai fiero di me e portando il mio quaderno all'interno dello zaino. Purtroppo però,in classe non ero rimasto solo io..ma bensì c'erano anche alcuni amici di Kacchan,quest'ultimo invece non c'era perchè era andato in bagno.

Uno di loro mi prese il quadernino e se lo portò più in alto,sopra la sua testa,mentre gli altri prendevano il mio astuccio e facevano cadere per terra le cose al suo interno.

《L-lasciatemi..》

《Oh,e perchè dovremmo?》

《D-dammi il qua-dernino..per favore.》

《Oh,ma certo..vieni a prenderlo.》 Disse abbassandomelo per poi slzarmelo subito dopo.

Abbassai lo sguardo innervosito da quella situazione.

《Oh che fai adesso?Piangi? Vai da quella puttana di tua mamma ahah.》 A quelle parole alzai lo sguardo con occhi spalancati e mi scaraventai su di lui tirandogli più forte possibile j suoi capelli.

《Ehy,lasciami lasciami!》 Esclamò quest'ultimo facendo attirare l'attenzione dei suoi amici che mi presero e mi iniziarono a picchiare.

Il ragazzo da terra si alzò spezzandomi le pagine del mio quaderno sopra la mia testa.

《Sfigato.》Disse per poi andarsene seguito dai suoi compagni.

Io ero per terra,con un occhio nero e il ginocchio sbucciato,con matite e pezzi di foglio sparsi ovunque.

In quel momento rientrò Kacchan,che notando il casino,si avvicinò preoccupato a me.
Mi tese una mano ma io la respinsi alzandomi da solo intento a rimettere le matite nell'astuccio.

《Chi ti ha fatto questo.》Mi domandò serio Kacchan aiutandomi con le matite e i fogli.

Io non risposi.

《Deku. Chi.Ti.Ha.Fatto.Questo.》Mi ridomandò con tono più nervoso e leggermente più alto,intento a esplodere.

《I tuoi amici.》 Risposi,poi,sotto gli occhi increduli e sopresi di Kacchan presi il mio zaino e me ne andai.

Perchè tutto a me?

Inziai a piangere a dirotto singhiozzando,facendo attirare l'attenzione di alcuni passanti ma a cui non importava niente.

Arrivai a casa e mia madre notando come ero conciato,mi chiese cosa fosse successo.

Stanco,inziai a piangere e raccontargli tutto.

《Mamma sono stanco!È da quando hi iniziato le medie che Kacchan e i suoi amici mi bullizano!Non ne posso più mamma..! Ti prego aiutami!..Ti prego..》》Dissi infine. Lei iniziò a piangere e vedendomi incontro mi abbracciò.

《Scusa Izuku,scusami! Non pensavo che passassi tutto questo schifo..! Se vuoi,posso controllare a New York..così c'è anche mio fratello che ci darà una mano..che dici?》Mi chiese appoggiando il suo mento sulla mia spalla.

《Si mamma,va bene grazie..》 Sorrisi e andai in camera mia a fare i compiti.

Il giorno dopo scesi a fare colazione,come sempre,quando mia madre non mi fermò.

《Izuku! Ho trovato una casa vicino alla scuola in cui andrai! Costa anche poco. Ci trasferiremo tra una settimana.》 Disse con un grande sorriso.

Gli sorrisi a mia volta.

《Scusa mamma,per colpa mia dovrai trovarti un nuovo lavoro..》

《Nah,tranquillo. Tanto odiavo quel lavoro!》 Disse ridendo.

Finì di fare colazione e mi inoltrai a scuola con un enorme sorriso.

Quando entrai in classe notai gli amici di Kacchan con vari lividi su tutto il corpo e con un occhio nero.

Non ci feci molto caso e, sorpassandoli, mi sedetti al mio banco.

-

A ricreazione,Kacchan mi fermò sulla soglia della porta.

《Oi Deku. Che hai da sorridere così tanto? Mi dai sui nervi.》

《Oh,beh... non posso dirtelo Kacchan ma sappi che tra una settimana non mi vedrai più!》 Sorrisi anche se in parte dispiaciuto perchè volevo diventare veramente suo amico, e me ne andai lasciandolo lì sorpreso.

Lui però mi fermò per il polso e quando si girò potei notare un emozione mai vista sul suo viso.

Tristezza.

《Come hai d-detto..?》 Mi chiese.

《Che tra una settimana me ne andrò per sempre e non mi vedrai mai più,così non ti darò più fastidio e io potrò ritornare a casa senza un graffio.》 Dissi serio e irritato.

《Cos..-》

《Katsuki! Che fai?》 Arrivò uno dei suoi amici.

《Oh ma chi abbiamo qua.》 Disse un altro prendendomi per un braccio e lanciarmi con forza contro il muro dietro di me.

Sussultai per il dolore.

《Che dici,Katsuki. Gli diamo una lezione?》 Si girarono verso di lui intenti a ricevere qualche risposta.

Kacchan era come immobile,poi però si riprese e non molto convincente rispose a loro.

《Sisi fate quello che dovete fare.》Disse non guardando nemmeno.

Così, un'altra volta ritornai a casa pieno di ferite.



|1 settimana dopo|

《Izuku!Veloce che altrimenti perdiamo l'aereo!》

《Si mamma arrivò!》

E così,finalmente, partimmo per NewYork.


Tutto merito della pioggia. 《Bakudeku》Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon