Chiara è una ragazza semplice, allegra, solare ma, soprattutto, determinata.
Ha sempre desiderato di realizzare ogni suo desiderio e raggiungere tutti gli obiettivi che si era imposta.
Infatti, il suo sogno più grande, è quello di diventare una brav...
Quel pomeriggio, dopo esserci riposati per ben 3 ore, decidemmo di uscire. Erano circa le 18:30 quando Davide si svegliò, trovandomi sdraiata sul divano della cucina del nostro appartamento, mentre tenevo sulle gambe un libro di testo su cui stavo segnando le risposte dei vari quiz. << Non dirmi che hai continuato a studiare?>> Fece lui, guardandomi. << No, sta' tranquillo, ho ripreso solo da un'oretta. Mi sono addormentata, prima. >> << Hai fatto bene, sei in vacanza, abbandona tutto almeno per questa settimana. >> Davide si avvicinò alla macchinetta del caffè, preparandosene uno. << Sei così stanco? >> domandai io, sorridendogli. << Beh, tutto quel sole e quel caldo mi hanno sfinito. Non sono ancora abituato. >> Rispose ridacchiando. Mi alzai dal divano, chiudendo il mio libro, e lo raggiunsi, abbracciandolo da dietro. << Non stancarti troppo, tra poco usciamo. >> Il mio ragazzo bevve il caffè tutto d'un sorso, annuendo alle mie parole. << Non mi stancherò, anche perché stanotte ho intenzione di farti divertire. >> Mi fece l'occhiolino. Mi staccai da lui, dandogli una piccola pacca sulle spalle. << Ma pensi sempre ad una cosa? Sei assurdo! >> Risi. Mentre continuavamo a pizzicarci, qualcuno entrò in cucina, sbadigliando. Era Rebecca. << Ma voi siete sempre così rumorosi? Tornatevene a dormire. >> << Dormire? Vedi che sono le 18:30, ora si esce. >> Disse Riccardo. Come diavolo faceva ad essere già pronto? << Scusa ma tu da dove sei uscito? E, soprattutto, quando hai trovato il tempo di dormire e prepararti così? >> Chiesi, sconvolta. << Semplice: mi organizzo. Ho dormito un'ora, mi sono alzato, ho iniziato a sistemarmi i capelli, mi sono cambiato e sono persino andato in centro a comprare dell'acqua e qualche snack. Se avessi aspettato voi tre a quest'ora saremmo rimasti senza nulla in casa. >> << Uagliù, menumal ca' tenimm' a Riccardo! >> Riccardo scoppiò a ridere mettendo un braccio sulla spalla di Davide. Andavano sempre molto d'accordo loro due, ed io e Rebecca ne eravamo davvero felici, era bello che anche i nostri fidanzati si reputassero grandi amici. Poco dopo, io e Rebecca finimmo di sistemarci. Io indossavo una magliettina gialla con dei pantaloncini, mentre Rebecca aveva optato per un top bianco e dei pantaloni mimetici.
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