Alle 17:00 precise Nicole era alla biblioteca dell'università.
Lo aspettava.
Era ansiosa.
Ansiosa di rivederlo.
POV ROBERT
Uscii dal ristorantino in cui avevo pranzato e mi diressi alla macchina.
Susan non aveva risposto al mio messaggio.
Diamine quanto mi faceva arrabbiare quella donna.
Spazzai via quei pensieri e mi concentrai sulla guida.
In pochi minuti arrivai all'università.
Mi incamminai in direzione della biblioteca, dove la trovai.
Mi bloccai un attimo sulla porta ad ammirarla.
Aveva i capelli raccolti con qualche ciocca che le ricadeva morbida sulla guancia, lo sguardo assente.
Acora una volta mi trovai a pensare che fosse bellissima.
Mi avvicinai al tavolo.
Non c'era nessuno a parte noi.
"Eccomi" dissi sedendomi e appoggiando la borsa del lavoro sul ripiano.
"Salve di nuovo" disse spostandosi una ciocca di capelli dal viso.
Sorrisi.
"Me le fai leggere?" Andai subito al sodo.
Annuì e mi porse i fogli.
Mi immersi nella lettura.
POV NICOLE
Gli porsi le bozze e lo vidi mettersi gli occhiali e iniziare a leggere.
Gli rimasi accanto scrutandolo.
Era così attento, serio, bello...
Mi sono sempre piaciuti gli intellettuali!
All'improvviso mi guardó.
"Mi piace!" Disse solamente con ancora i fogli in mano.
"L-le piace?" Dissi incredula.
"Si. Mi piace come scrivi, come descrivi le sensazioni che prova questa ragazza, come interpreti i sogni. Dovresti continuare"
Stavo svenendo. Era proprio quello che volevo sentire.
Feci un sospiro.
"Sono felice che le piaccia, significa molto detto da lei"
Mi sarei dovuta fermare al 'sono felice che le piaccia'. Infondo peró era la verità.
"Perché?"
Eh già.. e ora come glielo spiego?
"Beh.. perché é una persona che stimo molto, davvero."
Sorrise.
"Mi fai sentire importante!" Scherzó.
Non sapeva quanto lo fosse per me.
"Un'altra cosa.. C'é un altro foglio tra le bozze.. non credo centri con il tuo libro, ma non ho potuto far a meno di leggerlo..."
Non capivo.
Mi diede il foglio.
"Mi dispiace per i tuoi genitori.."
Spalancai gli occhi. No. NO.
"Non aveva il diritto di leggerla" gli urlai contro.
Non l'aveva mai letta nessuno. Nessuno, neanche Jenny.
"Scusami.. io credevo fosse attinente al libro, non credevo.."
"La prego mi lasci sola"
La voce a mala pena uscì dalla mia bocca.
Su quel pezzo di carta c'era scritto tutto quello che avevo provato quando mi fu detto che i miei erano morti.
Gli occhi iniziarono a pizzicarmi, e in pochi secondi le lacrime iniziarono a rigarmi il viso.
POV ROBERT
D'un tratto la vidi piangere.
Le lacrime le scendevano imperterrite lungo il viso.
Mi avvicinai piano a lei. Le misi una mano sulla spalla e la attirai a me, accogliendola in un abbraccio.
La sentivo singhiozzare, sentivo la mia spalla bagnarsi e il suo petto contro il mio.
"Mi dispiace.." le sussurrai all'orecchio mentre le accarezzavo la nuca con una mano.
Pianse più forte.
La strinsi più forte.
Poi lentamente si staccó.
Teneva il capo rivolto verso il basso.
Le alzai il viso con una mano sul suo mento, per far sì che i nostri sguardi si incrociassero.
Mi si stringeva il cuore.
Come potevano quegli occhi così belli aver passato un inferno del genere? E come potevano nasconderlo così bene?
Si asciugó le lacrime.
"É meglio che io torni a casa" disse con la voce smorzata dal pianto.
Avevo bisogno di baciarla.
---------------------------------------------------
Nicole inizió a raccogliere le sue cose, mentre il professore rimase fermo lì immerso nei suoi pensieri.
Stava per andare via, quando lui la prese e la giró verso di sé.
Le prese il viso fra le mani e con tutta la passione che possedeva la bació.
In quel momento tutto intorno a loro scomparve. Non c'erano altro che le loro labbra che si rincorrevano l'un l'altra.
E forse non c'era altro che amore.
SPAZIO AUTRICE
TAADAAAAAAAN!
Nuovo capitolo, con il colpo di scenaaaaass.
Cosa succederà adesso? Come gestiranno questa cosa?
Alla prossima!
