Chapter 2

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La sveglia suonava ripetutamente. Era ora di alzarsi e affrontare un'altra giornata. Oggi Nicole avrebbe dovuto dare l'esame di inglese.

POV NICOLE

'Dannata sveglia' pensai mentre mi misi seduta sul letto. La spensi e restai qualche minuto a guardare il muro bianco davanti a me. Dopo svariati secondi realizzai che mi sarei dovuta sbrigare perché la materia non si sarebbe data da sola. Così sospirai e mi alzai. Mi diressi in bagno per darmi una sciacquata, strofinai gli occhi e poi tornai in stanza.
Optai per un paio di leggins neri, una maglietta bianca lunga e le mie fedeli vans nere. Non sono una ragazza costruita, mi piace vestirmi sportivamente e in modo semplice. Presi la trousse, misi un filo di trucco, presi l'occorrente e uscì di casa. Sarei arrivata in anticipo, ma lo facevo sempre.
Mi piace arrivare prima, mi piace respirare l'aria fresca del mattino.
L'università é quasi sempre vuota a quest'ora. Gli altri ragazzi sono ancora nei dormitori e se ti va bene incontri qualche professore.

Ma lui c'era.

Come sempre.

Sapevo che lo avrei visto.

Come sempre.

Chissà se anche lui aveva qualche altro motivo di arrivare presto o era solo perché era un professore e quindi dava l'esempio.
I professori come lui sono rari oggi.
Così immersa nei miei pensieri, non mi resi neanche conto che ero già lì.
Se avevo ansia per l'esame? Si, l'avevo eccome.
Ma poi ricordai una frase del professor Downey: "Non lasciate che l'ansia vi danneggi, anzi, prendetela in contropiede e usatela per fare le cose al meglio."
Sorrisi.
Entrai e percorsi l'intero corridoio che portava all'aula in cui avrei dovuto affrontare l'esame. La professoressa non era ancora arrivata. Sospirai.
Decisi di andare nel prato, sotto l'albero nel quale di solito ripetevo.
Ma senza neanche accorgermene mi scontrai contro qualcuno.
"Oddio, scusi" dissi chinandomi per raccogliere i libri che caddero a causa dello scontro.
"Nessun problema. Lascia che ti aiuti"
Quella voce.
Alzai il viso. Ed eccolo lì. Il mio cuore si fermó. Lui era a meno di dieci centimetri da me.
Non dissi una parola. Non che non volessi eh, ma le mie labbra non accenavano a volersi muovere.
"Ecco questi sono tuoi!" Esclamó sorridendomi.
I nostri sguardi si incrociarono.
Allungai le mani per prendere i libri.
"G-grazie" riuscì a dire solamente.
Mi rispose con un sorriso.
Rimasi a guardarlo, ero come incantata.

POV ROBERT

Mi alzai da terra dopo aver restituito i libri a quella ragazza. Lei non accennava ad alzarsi.
"Ei.. tutto bene?" Le dissi vedendola ancora a terra.
"Ehm si.. oddio devo scappare, mi scusi ancora!"
E in un attimo scomparve.
Scossi la testa ridendo. Questi ragazzi vanno sempre di fretta. In effetti anche io sarei dovuto già essere in classe.

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Nicole entró in classe con le gambe che le tremavano. Cercó di regolare il fiatone e si sedette davanti all'insegnante.
Rimase dentro per circa mezz'ora. La materia era data.

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