Chapter 7

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"I tried so hard
and get so far
but in the end
it doesn't even matter."

La musica pompava nelle orecchie di Nicole che già era in cammino verso l'università.

In anticipo, come sempre.

'Vado alla sua lezione o no?'

Domanda da un milione di dollari.
Aveva il dubbio se andare o no, perché non sapeva cosa lui avesse pensato, visto che si era trovato di punto in bianco in casa di lei.

"And I had to fall
to lose it all
but in the end
it doesn't even matter."

POV ROBERT

Arrivai all'università in anticipo. Gli occhi mi si chiudevano soli.
Spesi tutta la notte a mangiarmi il cervello. Ovviamente non in senso letterale. Continuavo a chiedermi cosa ci facessi sul divano di casa di quella ragazza.
Speravo di vederla a lezione. Volevo chiederle spiegazioni.
Non appena si fecero le 8:00 iniziai la lezione.

Non la vidi.

"Ragazzi oggi voglio farvi un discorso un po' diverso. Oggi voglio concentrarmi su di voi."
Una ragazza si alzó.
"In che senso, prof? Insomma, é sempre concentrato su di noi"
"Si.. ma stavolta non voglio parlare da solo o dirvi una frase su cui riflettere. Voglio che oggi, qui, voi mi aiutaste a capire cosa conta davvero per voi. Cos'é che vi fa andare avanti? -mi avvicinai ai banchi- una ragazza? Un sogno? Un obiettivo? Cos'é che amate? E cosa no? Cosa vi tenete dentro?"

La porta si aprì e qualcuno entró.

Eccola.

Non mi feci distrarre e continuai.

"Molti autori hanno scavato nel loro animo, hanno scritto di cosa gli provocasse tristezza e cosa li rendesse felici, cosa li aiutasse ad andare avanti e cosa, invece, li soffocasse. Perció proviamo a fare un riscontro? Proviamo a vedere se i problemi dei nostri cari autori e i vostri, sono gli stessi."

Iniziai a parlargli di vari autori, di cosa scrissero e cosa trattassero. Ragionammo, parlammo per ore ed infine gli lasciai "un compito per casa". Pensare a tutto ció che li facesse star male e quello che li facesse star bene.

"Buona giornata ragazzi"

POV NICOLE

Stavo per uscire dopo aver ascoltato la lezione di Downey, quando mi sentì prendere per il polso.
Mi girai e me lo ritrovai davanti.

"Nicole..."

Il mio nome pronunciato da lui mi provocó la pelle d'oca.

"Si?"
"Senti.. io ieri ero a casa tua, precisamente sul tuo divano, e non riesco a capacitarmi di come sia successo, perció spero che tu possa darmi una spiegazione"
Disse schietto. Sembrava ansioso di sapere.
Gli spiegai tutto. Da quando svenne a quando si addormentó.
Quando lo informai di come era andata, sembró quasi sollevato. Come se si fosse tolto un peso.
"Perció non é successo niente?"
Chiese.
Alzai un sopracciglio.
"Scusi ma.. cosa sarebbe dovuto succedere?"
Insomma non sono mica così calcolatrice!
"Oh nulla! Nulla! Solo non ricordavo, quindi.."
Annuì.
"Ha bisogno di altro?"

POV ROBERT

"Ha bisogno di altro?"

Continuavo a guardarla.
Aveva degli occhi meravigliosi, con quei tratti asiatici che la caratterizzavano.
Notai che dalla sua borsa, sporgevano un mucchio di fogli.

"Cos'hai lì?"
Le sorrisi.
Volevo continuare a parlare con lei.

Perché?

Abbassó lo sguardo come per guardare a cosa mi riferissi.

"Questi? -indicó i fogli- sono delle bozze" rispose.
"Bozze? Stai scrivendo qualcosa?"
"In realtà si.. un libro."
Sorrisi. Oggi non si trovano molti ragazzi interessati a leggere un libro, figuriamoci a scriverlo!
"Interessante! E su cosa si basa?" Le chiesi.
"Beh.. diciamo che non ho ancora ideato una trama precisa, peró la storia si concentra su una ragazza e sui suoi sogni."
"Quella ragazza sei tu?"
La domanda mi sorse spontanea.
"In realtà no. Non voglio scrivere una biografia con nome falso, voglio solo raccontare ció che magari una ragazza puó aspirare o di cosa é capace di fare una persona che ha dei solidi ideali nella vita. Tutto qui."

Sembrava distratta mentre mi parlava, quasi sognante.

"Potrei aiutarti" dissi spontaneamente.

Lei si fermó a guardarmi un attimo.

"Davvero?" Sorrise.

Che sorriso.

"Certo. Ci vediamo oggi pomeriggio, verso le 17:00, qui alla biblioteca dell'università. Okay?"

Quelle parole uscirono da sole dalla mia bocca. Non ci pensai neanche. Le dissi e basta.

"Sisi! Certo!" Disse entusiasta. "Mi fa piacere poter avere un suo parere"

Se ne andó.

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Sms a Susan: "Mangio fuori. Immagino ti faccia piacere. A dopo."

Invió il messaggio e ripose il cellulare nella tasca destra dei pantaloni. Si passó una mano fra i capelli e si chiuse la porta della classe alle spalle.

SPAZIO AUTRICE

WEEEE BELLA GENTEEE!
Ecco il nuovo capitoloo. Prometto che nel prossimo ci saranno delle sorprese :')
Spero vi piaccia e aspetto un vostro commento per sapere cosa ne pensate!:)
Buona lettura❤

Stay with me.Where stories live. Discover now