1. Rivalità

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NdA.  ATTENZIONE! La storia tratta tematiche forti, sono presenti scene di sesso esplicite e di violenza, linguaggio volgare, uso di sostanze stupefacenti. La trama è frutto della mia fantasia: luoghi, fatti e personaggi sono puramente casuali e non rispecchiano in alcun modo la realtà, in particolar modo la persona di Charles Leclerc. Grazie!

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Rivale
dal lat.[rivàlem] sulla riva.
Era il confinante all'altra riva del fiume. Oggi è quello che aspetti passare, sulla riva.

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Lo sguardo di Charles era fermo sul monitor dei tempi

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Lo sguardo di Charles era fermo sul monitor dei tempi. Lo osservava da dietro la visiera abbassata del suo casco, che non aveva voluto alzare una volta tornato ai box. Rimase fermo, a braccia conserte, a guardare il giro del suo compagno di scuderia. Un giro senza sbavature, senza imprecisioni, caratterizzato da una tecnica che aveva dell'incredibile.

James fece la miglior prestazione, con un distacco dal resto del gruppo, e da Charles che era secondo, di otto decimi. Ma non significava niente, o almeno questo era quello che Charles continuava a ripetersi. Era solo venerdì e stavano ancora capendo l'assetto giusto, la mescola migliore, il degrado nel passo gara. E poi si sa, bastano pochi minuti affinché le condizioni di una pista cambino, qualche grado in più può fare la differenza. Quelle spiegazioni avrebbero dovuto rassicurare in qualche modo Charles, e invece era nervoso da morire, come non gli era mai capitato prima. Amava la competizione, ne era ossessionato, ma con nessuno era mai stato come con James Miller.

Trovarselo come compagno di scuderia era stato devastante e i mesi che avevano preceduto l'inizio della stagione avevano messo a dura prova la pazienza di Charles. James era insopportabile! Non c'era niente di lui che non desse fastidio a Charles, dal suo modo di porsi al suo aspetto. Era presuntuoso, indisciplinato, aveva un'innata indole da attaccabrighe e non faceva il minimo sforzo per apparire migliore di quello che era. Era indiscutibilmente bello e sapeva di esserlo, in fin dei conti aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri, la corporatura massiccia di chi va in palestra e si allena sempre.

Non appena James e Charles si erano conosciuti, James aveva messo in chiaro come sarebbero andate le cose e Charles aveva capito subito che l'avrebbe odiato fino alla fine dei suoi giorni.

«Non sarò la seconda guida, non ti guarderò le spalle, non lavorerò di squadra affinché tu vinca ed io arrivi solo secondo. Ognuno penserà a se stesso e se ci capiterà di darci battaglia, sappi che non mi risparmierò, anche a costo di distruggerti la macchina e beccarmi qualche ramanzina».

Era stato Sebastian Vettel, vecchia stella della Formula Uno poi diventato team principal della scuderia italiana, a volere fortemente James con loro. Ormai la Ferrari non vinceva da tantissimo tempo e c'era bisogno di un cambiamento, un cambiamento che andasse oltre la macchina, oltre il team, oltre le strategie. James era perfetto! Dal suo debutto nelle categorie minori aveva dominato con qualsiasi macchina, contro qualsiasi avversario, in qualsiasi condizione. Sì, certo, l'allenamento e lo studio erano importanti, ma in James c'era del talento e aveva la stoffa per diventare un Campione.

Nothing But Racing || Charles LeclercTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon