C13

154 5 0
                                    

Blake's pov:

«Cla, la ragazzina non riesce a calmarsi, dalle qualcosa cazzo»

«posso provare con un calmante liquido»

«sei tu l'esperto qui, non io»

Le inietta un calmante, dopo 2 minuti piomba il silenzio.
La ragazzina è avvolta da un sonno profondo, è nel mio letto.
Strano, ma vero, io non ho mai portato nessuna ragazza lì, nemmeno per il sesso.
Cosa devo fare con lei?
Mi ritrovo qui a pensare, la osservo, è così bella quando dorme.
Aspetterò che si svegli, almeno le racconterò tutto.
Passano le ore, saranno forse le 3 di notte e lei inizia pian piano a muoversi, probabilmente è terminato l'effetto del calmante.

«hey ragazzina»

«mhhh»

«svegliati, ma non agitarti, sono qui solo per parlarti»

Apre gli occhi, sembra spaventata, d'un tratto si rannicchia sotto il lenzuolo, fino quasi a coprirsi il viso.

«cosa ci faccio qui? E i miei vestiti dove sono? Cosa mi hai fatto?»

«calma calma»

«calma un cazzo, sono quasi nuda»

«ti prego non dirmi che mi hai scopat-»

«no, ti ho solo dato un calmante e ti ho fatta riposare»

«ah»

«io giuro che non dirò a nessuno quello che ho sentito»

«ah si? E cosa avresti sentito piccola?»

«delle ur-rla»

«ah vabbè pensavo peggio»

Blue's pov:

Ho fatto la cosa giusta, gli ho detto la verità, non mi frega niente delle conseguenze, se gli avessi mentito sicuramente sarebbe andata male.
Ora però mi ritrovo qui mezza nuda, lui mi osserva penserioso.
Devo trovare il modo di scappare.
Stasera quando lui sarà a cena, uscirò dalla finestra del terrazzino che ha nella stanza, a quel punto correrò fin quando le mie gambe non decideranno di abbandonarmi.

«Vuoi mangiare qualcosa ragazzina»

«no, non ho fame»

«ok»
«riposa perché domani hai un incontro di box»

«va bene»

Si alza dalla poltrona, chiude la porta e si allontana.
Aspetterò le 22 cosìcche sarò sicura che lui sia d'altro lato della casa.
O la va o la spacca.
Eppure anche se il college era pesante e noioso, un po' mi manca, almeno ero libera di uscire, parlare con qualcuno e non avevo il timore di nascondermi qualora sentissi delle urla.
Voglio tornare alla mia vita, quando il combattimento era uno sfogo e non una scommessa.
Mi alzo dal letto e osservo la camera da letto, è enorme, curatissima in ogni minimo dettaglio.
H

a addirittura un bagno all'interno, modernissimo dai colori scuri, un po' com'è lui.

Stranamente non ha sigillato le finestre della stanza, meglio per me, almeno non devo fare chissà quale fatica per fuggire

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Stranamente non ha sigillato le finestre della stanza, meglio per me, almeno non devo fare chissà quale fatica per fuggire.

È passata qualche ora, sono le 22, indosso una sua maglietta e un pantaloncino, è il momento di scappare.
Fortunatamente il balcone non è poi così in alto, mi arrampico su un albero e pian piano scendo.
Inizio a camminare in silenzio ma una voce mi pietrifica.

«vai da qualche parte Blue?»

«Tom»
«Non posso crederci, cosa ci fai qui?»

«sono venuto a prendere ciò che mi appartiene, ovvero te piccola Blue, tu sei mia»

Opposite soulsWhere stories live. Discover now