8. ✨𝐀𝐏𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐆𝐀𝐋𝐀𝐍𝐓𝐄✨

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Eri lì, immobile. Ferma davanti all'armadio spalancato, stracolmo di vestiti appallottolati e tantissimi altri sparati alla rinfusa su tutto il pavimento della stanza, alla ricerca della soluzione al problema catastrofico che ti si era presentato davanti: trovare un abbigliamento adatto ad un appuntamento galante.

Il problema non era tanto l'appuntamento in sé o il trovare qualcosa adatto all'occasione.

Il problema era il fatto di esserti trasferita da poche settimane a Miami, nella villa del nuovo fidanzato di tua madre e del suo irritante figlio presuntuoso che non ti dava tregua da giorni.
Per questo, una volta arrivata, hai approfittato della scusa di voler conoscere e curiosare in città per allontanarti il più possibile da quella casa ogni qual volta ti fosse stato possibile.

E il problema non sarebbe stato neanche quello.
Ma il fatto di non aver avuto il tempo e le forze per sistemare la tua camera e di conseguenza tutte le valigie, che ti avevano costretta qualche giorno prima a buttare i vestiti spiegazzati nell'armadio senza neanche un minimo di senso logico, in quel momento ti stavano letteralmente complicando la vita.

Perlopiù eri in estremo ritardo, e per la fretta decidesti di indossare le prime cose che ti passarono tra le mani, ma che fossero per lo meno accettabili per fare bella figura e, contemporaneamente, che ti consentissero di mimetizzarti il meglio possibile tra tutte le persone snob che sarebbero state presenti nel ristorante di lusso che lui aveva prenotato.

Perciò optasti per un semplice vestito aderente lungo bianco, con uno scollo quadrato, un'unica spallina fine sul lato sinistro e uno spacco lungo la coscia destra, abbinato a dei tacchi alti alla schiava e la tua amata borsa Prada, anch'essi bianchi.

Scegliesti un trucco molto leggero, raccogliesti i capelli con cura in una coda alta e riponesti il minimo indispensabile nella borsa per poi scendere al piano di sotto, stando attenta a non romperti l'osso del collo nello scendere le scale di corsa per la fretta.

"Dove pensi di andare tu vestita così a quest'ora?"
Ammiccó il tuo "fratellastro" sbucando dal salotto e scrutandoti da capo a piedi divertito, appoggiato allo stipite della porta che affacciava sull'atrio della villa, là dove conducevano le maestose scale di marmo dalle quali eri appena scesa.

"Mah da nessuna parte, mi faccio una nuotata nello stagno nel bosco qui dietro casa e torno..."
Ironizzasti, senza prestargli attenzione, intenta a rovistare nella borsa, per poi sbuffare subito dopo esserti resa conto di aver lasciato i soldi al piano di sopra.

Alzasti un attimo lo sguardo, notando l'espressione scettica dipinta sul volto del ragazzo davanti a te, e, riservandogli una breve risposta, cercasti di levartelo dai piedi.

"Esco idiota, e sono pure in ritardo, quindi vedi di sparire e non farmi perdere altro tempo"
Ti girasti di spalle e tornasti al piano di sopra a passo spedito.

"Sei in ritardo e torni in camera tua? Che c'è hai per caso deciso di dare buca a quel povero disgraziato che ti sta aspettando?"
Continuó lui con tono a presa di culo fermandosi ai piedi delle scale.

Decidesti allora di ignorarlo, e una volta arrivata al piano di sopra, entrasti nella tua stanza per prendere l'occorrente.
Una volta riscesa, però, trovandolo sempre lì nella stessa posizione di prima, sbuffasti prima di mettere in chiaro la situazione una volta per tutte.

"Ciò che è la mia vita privata non ti riguarda, ma giusto per chiarire i tuoi dubbi, non c'ho ripensato, avevo semplicemente lasciato i soldi di sopra"
Lo superasti alzando gli occhi al cielo e ti dirigesti verso l'ingresso.

"Prenota un ristorante, sicuramente di lusso, e non si preoccupa di rassicurarti sul fatto che pagherà lui la cena? Che gentiluomo..."
Si avvicinó a te lentamente, portando alla luce un punto sul quale non ti eri neanche soffermata.

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⏰ Last updated: Apr 28 ⏰

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𝐈𝐌𝐌𝐀𝐆𝐈𝐍𝐀 | 𝐅𝐈𝐋𝐌 𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐈Where stories live. Discover now