•Amici 22• Una passione per due

105."Non farlo mai più."

Pov's Aurora:

Rita mi tiene stretta a se e cerca di tranquillizzarmi.
Invano.

"Ho paura di perderlo."
Affermo io.

"Oh tesoro mio! Se il vostro amore è forte, non finirà."

"Lo spero."

"Ascoltami, mancano ancora tre mesi è mezzo ancora.
Goditi questi mesi senza pensarci troppo.
Si felice e spensierata."
Io annuisco poco convinta e poi ci dirigiamo dai nostri amici.

Prima di sedermi Rita mi dà un piccolo bacio sulla fronte e poi da un pizzicotto sulla guancia.

Io sorrido lievemente e mi siedo al mio posto.
Mi copro verso il mio ragazzo e mi guarda confuso ma preoccupato.

Io afferro la sua mano da sotto il tavolo e mi godo la cena con i nostri amici.

Appena finiamo di cenare, i ragazzi pagano io conto e poi usciamo fuori.
E dopo esserci salutati, io e Samu restiamo soli.

"Allora amore mio, torniamo in hotel a piedi, o prendiamo un taxi?"
Chiede per poi darmi un bacio a stampo.

"Camminiamo!"
Esclamo sorridendo.

Lui mi afferra la mano e camminiamo.

Ripenso a quello che mi ha detto Rita, e come se lui mi leggesse la mente prende l'argomento.

"Ti ho vista sai."

Io mi giro e lo guardo.
"Non so a cosa ti riferisci."
Dico cercando di sviare l'argomento.

"Quando Nicolò ha nominato New York, sei diventata pallida."

"No, macché. Dovevo solo andare in bagno."
Affermo cercando di essere più convincente possibile.

Samu si ferma, e io anche.
Attendo che dica qualcosa.

Immagino che stia pensando a quanto sono egoista, immagino che ora inizia a farmi una scenata.
Ma quello che esce dalla sua bocca e tutt'altro.

"Amore mio! Se tu non vuoi che io vada devi soltanto chiedermelo.
Io resterò qui con te."

Io spalanco gli occhi e lo guardo commossa.

"Sai! È chiaro che vorrei stare con te sempre.
Ma, non sono un egoista.
E non ti chiederò mai una cosa del genere."

"Non voglio partire a settembre, sapendo che tu soffrirai.
Credimi, anche per me... Sarà dura non starti accanto.
Ma io so che tra di noi funzionerà.
La faremo funzionare."

"Samu, io ti amo.
Ma non prendiamoci in giro."

Lui mi guarda confuso.
"Cosa?"

"Ci sono migliaia di km a dividerci, il fuso orario, gli impegni di entrambi, e le vite sociali, e il lavoro...
Non funzionerà mai."

"Non dire così."

E ad un tratto presa dalla paura dico una cosa di cui mi pento subito dopo.
"Forse, dovremmo chiuderla qui adesso.
Per non soffrire ancora di più dopo."

"No. Amore mio.
Tu non stai dicendo sul serio."
Afferma incredulo.

Ma orgogliosa come sono, non me lo rimangio.
Resto in silenzio e abbasso lo sguardo.

"Aurora! Aurora, tu non dici sul serio."
Continua a dire.
"Aurora."

Io non riesco a parlare e lui fa qualche passo indietro, per poi voltarmi le spalle e andarsene.

Io mi giro dall' altra parte e mi dirigo correndo verso l'hotel.

Apro la porta della stanza, e dopo aver chiuso la porta mi volto incrociando il mio volto allo specchio.