XIII

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Stava per farlo.

-"No no no" dissi scansandomi
"Perché?" Disse sbuffando
-"Non otterrai un mio bacio così facilmente caro." Dissi
"Capisco, me lo dovrò meritare" disse ironicamente
-"Che scemo che sei" dissi appoggiandomi alle ringhiere del balcone.
Mi fece un sorrisino e se ne andò.

Sinceramente lo volevo ma non lo volevo, non ero pronta ad avere una relazione con Bill Kaulitz, immagino tutta la gente e i paparazzi, però sotto sotto lo volevo. Era un bravo ragazzo, gentile e simpatico, perciò era perfetto. Quando mi dava i baci alla guancia, quando mi guardava con quei due occhi profondi, quando mi sorrideva, quando faceva quelle sue stupide battutine, lo amavo. Da quando io e Isa eravamo andate al concerto la nostra vita è cambiata, prima eravamo delle normali ragazzine di strada, che vivevano da sole senza genitori da molto tempo. Io e lei decidemmo di trasferirci quando io avevo 16 anni e lei 18, siamo state in quella casa in affitto per ben 2 anni e adesso in un mesetto circa è cambiato tutto. Ora viviamo con i Tokio Hotel, la me di mesi fa non ci potrebbe mai credere, adesso vivevamo nel lusso. Ovviamente la nostra casa non è stata abbandonata, perciò decisi di dargli un'occhiata e stare lì per un po'.

Bussai in camera di Tom, sperando non stiano facendo le loro cose.
"Avanti" disse Isa
Entrai e c'era solo lei per fortuna.
"Dimmi" disse facendomi spazio sul letto.
-"Non dovremmo andare a controllare casa? Magari stiamo lì per una settimana" le dissi
"Cazzo me ne ero proprio dimenticata! Certo, prendo delle cose e andiamo" disse
-"Certo, ti aspetto di sotto."
Andai a prendere le ultime cose in camera di Bill, tutti i suoi regali e cose varie e andai sotto.
Loro stavano parlando e ridacchiando poi Bill mi vide con lo zaino in mano e la sua risata si fermò.
"Dove vai Dev?" Disse venendo verso di me.
-"Vado una settimana a casa, poi ritorno."
"Va bene." Disse facendo un sorriso forzato.
Lo so che era triste, ma dovevo, non potevo di certo abbandonare la mia casa.
"Mi mancherai" disse abbracciandomi.
-"Non vado mica in guerra." Dissi ridacchiando.
Mi baciò dietro l'orecchio, con un bacio delicato, mi venne un brivido lungo la schiena.
Dopo poco Isa scese le scale, Tom si alzò per baciare Isa, erano bellissimi.
Salutammo anche Georg e Gustav e uscimmo da quella casa.

Prendemmo un taxi per arrivare prima, casa nostra era a mezz'ora circa da lì. Sarà strano riabituarmi alle mie vecchie abitudini, ma poi ritorneremo lì da loro, e da Bill.
"Mi manca già Tom" disse Isa piagnucolando
-"Steremo a casa per una settimana! Poi non ce ne siamo andate neanche 5 minuti fa" dissi ridacchiando.
"A te non manca Bill?" Disse
Bill, se mi mancava? Più dell'aria, mi mancava più di qualsiasi cosa al mondo.
-"No, perché dovrebbe?" Dissi, ovviamente stavo mentendo
Lei stava ridendo sotto i baffi.
Dopo un po' arrivammo, vivevamo in una parte abbastanza sconosciuta della città, presi le chiavi e aprì la porta, è stato molto strano, ma ero emozionata. La nostra casa non era molto grande, era ad un piano e aveva un piccolo soggiorno, la cucina era rossa, con un bancone, poi c'era un lungo corridoio dove c'erano le nostre camere e un bagno.
"Ho avuto un po' di nostalgia." Disse Isa.
-"Anche a me" dissi correndo in camera mia.
Era tutto uguale, il mio letto con le coperte imbottite, con sopra tantissimi pupazzi, le lucine e le foglie finte, i led, la scrivania piena di fogli, candele, cd e cose varie, e poi, sul muro vicino al letto, foto e poster con i tokio hotel. Vedendole mi facevano venire la malinconia, mi facevano ricordare sopratutto Bill.

Mi mancava già.

perché hai scelto me?~bill kaulitzOù les histoires vivent. Découvrez maintenant