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A Roma fa caldo, molto più rispetto a Milano, quindi ridipingere tutte le pareti di Villa Balestra pare un'impresa senza fine.

Soprattutto se per casa scorrazzano due tornadi, urtando i secchielli con la vernice e creando confusione negli unici angoli ordinati - e maniacalmente puliti dal minore della coppia.

Simone ha sempre odiato ogni tipologia di rumore, brusio, chiacchiericcio superfluo, eppure adesso non vorrebbe mai che i gemelli smettessero di parlare, ridere e mettere a soqquadro la casa; se non è amore questo ...

Manuel ha imparato a rimettersi in gioco, che a più di trent'anni la vita non termina, ma ricomincia se al tuo fianco hai le persone giuste: e lui ha tre tasselli fondamentali a completare il suo puzzle, facendogli ridere il cuore e migliorando anche la giornata più grigia.

È la prima settimana che vivono sotto lo stesso tetto e il da farsi è tanto. Anita e Dante hanno proposto a Manuel di fare un equo cambio riguardo le case: loro si sarebbero presi il piccolo appartamento - tanto sono solo in due e, andando in là con l'età, non hanno bisogno di tutte quelle stanze - lasciando alla novella coppia la Villa; un po' da riadattare per una coppia munita di figli, ma assai confortante e spaziosa.

Fatto sta che, nonostante le molteplici stanze libere, Jacopo non ne aveva voluto proprio sapere di Niccolò in un'altra camera. Quindi quella era la prima abitazione dalla quale avevano deciso di partire.

«Mani in alto o vi sparo» tra le mani Jacopo ha una pistola ad acqua e, l'aggiunta di Niccolò al suo fianco - anche lui munito di quel gioco - fa sbarrare gli occhi di Simone; alza le mani e fa finta di arrendersi.

Tuttavia è Manuel che, alle loro spalle, attacca per primo: prende un piccolo pennello e, inzuppato nella pittura verde, macchia i figli sul retro delle rispettive maglie. La prima cosa che balena nella testa del corvino è quale sapone dovrà usare per pulire quelle brutte macchie, ma basta vedere la reazione dei bambini per scoppiare a ridere.

«Ah, quindi vuoi la guerra papà?» Jacopo si gira e lo colpisce con vari schizzi d'acqua «Guerra avrai. Vai Nicco, aiutami!»

Così la pittura bianca e gialla rimane aperta, ma inutilizzata. Il muro della camera non viene finito e il pavimento imbastito di plastica per non sporcare rimarrà là per qualche giorno di più. Tutto rimane statico eccetto l'Amore che circola, si rigenera e s'insedia all'interno delle mura di casa.

Proprio com'era accaduto tra Manuel e Simone quando si erano conosciuti, dopo otto anni che non si vedevano e ora che, quotidianamente, si vivevano, appurando di essere l'uno la gioia dell'altro.

Quello era tutto ciò che avevano sempre desiderato e vederne la realizzazione non aveva prezzo, o parole giuste per descriverlo.

Un sogno, un'immensa collezione di momenti che, come Manuel faceva con i rullini scattati durante l'adolescenza, sarebbero rimasti impressi da qualche parte - forse nel cuore di qualche persona - creando la loro storia, segnandola nelle stelle.

Sotto la loro firma, per sempre.







Ciao amichettə buongiorno ☀️ non avrei mai pensato di trovarmi a scrivere qualcosa "in più" legato ad una piccola storia che ho ideato ormai da un anno e pubblicata qualche mese fa, ma eccoci qua 🤍 quindi grazie perché senza le vostre richieste questa piccola famigliola sarebbe rimasta al capolinea, invece ora è a Villa Balestra e sta facendo una battaglia con le pistole ad acqua !! Sarà una raccolta di os che, in ordine cronologico, priverà a raccontare la loro quotidianità e quant'altro (cinzia mi ha detto di non mettere angst, ma ahimè è mio pane quotidiano quindi ogni tanto ci sarà mi disp!!). Mille baciotti a ariespuntosia  che è veramente bravissima e ha realizzato una copertina a dir poco meravigliosa - ps seguitela merita un sacco !! Basta ho finito, spero questa mini introduzione vi sia piaciuta, a presto 🫶🏼🪴✨

Un Rullino di RicordiWhere stories live. Discover now