Sweet Sunrise - Capitolo 2

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Ribe,Danimarca

Edith

Le luci che emana il sole sono così forti che hanno la possibilità di accecarmi gli occhi.Faccio in tempo ad indossare il mio lungo abito non troppo appariscente rischiando di farmi notare troppo per poi essere scoperta.Scendo le ripide scale che portano al piccolo soggiorno del rifugio,dove ci sono delle grandi finestre in stile medioevale e una piccola tavola imbandita da diverse bevande e torte succulente calorosamente preparate dalla mia dolce nonna.Eleonor Lunar.La nostra amata Bedstemor.Come si vuol dire a Ribe.Da piccola mi raccontava sempre cosa avesse svolto nel corso della sua vita.Stare sempre al di fuori di tutto e tutti.Non sentirsi umani.Essere considerati diversi dall'intero pianeta terra.Scosto la piccola seggiola di un giallo sbiadito per prendere posto.Accolgo nelle mie mani una minuscola parte di una crostata di mandorle tostate.«La situazione in questo periodo sta degenerando.Ogni persona aspetta che succeda qualcosa.»dice mia madre.«Sento dire in giro che gran parte delle casate di stregoneria sono in pericolo!Soprattutto i Death Witch,considerati i mortali,sempre in vena di uccidere e assetati di sangue umano.»proferisce mia nonna catturata dal terrore.«Li ho sempre odiati.Egoisti e in cerca di vendetta» continua.Le mie labbra carnose toccano il bollente bordo del boccale di legno contenente un forte tè di succo di limone e diverse erbe forestali.«Mi dispiace tanto che Thorn non possa essere qui e vedere come sei cresciuta.Hai solo 17 anni ma sembri già una donna sia esteticamente che mentalmente»pronuncia mia madre.Le lacrime le passano per le pupille.Sta parlando di mio padre.Thorn Lunar.È morto quando io avevo da poco compiuto 12 anni.Mi manca veramente tanto.Ero molto affezionata a lui.Nonostante le sue doti magiche mi ha insegnato sin dalla prima età le tecniche per il tiro con l'arco per sconfiggere i cattivi.Come li chiamava lui,i Dum.Mi spiegava veramente tante cose.Trucchi di stregoneria,pozioni e perché siamo "differenti".Ancora dopo ben 5 anni questa ipotesi mi ritorna nella mente.Mi scalfisce il cervello.Io sono come tutti gli altri.Non sono tentata di fare del male.Perché devo essere paragonata ad altri esseri?Perché sono destinata ad essere trattata come uno straccio,perseguitata e obbligata a nascondermi dalla società?«Edith,perfavore non fare guai.Non coinvolgerti in nessun modo in un determinato scontro o altro.Ci siamo intese?»chiede mia madre.«Certo mamma»rispondo alla sua domanda.Afferro il mio lungo mantello nero con cappuccio e mi dirigo verso la porta.Giro la maniglia,riapro il portale e mi dirigo in paese con la paura che mi accompagna.Ci sono diverse boder,che nella lingua danese sarebbero dei punti di vendita.I cittadini non mi osservano,anzi cercano di evitarmi,quando marco il loro territorio.Una lacrima mi attraversa la guancia.Non c'è tempo di piangere.Attraverso la stradina in modo da arrivare nella casa della mia amica.Margareth Ross.Per un certo senso siamo collegate.Anche lei è una strega.La sua famiglia, i Cosmic Witch.Controllano le costellazioni,formulano astronomia con le loro idee più folli.Riescono ad ipnotizzarti.Mentre mi dirigo verso la porta in legno di castagno sento delle voci che  prendono possesso della mia mente.La testa inizia a girarmi tanto da farmi inginocchiare a terra.Sento che le mie vene possano esporsi da un momento all'altro.Che potrei impazzire fino a compiere gesti estremi...

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