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La mattina seguente ad attendermi è un ballo, organizzato da Lady Violet. Quasi comincio a divertirmi in queste occasioni. Indosso un vestito rosso, ricamato. Faccio la solita acconciatura e metto i miei orecchini quadrati dorati.
<Sei un incanto> pronuncia mia madre sulla soglia della porta, le sorrido per ringraziarla.
<possiamo parlare?> si siede accanto a me sul letto. <certo> ripongo la mia attenzione su di lei.
<Lo so che in questo periodo sono molto assente nella tua vita. Lady Danbury nota cose di te che ormai io non faccio, e non puoi immaginare quanto io stia male per questo.> si emoziona <io voglio solo il meglio per te. Ma non forzerò nulla, non voglio renderti infelice, non ti sposerai se non vorrai> l'abbraccio ed entrambe cacciamo qualche lacrima.
<mi sposerò, e sarò felice> la rassicuro.
Mia madre lascia la stanza e mi butto sul letto sospirando. Tornerei bambina solo per esprimere un desiderio alla vista di una stella cadente. Sarebbe senza esitazioni quelli di trovare un amore, proprio come da piccola.

<sono contenta di avervi qui> ci saluta con entusiasmo Lady Violet, ovviamente ricambiata allo stesso modo.  C'è già tantissima gente, tra cui Penelope. Mi avvicino a lei per avere un po' di compagnia, ma mi sembra molto strana e frettolosa.
<Hai paura di fare tardi?> le chiedo arricciando le sopracciglia curiosa. <dove? cosa?> si fa prendere dal panico. Nasconde qualcosa, questo è poco ma sicuro. La carrozza, il mantello, l'orario,la fretta...non possono essere tutte coincidenze.
<Magari una carrozza ti aspetta> provo a cacciare qualcosa dalla sua bocca. Lei sgrana gli occhi e sembra essere esterrefatta. <non so di cosa parli> corre via, dandomi una spallata.
E come se mi leggesse nel pensiero, Eloise Bridgerton mi raggiunge insieme ai suoi fratelli.
Le racconto di Pen e lei sembra collegare le informazioni come pezzi di un puzzle. Mi da un appuntamento per la mattina seguente a casa sua, per illustrarmi le sue piste sullo strano comportamento dell'amica.
Colin, Ben ed Anthony discutono, incontro di pugilato, credo sia l'argomento. Beh a dire la verità, Anthony è abbastanza silenzioso, il che non è normale. Lui è il primo a discutere, a scommettere, a voler avere ragione. Invece non fa altro che fissarmi. Evito il suo sguardo, ma riesco a sentire i suoi occhi puntati sul mio viso. Quello che è successo, o meglio dire stava per succedere, non è facile da dimenticare.
Posso evitare il suo sguardo stasera, ma non posso evitare di pensare alle sue labbra quasi sulle mie.

<Finalmente ti ho trovata> mi sorprende Luke alle mie spalle. Mi sento parecchio in colpa. Lui è così carino con me. Vorrei riuscire a ricambiare allo stesso modo. <Luke, riguardo ieri sera, mi dispiace davvero tanto di come sia andata la serata. L'avevo immaginata diversamente> lui rimane sempre sorridente. <Non preoccuparti. Non è colpa tua> mi accarezza la guancia lasciandomi sfuggire una risata.
<Potresti farti perdonare però se mi concedi un ballo> si incammina ed io mi affretto a raggiungerlo. Poggio la mia mano delicatamente sul suo braccio e raggiungiamo la pista.
Mi riempie di complimenti e gentilezze. Ma allora perché non si decide a fare la proposta? Mi prende in giro? Mentre mi fa girare su me stessa, noto una figura infondo alla stanza. Perché deve tormentarmi? Prego nella mia mente, "non guardarmi".  Porta la ragazza dai capelli neri a ballare, così distolgo lo sguardo.
<Cos'è che riesce ogni volta a togliere la tua attenzione da me?> mi chiede il mio compagno di danze. <nulla> rispondo poco convincente. Lui insiste, ed io più di lui. Non mi sembra il caso di spiegargli cosa passa nella mia mente.
La musica finisce, il ballo termina.
<Vado a prendere qualcosa da bere e ti raggiungo> dice lui. Io annuisco.

https://youtu.be/PUt5yahOnL4
(daylight- David Kushner- Violin)

<ti chiedo solo un ballo, poi ti lascio in pace> mi dice quasi sussurrando. Quasi il mio corpo va a fuoco.
<un solo ballo, poi entrambi ci eviteremo, come è giusto fare> rispondo. Cominciamo a ballare, e nessuno dei due dice nulla. Ci limitiamo a mangiarci con gli occhi, a desiderarci disperatamente ma dovendo sopprimere questo bisogno di averci. Anthony non è quello giusto, non possiamo stare insieme. Lo penso davvero o cerco di convincermi?
<Volevo solo dirti che quello che è successo...non doveva succedere. Ti chiedo scusa> inizia lui. <è strano sentirti chiede scusa> <dovevo. Sono un uomo d'onore, Annalisa, è quello che- quello era sbagliato> non ha nemmeno il coraggio di dire bacio. Un bacio che non c'è stato.
<Ma avresti voluto succedesse?> perché non sto zitta!? Dio...l'ho davvero chiesto.
Lui non mi risponde, continuiamo a ballare, a guardarci. I suoi occhi marroni puntanti su di me, che mi rendono così vulnerabile. A volte la vita è così ingiusta. Vorrei avere questa sensazione con Luke. Sarebbe giusto. Più semplice.
<tu l'avresti voluto?> mi pone la stessa domanda. Ammetto che un po' me l'aspettavo. Ma se lui fa le mie stesse domande, io darò le sue stesse risposte.
Silenzio. Anche la musica si rifiuta di proseguire.
Rimaniamo fermi l'uno di fronte all'altro per qualche secondo. Finché il Mondo attorno torna.
<ci eviteremo> distoglie lo sguardo, dopo secondi interminabili. <ci lasceremo in pace> lo assecondo.
Lui si volta solo dopo che lo faccio io. Le gambe sembrano attaccate al pavimento. Ogni passo è sempre più pesante.
Noto Luke, che ha fatto lo stesso, e mi avvicino.
<É lui non è vero?> dice mentre mi guarda con lo sguardo triste. <cosa?> non capisco, o non voglio capire. <Vi ho visti ballare. Tu non mi guardi come guardi lui...> è un sogno? Perché voglio svegliarmi.
<Luke ma cosa stai dicendo!> <non prendermi in giro!> è la prima volta che lo vedo serio ed arrabbiato. <Non ti mentirò più. Non posso dire che tra me ed Anthony non c'è nulla, ma posso dirti che quello che c'è, cerco di eliminarlo. Luke io non voglio buttare all'aria quello che sto creando con te> lui non risponde <ti prego> insisto.
<sei fortunata che mi piaci tanto> mi toglie una ciocca dalla faccia e la mette dietro l'orecchio.
<ma se continuerai a provare qualcosa per lui, io non ci sarò più> annuisco guardando in basso.

Esco fuori casa per prendere un po' d'aria fresca, trovo Lady Violet seduta su una panchina. Mi avvicino e le chiedo se posso accomodarmi accanto.
<certo tesoro> risponde gentile. <va tutto bene?> le chiedo notando le gocce di sudore che invadono il suo viso. Lei annuisce e mi tranquillizza.
<A te va tutto bene?> mi accarezza la pelle <potrebbe andare-> <Guarda! Una stella cadente...> mi interrompe, puntando con il dito una stella cadente. Questa non è una coincidenza, non può esserlo. "solo un desiderio. Devi solo pensare ad un desiderio" mi ripeto nella mente.
Solo uno...
<mamma, ti cercano dentro> urla Anthony sull'uscio di casa. Ci scambiamo uno sguardo fuggente, finché lui entra dentro ed io distolgo lo sguardo.
"Solo un desiderio..."

Spazio autrice
scusate l'assenza, ma con le vacanze ho davvero poco tempo per scrivere. Quando posso cerco di farlo. Spero vi stia piacendo la storia💛

il visconte e ioWhere stories live. Discover now