3 - Commissioni umane

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Luz POV:

Non fu la sveglia a farmi alzare dal letto quella mattina, bensì della zampe pelose che cominciarono a tastarmi la faccia.

Mi stiracchiai lentamente allungando le braccia sopra la testa, sentendo dei versi confusi vicino a me. Capii presto che in realtà non erano versi, ma ero solo io ad avere le orecchie tappate.

"Luz! Forza forza forza" sentii dire a quello che immaginavo un King affamato in cerca di colazione. Aprii un occhio per guardare cosa stesse succedendo intorno a me, ma il buio non mi permetteva di vedere nulla. Sbuffai e controvoglia disegnai un piccolo cerchio incantatorio per creare un incantesimo di luce. La sfera luminosa apparve e mi permise di vedere chiaramente il titano scodinzolante accanto alla mia faccia.

Un forte mal di testa mi colpì subito dopo, istintivamente mi portai le mani alle tempie per massaggiarle. Ed ecco il motivo per cui non usavo quasi mai la mia magia. Con i glifi non avevo mai avuto nessuno problema, forse perché non derivavano da un mio potere ma da incantesimi esterni.

"Allora? Che stai aspettando?" mi chiese King perplesso, colpendomi la guancia con una zampa. Faticai ad alzarmi per via del mal di testa, sperando dentro di me che passasse presto.

Camminai a piccoli passi fino alla porta della mia camera, con King a farmi strada davanti. Scesi le scale tenendomi saldamente al corrimano per paura di cadere e raggiunsi poco dopo la cucina.

"Eda è ancora a letto?" chiesi al titano, vedendolo annuire subito dopo, prima di salire sul tavolo e guardarmi con aria desiderosa. Di cibo, immaginavo.

Era strano che Eda si svegliasse più tardi rispetto a me, non succedeva quasi mai. L'unica spiegazione è che fosse veramente presto. Allungai il collo per dare un'occhiata all'orologio appeso nel soggiorno e notai che i miei presentimenti erano giusti, erano solo le sette di mattina.

Mi stropicciai gli occhi, cercando di tenerli aperti per camminare e non andare addosso a qualche mobile della cucina. Mi avvicinai a King e gli diedi una veloce carezza sul cranio, poi mi lavai le mani per iniziare a preparare qualcosa da mangiare.

"Cosa preferisci?" chiesi a King, voltandomi per guardarlo e appoggiandomi al bancone della cucina con la schiena, incrociando le braccia al petto. Lui mi guardò, battendosi il mento con un dito, prima di allargare gli occhi. "Aggiusta il marchingegno di ieri e prepara i panini croccanti" mi disse prontamente il titano.

Annuii, l'idea non era male, soprattutto perché non c'era nulla da aggiustare nel tostapane, bastava solo non metterci nulla di liquido dentro.

Aprii la dispensa e tirai fuori la busta di pane che avevo portato dal regno umano, perfetto per i toast. Ne tagliai tre fette, e rimisi al suo posto ciò che ne rimaneva.

"Lo prepari anche per Eda o hai preso una fetta in più per me?" domandò King, continuando a fissarmi da sopra il tavolo. "È per Eda, così quando si sveglia trova la colazione pronta, visto che io sarò già partita." Il titano sbuffò ed emise un lamento, probabilmente preferiva avere una doppia porzione per sè.

Attaccai la presa del tostapane, lasciando che si scaldasse. Nel frattempo, mi sedetti a tavola con King. "Preferisci lo sciroppo d'acero o la marmellata sopra?" Sapevo che avrebbe preferito la marmellata delle Isole, che Eda aveva già in cucina, anche se a me non faceva impazzire. Quella del regno umano era decisamente meglio.

"La nostra marmellata" mi rispose lui, sottolineando il 'nostra', confermando la mia teoria.

Nell'attesa che il tostapane si scaldasse, mi persi a guardare la cucina, notando come avessi lasciato sul bancone il mio cappello rosso ancora da ieri sera. Sarebbe stato meglio non dimenticarlo, altrimenti King avrebbe potuto farci chissà cosa.

Music Under The Spotlight 2 - LumityWhere stories live. Discover now