Capitolo 53

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Adam

Riapro gli occhi, stordito. La luce del mattino, filtra dalla finestra costringendomi a strabuzzarli.
Mi sento fuori dal mondo.
Come dopo una dormita di tantissime ore.
Cerco di mettermi seduto, sul divano, ma la mano di Isabelle si posa sulla mia.
A sua volta, posata sul mio fianco fasciato.
<<Fai piano>>-dice. <<Potrebbero saltarti i punti>>
La osservo per qualche secondo, confuso. Poi mi rimetto in piedi, lentamente, sorretto da una sua mano sul mio braccio.
<<Non me ne frega un cazzo dei punti>>-zoppico per il soggiorno, tenendomi il fianco, guardandomi attorno. Che caos. È tutto rotto, ci sono cadaveri ovunque. Soprattutto quelli dei miei amici. La rabbia si impossessa di me. <<Devo trovare quel bast4rdo>>

Un giramento di testa improvviso, mi costringe a cadere su un ginocchio. Isabelle mi afferra giusto in tempo, prima che possa sbattere la testa.
Maledizione. Odio sentirmi così debole.
Non è giusto, essere per metà umano.
La terra, fa schifo.
<<Non te la prendere, ma in queste condizioni è più probabile che lui trovi te>>-mi aiuta a sedermi sul divano.
E non ha tutti i torti. Sono ridotto alle pezze. Mi sento una banana senza buccia.
La guardo male, per niente contento di quello che ha appena detto. Cosa crede? Che risolveremo la cosa con pace e amore?
<<Quindi dovrei starmene con le mani in mano, mentre lui ha distrutto casa mia e ucciso metà dei miei amici?>>-alzo la voce, innervosito.
Scuote la testa, sedendosi affianco a me. La poggia sul mio braccio, accarezzandolo.
<<No, ma al momento hai bisogno di riposarti>>

Mi alzo di scatto, infastidito dalla sua presenza. Ma non perché non la voglia qui.
Tutto il contrario.
Perchè la voglio, con tutto me stesso. Ma cosa mi ha portato amarla, questa notte? È stata quasi uccisa, tutto per colpa mia.
Non sono più forte come un tempo, non posso più tornare quello di prima.
Quindi...devo fingere, per vederla sorridere ancora.
<<È tutta colpa tua!>>-mi volto verso di lei, puntandole un dito contro. Mi odierò per lo sguardo confuso e ferito che mi sta dando.
Si indica.
<<Mia?>>
Annuisco. Ma cosa sto facendo?
<<Perché loro cercano te!...>>-mi fermo, tirandomi teso i capelli all'indietro. Penso immediatamente a un modo per non ferirla, per non vederla piangere a causa mia. Eppure, sono costretto a dirle cose che non penso davvero. <<Perché io...>>-con gli occhi lucidi, aspetta l'amara verità.

<<Sono ossessionato da te>>

Isabelle

Resto per qualche secondo senza parole, trattenendo le lacrime. Adam sta dando la colpa a me, per qualcosa che non ho fatto.
Non capisco perché, dopo stanotte, sia tornato così acido e cattivo.
<<Non capisco...>>-gli rivelo, spaventata di sapere il continuo di quello che pensa. Chiude gli occhi, serrando la mascella e facendo un respiro profondo.
<<Io non ti amo, Isabelle>>
Sono le parole che fanno traboccare il vaso. Che mi spingono a forza, in una cella piena di leoni. Che aspettano solo di divorarmi.
E spero lo facciano presto, perché sono stanca di sentirmi così.
Delusa. Ferita. Che vorrei urlare, quello che sto passando.
È come se i miei occhi si fossero spaccati in piccoli vetri, diventando vuoti. Senza più un'anima.

Delle lacrime silenziose scorrono lungo il mio viso ferito.
<<Quindi stanotte non è significata nulla per te?>>-gli domando, col cuore che sanguina. Dopo che ho combattuto per lui, che gli ho salvato la vita...
Scuote la testa, come pensavo. Come temevo.
<<Sei stata solo una distrazione>>-come non farmi ancora più male, eh? Mi mordo il labbro, trattenendo la voglia di prenderlo a schiaffi.
È ferito e non se lo meritebbere comunque, dato che l'amore non si sceglie.
Anche se mi ha solo usata.

Scoppio a piangere, portandomi le mani sugli occhi. Cerco di calmarmi, ma tutto ciò è troppo per me.
Essere trattata così da chi amo di più al mondo, mi devasta. È proprio una fitta al cuore.
La più grande delle delusioni.

The Morningstar Witch- Vinnie HackerΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα