Angelina Mango?

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Pov's Angelina

La mattina dopo mi sveglio con l'orecchio dolorante. 

Devo perdere questo dannato vizio di addormentarmi con le cuffie nelle orecchie.

Ho ancora i fogli degli spartiti disparsi sul letto e sento le gambe molli per il formicolio.

Allungo una mano verso il comodino per afferrare il mio telefono.

Sorrido accendendolo trovando i messaggi di mamma. 

"Buongiorno amore mio e in bocca al lupo per oggi! Ricordati sempre quello che diceva papà. Attendo tue notizie."

La musica è un firmamento che ti accoglie dalla nascita ti benedice e ti sorride.

Solo tu papà eri capace di costruire queste frasi così tanto ricche di significato. 

Così ricche d'amore.

Rispondo con un cuore e la rassicuro che sto bene e che sono arrivata sana e salva.

Mi alzo in piedi sgranchendomi la schiena e poi le braccia. 

Comincio a prepararmi velocemente per andare a colazione ed entro nel piccolo bagno dalle piastrelle turchesi.

Alzo lo sguardo verso lo specchio.

Panico.

Sembra che ho due borse Prada a posto degli occhi.

In men che non si dica prendo la trousse dei trucchi e inizio a mettermi l'impossibile sul volto.

Mentre mi trucco ripenso a tutte le ragazze che ho visto ieri nella hall.

Non ce n'era una sola che non sembrasse essere uscita da una rivista di moda.

Perché io no?

Una lacrima sfugge senza il mio controllo ma la blocco in tempo asciugandola con il dito.

No, che poi si rovina il make-up.

Esco dal bagno e mi avvio verso il piano di sotto.

C'è già abbastanza gente in giro nonostante l'orario tardivo. 

Mi avvicino al buffet e afferro un cornetto al cioccolato.

Quanto amo i dolci.

Addento il primo morso. Squisito.

Poi all'improvviso sento qualcuno gridare il mio nome dall'altro capo della stanza.

Mi volto di scatto e vedo Ramon, il ballerino conosciuto il giorno prima, agitare una mano facendo cenno di raggiungerlo.

Carino.

- Angelina!

Sento due braccia avvolgermi il bacino. Dopo qualche secondo realizzo che mi sta abbracciando e non perdo tempo a ricambiare.

- Buongiorno Ramon, tutto bene?

Domando ancora immobile.

- Si si, dai vieni a sederti con noi.

Noi chi?

Si avvicina e mi fa posto ad un tavolo con già altre 6 persone sedute.

No, no, no.

- Loro sono altri  che faranno i casting.

Mi spiega il ragazzo mentre mi indica con le braccia ognuno dicendomi il nome.

Sorridi.

Faccio un saluto generale agitando la mano un po' timidamente.

Sono tutti così belli.

𝐆𝐮𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐝'𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞Where stories live. Discover now