Capitolo 8

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Fisso il ragazzo per altri secondi per accertarmi che sia effettivamente lui e non soltanto la mia immaginazione, cosa che indicherebbe che ho davvero bevuto troppo. Mi avvicino, prima di perderlo di vista di nuovo e dovermi mettere a cercarlo un'altra volta in questo locale enorme che si è gremito ancora di più di gente da quando siamo arrivate. Lo afferro per un braccio e lui si gira, puntando i suoi meravigliosi occhi azzurri su di me. "Elijah!" urlo per farmi sentire con questo casino infernale "Ehi" saluta lui "Che ci fai qui?" chiede "Come?" urlo di rimando "Ti ho chiesto..." comincia per poi interrompersi e guardarsi attorno facendomi cenno di seguirlo. Usciamo attraverso la porta che conduce all'area fumatori e ce la chiudiamo alle spalle. "Che ci fai qui?" domanda nuovamente tastandosi le tasche per poi estrarre un pacchetto di sigarette. "Le mie amiche mi ci hanno trascinata. Mi hanno brutalmente tirato pacco due giorni fa e stasera si sono presentate alla porta di camera mia obbligandomi a venire qui" farfuglio con la bocca impastata mentre Elijah mi porge il pacchetto offrendomi una sigaretta. E siamo a tre. "E tu come mai hai accettato?" chiede dandomi l'accendino "Beh, mi sono detta che non sarebbe stata come l'ultima volta. Mi sono detta che sarebbe stato diverso, che mi sarei potuta divertire lo stesso anche se il mio cu...concetto di divertimento è molto diverso". Un singhiozzo lascia la mia bocca involontariamente, Elijah mi chiede si sia tutto a posto, io annuisco e sbadiglio sentendomi improvvisamente stanca; sarà sicuramente mezzanotte passata. "Dio, eri così piccola all'epoca. Ci credo che non te la sei sentita di andare a nessuna festa dopo quela" esclama e riesco a sentire una punta di disperazione nella sua voce. è il primo commento a cui si lascia andare dalla sera in cui gli ho raccontato la storia. "Si, ma non mi interessa e ora sono qui e mi sto divertendo con le mie amiche e il mio nuovo amico barista e..." non faccio in tempo a finire la frase che scoppio a ridere come se quello che ho appena detto fosse la cosa più divertente al mondo. "Emma, quanto hai bevuto?" domanda Elijah preoccupato "Oh, non tanto solo un drink o due...o forse quattro" biascico sentendo le lacrime agli occhi per quanto sto ridendo. "Forse sarebbe meglio se tornassi a casa" esclama prendendomi giusto in tempo per evitare che io cada dopo essere inciampata sui miei stessi piedi. E pensare che le ragazze volevano che mi mettessi i tacchi. "Con chi sei venuta?" "Un po' di gente. Alice, Victory, Beatricia...o forse erano..." mi interrompo riflettendo su come si chiamino le mie amiche "Non importa, devi andare a casa. Ti riaccompagno io" dice aprendo la porta per tornare dentro reggendomi con un braccio impedendomi di abbracciare il pavimento. "Emma! Dov'eri finita? Ti abbiamo cercata ovunque" urla Beatrice venendoci incontro non appena ci vede varcare la soglia "Eccomi qui, proprio di fronte a te" urlo in risposta ridacchiando. "Grazie mille, ci pensiamo noi adesso; la riportiamo a casa" la mia amica non si sta più rivolgendo a me ma al ragazzo al mio fianco "Si, vi prego; fatela arrivare a destinazione sana e salva" risponde lui aiutandola a mettere un braccio sotto la mia ascella per sostenendomi. "Ciao, ciao El" dico facendo ciao con la manina, dopodiché, mi volto e seguo Beatrice verso l'uscita e poi verso la macchina, dove le altre ragazze ci stanno aspettando preoccupate "L'hai trovata, per fortuna" esclama Ilary venendo verso di noi e dando una mano all'amica a farmi entrare in macchina e farmi sedere sul sedile posteriore. Alice mette in moto e inizia a far manovra per uscire dal parcheggio del locale, impresa resa ancora più ardua da tutte le macchine parcheggiate in doppia e tripla fila. "Evviva, si parte! Allacciate le cinture!" urlo una volta in strada "Sarà una lunga notte" esclama Victoria sbattendosi una mano in fronte.

Apro gli occhi e vengo immediatamente assalita da un conato di vomito che mi spinge ad alzarmi dal letto in tutta fretta e correre verso il bagno. Miracolosamente riesco ad arrivare al water in tempo, mi inginocchio velocemente e metto le mani ai lati della tazza mentre vomito anche l'anima. Una volta finito, mi rimetto in piedi e mi sciacquo la faccia, lavandomi anche i denti. Buongiorno Emma. I ricordi di ieri sera sono molto sfocati nella mia testa. Ricordo di aver bevuto parecchi bicchieri e di aver ballato come se non ci fosse un domani per una buona mezz'ora. Spremo le meningi entrando in cucina, provando a ricordare qualcosa in più. Ricordo di essere andata in bagno dopo aver bevuto due bicchieri di acqua e limone.

Love GetawayWhere stories live. Discover now