𝑆ℎ𝑜𝑡𝑠 𝑜𝑓 𝐸𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔 ~ 𝑔𝑒𝑛𝑠ℎ𝑖𝑛 𝑎𝑢

𝐶𝑟𝑦𝑠𝑡𝑎𝑙 𝑒𝑦𝑒𝑠

IX.

Sussurri curiosi avvolsero l'intera ambientazione, catturando così l'attenzione di Xiao, ormai con i pensieri puntati verso tutt'altra parte, facendolo andare via dalla mia vista. "Oh, avete finito?" La voce di Karina, nonostante fosse al di fuori del luogo iniziale, riuscì a captare anche la mia di attenzione.

Una voce piuttosto calma e paziente mi fece spalancare gli occhi.

"Si, ora Yousun si sta vestendo, datele qualche minuto."

"Oh, perfetto, grazie Xiao."

Xiao, per tutto il periodo trascorso nella mia compagnia, assunse toni bruschi e atteggiamenti piuttosto maneschi, questo lo si poteva notare dallo specchio che rifletteva la mia nudità. Un leggero rossore delineava braccia, collo e schiena dando cosi una cortesia poco gradita rispetto al colore vivace ed azzurrino visto prima. Asciugato capelli e corpo con un quel poco che Xiao mi diede, iniziai ad entrare nelle mie fantasie su quel dolce colore di cui il giovane praticante se ne vergognava. "Sarà la stessa motivazione di Thoma?" sussurrai allo specchi di fronte a me mentre ornai il mio collo con la collana di quest'ultimo

Toc toc..Toc

"Oi Yousun, faremo tardi se non ti sbrighi!" Sibyl iniziò ad urlare mentre di sottofondo Karina stava cercando di farla tacere in ogni modo. Avevo speso troppo tempo nel perdermi nei perché nascosti da tutti e, con vestiti poco curati, mi presentai davanti alle due amiche.

"Credo che l'hanno preso alla lettera questo rito di passaggio." Ridacchiò Sibyl alla sua stessa battuta di cattivo gusto. Karina non esitò un attimo nel fulminarla e darle uno schiaffo educativo, come menziona sempre. Qualche risata dopo, la giovane bionda ripeté delle indicazioni di cui solo Sibyl era in grado di decifrare. "Sibyl, non fate tardi sai come è Liyue in questi giorni e tu Yousun.." Con la frase lasciata in sospeso, ella si voltò verso di me dandomi un altro avviso.

"Mi raccomando."

Salutata la giovane, passi frettolosi rimbombarono per la cattedrale mentre, mano nella mano, stavamo finalmente uscendo da quel posto fin troppo conservativo. Solite domande curiose avvolsero il mio corpo, mentre brevi risposte riuscivano a placare la sua curiosità.

"Sibyl, perché andiamo a Liyue?" Chiesi sia per cambiare discorso, sia per desiderio di sapere. Un suo semplice sorriso, in quell'istante contenne più di mille risposte. "Oh Yousun, è ora di divertirsi." Disse lei con una presa molto più sicura e stabile verso la mia mano, incitandomi a correre insieme a lei verso l'uscita di Mondstadt. Il nero di una macchina riconoscibile mi fece spalancare gli occhi.

Era Ayato.

"Dai salite, che fate tardi." Il volto sereno di Ayato accese il mio intero corpo di curiosità. Aperta una delle portiere posteriori, quattro buste grandi e bianche mi diedero il benvenuto. "Su Yousun, Sali."Sibyl mi incoraggiò lei per poi sedersi nel posto anteriore al mio. Erano le due di pomeriggio, ora di pranzo, e tra risate e conversazioni serene arrivammo a Liyue in men che non si dica. Calore intenso provenii dal sole ormai spoglio dalle nuvole indecise di Mondstadt. Decorazioni floreali, striscioni, lampade ancora da assemblare indicarono l'arrivo della festività tanto amata dalla popolazione. Profumi, oggetti, abiti totalmente inerenti alla divinità Antheia stavano iniziando a sfoggiare tra le mille bancarelle ancora da sistemare. "Sibyl, Yousun, prendete le buste vi serviranno.

Quando avete finito fatemi uno squillo, va bene?" Entrambe annuimmo al maggiore responsabile di questi giorni pieni di attività. "Che cosa c'e dentro? Sono piuttosto leggere." Sottolineai questo fatto mentre guardai il volto di Ayato sbucare dal finestrino oscurato. Il maggiore fece una buffa smorfia senza replicare al mio desiderio di conoscere. Sibyl cosciente di cosa si celava nelle quattro buste robuste, rispose con sorriso alle mie curiosità per poi salutare il maggiore ormai in lontananza. "Prima di tutto, che ne dici di mangiare qualcosa?" Alla sua proposta, annuì freneticamente senza esitazione.