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Gray 's pov Era ormai da molto tempo che la gilda era diventata la mia nuova casa. Tutti i giorni erano uguali, ma mi divertivo lo stesso. Scarabocchiare in faccia a Natsu quando si addormentava su uno dei tavoli della gilda mi piaceva, ma la sua reazione dopo era ancora meglio. Erano tutte persone che conoscevo da anni ormai. Tutti tranne T/n. Lei si è unita alla nostra gilda da pochi mesi. Non parlava molto e soprattutto non adorava mettersi in luoghi rumorosi. Eppure aveva adorato Fairy Tail fin dall'inizio. Non era poi difficile. Qui gira aria di famiglia lontano un miglio. In quel momento era ferma a uno dei tavoli con una delle sue piccole invocazioni e un bicchiere di vino bianco gentilmente offertole da Caana. Le sue leggiadre mani vagavano sul cucciolo di volpe artica che le faceva compagnia. Io non ero molto lontano. Stavo litigando affianco al suo tavolo con Natsu. Mi sentii però mordere il braccio. "Ahi" il nostro litigio si fermò e staccai dal mio braccio la piccola volpe artica che mi aveva morsicato. Natsu scoppiò a ridere. "T/n tieni più calmi i tuoi animali" dissi fermamente. "Scusa Gray, ma sei stato tu a sporti troppo verso di me, Layla l'ha visto come un affronto e poi non ti ha morso molto forte, vieni qui ci penso io." Disse aprendo la sua tracolla color moro e tirandone fuori un disinfettante alcoolico con delle garze. Mi misi seduto sulla panca affianco a lei, non volevo obbiettare e non volevo contraddirla. Sentii le sue mani delicate accostarsi al braccio leggermente ferito. Sentii subito l'alcool bruciare e tirai un sibilio. "Scusami, farò più attenzione." Disse calma. Per il resto non sentii nulla, ma notai il suo sguardo attento. Delicatamente mi stava medicando la ferita, mentre la sua piccola volpe mi guardava in cagnesco. "Ehm non è che potresti dire a quel sacco di pulci di star calmo? Non è che sia proprio rassicurante vedere come mi guarda" dissi alla c/c che mi stava medicando il braccio. "Non è un sacco di pulci, si chiama Layla" mi rispose alzando il volto e poi tornando a disinfettare il morso. Subito dopo avvolse delicata le bende e sorrise soddisfatta del suo lavoro. "Ecco così dovrebbe andare bene" sorrise leggermente tornando al suo bicchiere di vino. Io rimasi fermo sulla panchina, ma mi girai per non dar a vedere il mio interesse nei confronti della ragazza di fianco. Volevo conoscerla meglio e forse quella era la situazione giusta. I successivi dieci minuti furono di completo silenzio tra noi due. La gilda si era acquietata e non si sentivano più schiamazzi, ma solo un leggero vociare. "Senti T/n che fai questa settimana?" Chiesi calmo con una mano sulla nuca. "In che senso?" Chiese lei leggermente arrossendo. "Cosa fai questo fine settimana? È tanto difficile da capire cone domanda?" Chiesi prendendo la sua testa con una mano. Era piccolina e vedevo le sue guance farsi più rosee. "Ecco io dovrei fare una missione, come sempre" disse imbarazzata. "Vorrà dire che ti accompagnerò io non ho nulla da fare" dissi calmo e con tono da galantuomo. Lei trattenne una minima risata. "Scusa se te lo dico, ma così sei ridicolo. Non sei credibile" disse sogghignando. "Come no? Io sono credibilissimo e sono un vero gentiluomo" risposi serio. "Si che non mette ne camice e ne maglie" disse asciugandosi una lacrima dalla risata di prima. "Esatto, si può essere gentiluomini anche senza. Vuoi che te lo dimostri?" Risposi sfidandola. "No, non ce n'è bisogno" mi rispose facendomi cadere il tono atterra. Non mi aspettavo una risposta del genere. "Ma sei sicura?" Domandai shockato. "Sicurissima signor gelo" rispose finemente. Io rimasi shockato per un po'. *Ma che cavolo mi ha risposto per le rime* pensai fra me e me. Lei rise leggermente, ancora. "Cos'hai da ridere?" Chiesi calmo riprendendomi dallo shock. "Sei carino quando sei shockato" ribatté la c/c sorridendomi.
